Ci guadagnano sì, ma questo guadagno è talmente bene metabolizzato che ne sono assuefatte e neanche sanno goderselo. Quante volte hai sentito dire da una donna: "che fortuna essere nata donna altrimenti avrei dovuto fare questo questo e quello!!"?
Oltre a non rendersene conto molto bene, non vedete che si lamentano sempre degli uomini? Io credo alla loro insoddisfazione; ed è dovuto allo squilibrio di cui parliamo.
In realtà non sono proprio loro che dominano, bensì le loro pretese. Gli uomini vivono per soddisfare queste pretese, ma non hanno la spinta di chi è attratto veramente. Alla donna è meglio avere accanto uomini attratti e motivati, invece che forzati e innaturali, paurosi di una cilecca sempre dietro l'angolo.
Poi certo, le donne di "bella presenza" possono fare il bello e il cattivo tempo, ma alla fine piagnono come qualsiasi sfigato fa, tant'è che si dice che anche i ricchi piangono.
Come dicevo in "scenari futuri", le donne sono una soglia estetica di decenza dovrebbero soffrire quasi quanto noi uomini per questo squilibrio.
Il conto dei suicidi da ragione a te, però io non sto dicendo che le donne soffrono in media quanto noi, ma sto solo affermando che non è che togliendo a noi, ci guadagnano loro o viceversa: si vince e si perde insieme.
Rileggendo quello che hai scritto, non mi verrebbe da dire che si perde e si vince assieme, ma che al massimo ci sono dei contro anche per chi sta ha la posizione dominante.
Concordo sul fatto che le donne non si rendono nemmeno conto di quello che hanno, né sanno apprezzarlo appieno. Lo squilibrio è oramai qualcosa di assuefatto per loro, e tutti i privilegi sono vissuti con normalità.
La natura umana, in particolar modo quella femminile, non si accontenta mai, pretende, pretende e ancora pretende.
Ci saranno alcune donne che dovranno subire i lati negativi di un'eccessiva competizione... ma credo che questo si presenterebbe in ogni caso... fa parte della natura umana... la competizione anche all'interno del genere femminile (come quello maschile) è una necessità.
La realtà è molto più semplice: Finché potranno pretenderanno. Non vi è limite.
Ma vi rendete conto che già al giorno d'oggi le donne pretendono da un uomo e in generale dal genere maschile
TUTTO e ripeto
TUTTO quello che potrebbero desiderare senza però ritenere accettabile una richiesta di tali proporzioni dal genere femminile?
Vogliono un uomo innanzitutto ricco, bello, muscoloso, perfetto... poi deve essere premuroso, geloso, aggressivo, virile, conquistatore, violento, scabroso, indipendente, autoritario
ma solamente fin tanto che a loro fa comodo e/o piacere (ovvero quando, quanto e come decidono loro!). Molte donne dicono di volere "veri uomini" lamentandosi di ciò che vedono in giro. Noi da loro sentiamo dire:
"voglio un vero uomo, con le palle!", e sembrano reclamare un certo tipo di uomo (autoritario, virile, sicuro di sé, ecc...), un individuo
ricco di lati "positivi" ma anche di lati "negativi".
Ma la realtà è molto più triste perché molte di loro intendono invece:
"voglio un vero uomo, ovvero un uomo che abbia le palle quando questo mi da piacere ma che sia in realtà sempre sottomesso al mio volere e ai miei gusti". Ovvero: virile solo quando decido io, autoritario solo quando decido che questo mi garba, sicuro di sé solo quando mi fa comodo, eccetera con il resto...
Ma.... quando invece si parla di "dare" ecco che sorgono i problemi...
La donna media sogna 10, pretende 10 e ottiene solitamente 8.
L'uomo medio sogna 8, chiede 4, e, se gli va bene, ottiene 2.Se trovassi una
sola donna che riesca ad esaudire le aspettative di un uomo estremizzate ai livelli -altissimi- delle aspettative di una donna media avrei trovato la donna perfetta.