Ormai partecipare alla S.Messa in versione 1970 (con emendamenti femministi continui) è diventata, per chi entra in Chiesa, una sofferenza. Chierichette, lettrici, chitarriste sono ormai la regola, come l'eliminazione di brani di S.Paolo "scomodi" perchè non femministi, ma non finisce qui. Si, perchè nei foglietti che vengono distribuiti per seguire la liturgia, è addirittura sparita la parte più importante: la Celebrazione Eucaristica.
E tralascio di parlare di tutto il resto, dalle chiacchiere (mai sentito il termine "religioso silenzio"?) ai telefonini, ai cani parcheggiati ovunque, alle ostie consacrate che finiscono a terra, eccetera eccetera.
Quando posso farlo vado alla S.Messa celebrata in latino, in una Chiesa con altare e balaustra e tutto il resto, e vi assicuro che è un'esperienza completamente diversa.
Hai ben evidenziato le problematiche della Messa "riformata". Nella Messa di sempre - che, ricordiamo, risale al III secolo - non c'è un'oncia di femminismo: alle donne è proibito entrare nel recinto sacro (balaustra, oggi rimossa) onde fare da chierichette, lettrici, "ministre" dell'Eucarestia e oggi anche predicatrici.
Come spiegato da Dag Tessore le donne portano il velo e, secondo il precetto di San Paolo, in chiesa tacciono! Le chitarre sono ugualmente bandite, lasciando il posto a splendidi cori accompagnati da organo e/o orchestra.
è addirittura sparita la parte più importante: la Celebrazione Eucaristica.
Non è un caso (v. link sotto: "delirio scritturistico").
Assistere a questo rito ('boicottando' le Messe femministe), oltre a essere un garantito sollievo per il QMista è il modo più efficace per salvare la Chiesa dall'attuale deriva e combatterne l'infiltrazione femminista.
Può interessare l'autorevole parere di due cardinali (per chi ha fretta le parti sottolineate). Dopo averlo letto le vostre idee sull'attuale Messa e su quella antica non saranno più le stesse:
http://www.unavox.it/doc14.htmEccone un antipasto:
"-
la inverosimile atmosfera che si creerà nella chiesa ove si alterneranno senza tregua sacerdote, diacono, suddiacono, salmista,
commentatore (il sacerdote stesso par divenuto tale, continuamente incoraggiato com'è a «spiegare» ciò che sta per
compiere),
lettori (uomini e donne) chierici o laici che accolgono i fedeli alla porta e li accompagnano ai loro posti, fanno la
colletta, portano e smistano offerte;
- e, in tanto delirio scritturistico,
la presenza antiveterotestamentaria, antipaolina della «mulier idonea [donna idonea]» che, per la prima
volta nella tradizione della Chiesa, sarà autorizzata a leggere le lezioni e adempiere anche ad altri «ministeria quae extra
presbyterium peraguntur» [ministeri che si adempiono fuori dal presbiterio](n. 70)."