Autore Topic: EuroMathausen greco, specchio del nostro futuro  (Letto 1424 volte)

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Offline Vicus

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EuroMathausen greco, specchio del nostro futuro
« il: Gennaio 28, 2018, 12:00:10 pm »
https://www.maurizioblondet.it/no-greci-non-ancora-usciti-euromauthausen/

Klaus Regling,   l’economista di Lubecca che è il direttore esecutivo del Meccanismo di Stabilità (dopo essere stato al FMI  e all’Associazione delle Banche Tedesche)  ha fatto l’annuncio tutto contento: la Grecia ha avuto  il suo primo anno di crescita  nel 2017. Il primo dopo nove anni! E dell’1,3 per cento!

L’uomo che non è privo di cuore s’è quasi commosso:  ecco un altro successo della politica europea di riequilibrio dei bilanci consigliata dalla severa, ma giusta ed umana  teoria germanica. Torna a fiorir la rosa.  “Con questa ritrovata crescita che il governo di Syriza intende finanziarsi a prezzi convenienti sui mercati”, ha  scritto 24 Ore, ossia ad indebitarsi come tutti gli altri – avendo riconquistato la fiducia  dei Mercati. Oh che gioia.  Fino ad adesso ha ricevuto “aiuti” (ossia denaro  che non è  mai entrato, ma è andato a pagare le banche franco-tedesche creditrici)  per 240 miliardi.  L’ultima tranche, 86 miliardi, se esegue  le 956 condizioni (pardon azioni prioritarie) imposte sempre dai creditori: altre   privatizzazioni, “concorrenza”  nel setore strategico dell’energia, tagli agli statali…

E’ una gioia sapere che ad agosto i greci potranno  forse uscire da questo loro terzo “piano di salvataggio”. L’Europa ha restituito la salute economica a questo popolo spendaccione.  Adesso è sano infatti. Un greco su 5 è disoccupato. Tutti gli altri sono schiacciati dall’ipertassazione. Il pauperismo è dappertutto visibile.  Il terzo trimestre del 2017, ultimi dati disponibili, i consumi  sono scesi   ulteriormente dell’1 per cento  sull’anno, dopo che scendono da 9 anni – si sa,   i convalescenti del Lager restano inappetenti  – e   quanto agli investimenti, sono  calati dell’8,5%.  Calati; non si dica “crollati”  dell’8,5  per cento, perché i termini disfattisti sono contrari allo spirito europeo e saranno presto censurati e puniti come fake news: lo spirito europeo vigente canta che “c’è la ripresa”  in tutta l’eurozona, lo  assicura anche Draghi.

Vedete? La Grecia è uscita dalla crisi: i disoccupati sono  al 20,5% (il tasso più alto d’Europa),  oltre il 35 per cento dei greci è sotto il livello di povertà, metà di loro  campa di una pensione di vecchiaia – sua o dei genitori – e 7 giovani su 10 (dai 18 ai 35)  cercano in tutti i modo di scappare all’estero  perché la disoccupazione giovanile è al 39,5%,  mentre la media UE è 16,2.  Ma che importa?

“Da autorevoli fonti finanziarie di Atene  – scrive 24 Ore –   arriva il messaggio rassicurante che «la liquidità nelle banche greche sta andando molto bene».

Ciò rallegra.   Bene, il piccolo Paese ha un debito  pari al 184 per cento del Pil e quindi la ritrovata “crescita” dovrà andare in primo luogo nel rimborso del debito.  Ma  crescita con quali mezzi e strumenti, poi? I due grandi porti nazionali,  il Pireo e Tessalonica, sono stati privatizzati.   Presto sarà l’ora di vendere i due porti affacciati verso l’Italia, Patrasso e Igumenitsa. Poi toccherà a Mikonos, Corfù, Eraklion e Creta. E i greci l’hanno saputo da un dispaccio della Deutsche Presse Agentur (GMBH) subito tradotto dai media locali.

“Investitori (così si chiamano in neolingua) stranieri comprano massicciamente beni immobili sequestrati o in svendita a Exarcheia e in centro città”, scrive Grigori Panagiotou, giornalista e blogger da Atene;  “un solo investitore cinese ha  acquistato un centinaia di appartamenti a Exarcheia,  il 25% delle transazioni immobiliari al Piero sono da parte di stranieri.  Questa spossessione dello spazio, anzitutto dei beni, immobiliari ma anche delle imprese (vendute ma soprattutto pignorate a migliaia)  coincide  con lo stabilirsi – forzato agli occhi dei greci – di una nuova e importante popolazione, quella dei migranti  e rifugiati, per  la quale non viene più comunicata alcuna cifra da circa  due anni.

Questa società decomposta  si trova in un profondo smarrimento, i cittadini non sono più capaci di  avere degli obbiettivi di futuro.  Privata dalla gestione del tempo e dello spazio propri, le società pedrono ogni capacità di azione perché non   c’è più slancio in avanti possibile, se non escatologico”.

greek crisis
“Popolo svegliati, ci pauperizzano l’uno dopo l’altro insieme nai nostri figli, in modo pseudo-democratico” (Foto Grigorou Panagiotis).

Ma il dottor Klaus invece è lieto, la Grecia è in ripresa, dopo 9 anni.

Sempreché una nuova crisi del debito  non rigetti a terra questa economia esile esile, magra   spolpata,   malferma sulle gambe  scheletriche – un raffreddore la può ucidere   –  come è sempre per chi esce vivo da Mauthausen.  Vivi, quindi allegri. Certo mai più si parlerà di “sviluppo”, ma  la sopravvivenza pare  assicurata. La mera sopravvivenza.  Ma il dottor Klaus di Lubecco è soddisfatto. Un altro successo dell’Europa.

Vedete?  L’Austerità  rende Liberi. Strenge Macht Frei
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Online Massimo

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Re:EuroMathausen greco, specchio del nostro futuro
« Risposta #1 il: Gennaio 28, 2018, 12:44:34 pm »
Prima Arbeit Macht Frei, poi Strenge Macht Frei. Non c'è niente da fare: l'unica Germania "buona" è una Germania divisa in mille stati come
nel 1500 e nel 1600. Da quando i tedeschi si sono riunificati non hanno smesso di rompere i coglioni agli altri popoli, prima con due guerre
mondiali poi ora con l'Eurozona e l'Euro. Al tempo del nazismo i tedeschi si rallegravano nel vedere come stava cambiando l'Europa nel '42
visto che grazie a loro stava diventando "Judenfrei" e gli altri popoli europei lavoravano (gratis) per loro. Ora si rallegrano nel vedere che
sempre grazie a loro e all'Euro sta diventando "spendaccionenfrei" e i popoli europei si impoveriscono e soffrono disagi per pagare i loro cazzo di crediti che nessun dottore della mutua ha ordinato alle banche tedesche di concedere ai greci e agli altri. Se lo hanno fatto è solo perchè attratti dagli alti interessi che i greci erano costretti a pagare e perchè i greci comprassero le loro BMW e le loro AUDI. Una volta fatti contenti gli industriali tedeschi, adesso sono le banche tedesche che vogliono soddisfarsi distruggendo il presente e futuro del popolo
greco, dimenticando che nell'attività bancaria esiste il rischio d'impresa e se concedi crediti ad un poveraccio il coglione sei tu e se perdi poi
i tuoi soldi sono cazzi tuoi. Ieri ho visto un film sulla Shoah: mi ha convinto che il mondo sarà più sicuro con una Germania smembrata.

Offline Vicus

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Re:EuroMathausen greco, specchio del nostro futuro
« Risposta #2 il: Gennaio 28, 2018, 12:55:06 pm »
Citazione da: Massimo
nessun dottore della mutua ha ordinato alle banche tedesche di concedere ai greci e agli altri. Se lo hanno fatto è solo perchè attratti dagli alti interessi che i greci erano costretti a pagare e perchè i greci comprassero le loro BMW e le loro AUDI. Una volta fatti contenti gli industriali tedeschi, adesso sono le banche tedesche che vogliono soddisfarsi distruggendo il presente e futuro del popolo
greco, dimenticando che nell'attività bancaria esiste il rischio d'impresa e se concedi crediti ad un poveraccio il coglione sei tu e se perdi poi
i tuoi soldi sono cazzi tuoi.

Ben detto. Col trucco dell'Euro e dell'austerità, la Germania ha privato l'Italia del 25% della sua capacità produttiva. Come disse un tale: "Amo talmente la Germania che ne preferivo due".
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Online Massimo

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Re:EuroMathausen greco, specchio del nostro futuro
« Risposta #3 il: Gennaio 28, 2018, 13:30:38 pm »
Come disse un tale: "Amo talmente la Germania che ne preferivo due".

Io ne preferisco mille. E' più sicuro e molto meglio per tutti.

Online Frank

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Re:EuroMathausen greco, specchio del nostro futuro
« Risposta #4 il: Gennaio 28, 2018, 14:31:42 pm »
Io ne preferisco mille. E' più sicuro e molto meglio per tutti.

Idem.
La Germania è realmente una sorta di tumore maligno, che ammorba da tempo l'Europa e il mondo.
Non a caso è una delle nazioni che più mi sta sui coglioni e dove non andrei mai a vivere, neppure se morissi di fame.

Online Frank

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Re:EuroMathausen greco, specchio del nostro futuro
« Risposta #5 il: Gennaio 28, 2018, 17:00:30 pm »
Idem.
La Germania è realmente una sorta di tumore maligno, che ammorba da tempo l'Europa e il mondo.
Non a caso è una delle nazioni che più mi sta sui coglioni e dove non andrei mai a vivere, neppure se morissi di fame.

Poi, vabbè, ci sono i soliti italiani medi, affetti e afflitti da esterofilia cronica, innamorati della Germania, tipo 'sto coglione con la faccia da coglione,
https://www.facebook.com/anrisgiornalista?ref=br_rs
che peraltro ce l'ha a morte col movimento 5stelle.