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Il femminismo sbarca a gomorra (serie TV)

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bluerosso:
Ieri sera è andata in onda una puntata di Gomorra-la serie.
Una delle poche trasmissioni potabili del panorama televisivo italiano.
Almeno fino a ieri sera.
Rispetto alla serie della scorsa stagione, immancabile come l’influenza in inverno, è stata introdotta la tematica femminista.
Immacolata Savastano, la moglie del boss (donna Imma) gira con l’autista donna che le fa anche da guardaspalle (spaziale).
Ha raccolto dalla strada un rottweiler ferito (che tenera lady gomorra) e gira armata della sua feroce guardia.
Non ha bisogno di scagnozzi maschi.
I quali oltretutto vengono comandati da lei a bacchetta: compreso il figlio (maschio) Genny.
E il suo amico (criptogay) Ciro di Marzio (ci sono delle scene che sembra quasi debbano baciarsi).
Risolve problemi di lavoro ad una ragazza portatrice di handicap dopo la supplica della madre (evidente il riferimento alla solidarietà di genere)

Fa uccidere uno strozzino (tale Lecalecca) che s’ è permesso di tiranneggiare e sbeffeggiare una ragazza lesbica, figlia di padre suicida per debiti, che poi finirà uccisa pure lei sotto i colpi dei patriarcali gomorristi.
Non prima d’avere perculato i suoi “colleghi etero” dicendo che essere maschi non dipende dall’avere l’uccello ma è una questione di testa (evidente il riferimento gender).
Il capolavoro è la scena della sua esecuzione.
Si toglie il fasciame che le occulta il seno e s’infila un vestito nuziale (il padre suicida per i debiti aveva un negozio di abiti da sposa) in un’ambientazione da psicodramma in cui lei comunica la sua disforia di genere.
Irrompono due sgherri e lei fugge,…viene rincorsa e freddata così agghindata.
(evidente il riferimento al “femminicidio”: uccisa in quanto donna).

Non male la rappresentazione della camorrra progressista, a guida femminile, attenta alle tematiche politically correct.
Non male…

Un’ottima serie televisiva, ben congeniata, girata meglio, esteticamente inappuntabile ...buttata letteralmente nel cesso per esigenze politiche.
Evidente la marchetta genderfemminista pagata alla co-produzione RAI.
Un classico italico.

Sabato prossimo piuttosto guarderò la femministissima peppa pig.

TheDarkSider:
Blurosso la puntata n.7 andata in onda ieri su Rai4 e' roba vecchia, e' ancora la prima serie di Gomorra.

Giusto il tuo appunto sulla tematica gender, che d'altronde e' presente in molte altre puntate della serie, ma per quanto riguarda il femminismo non preoccuparti che alla fine della serie "Donna Imma" si rivelera' del tutto inadeguata a ricoprire il ruolo di (sostituto) boss: infatti il suo clan si sfascera' e lei fara' una brutta fine.

Insomma, alla fine della serie il messaggio e': la moglie del boss ci prova a comandare il clan, ma e' del tutto inadeguata al ruolo tanto da sfasciare tutto quello che il marito ha costruito in tanti anni di militanza camorristica.

Alla fine hai guardato la puntata in cui la moglie del boss ha il ruolo piu' da protagonista. Non ti scoraggiare, alla fine lei si rivelera' per quel disastro che e', e comunque gia' a partire dalla puntata successiva con il ritorno di suo figlio Genny le carte in tavola cambiano, con Genny voglioso di prendere le redini del clan.

bluerosso:
TheDarkSider, la serie passata in cui donna Imma entra in contrasto con Ciro e da lui viene fatta uccidere, l’ho vista tutta.
Al netto della sequenzialità delle varie serie (che tu conosci meglio di me), ti posso garantire che certi riferimenti cripto-femministi nelle due passate edizione che ho visto (inizio 2017) non c’erano.
Le (poche) figure femminili erano sfocate e rappresentavano meglio la realtà femminile di quello spaccato di realtà.
La mamma che cerca di difendere il figlio dalle sirene dell’arruolamento malavitoso da parte di Genny, non ha niente a che vedere con la lesbica che funge da manifesto gender.
La surreale guardaspalle autista di lady Imma, nulla a che spartire con la badante di don Savastano evaso, che diventa “i suoi occhi e le sue orecchie”.
In alcuni momenti sembra pure che lui ne sia invaghito.
Utile ad inserisce un collaudato meccanismo sceneggiativo: il contrasto tra la crudezza di un contesto e il sentimentalismo (etero) che serve da pausa.
Far tirare il fiato allo spettatore. Per poi ributtarlo nell’apnea della violenza.

Per il resto le tue considerazioni sono esatte.
La moglie del boss ci prova a comandare il clan, ma è del tutto inadeguata.
Anche in questo disfattismo però io ci vedo un messaggio femminista.
Le donne sono inadeguate ad imitare la cattiveria e la spietatezza maschile.
Semplicemente perché non lo sono: per quanto ci s’impegnino.
Sono migliori degli uomini.

Il femminismo dispone sempre di più registri retorici.
E’ da sempre la sua forza.

E da sempre smaccatamente li usa.

Ficacentrismo:
serie molto sopravvalutata, piena di buchi di sceneggiatura enormi. ha dei pregi ma non certo nello sviluppo dei personaggi, nella recitazione o nel realismo.

Red-:
Serie molto avvincente, ma non si sa quanto educativa.
Anni fa realizzarono un discreto film (regia di M. Placido) sul bandito Vallanzasca , un boss del nord Italia. Il film fu duramente contestato, in molti casi boicottato, perchè considerato "perventente".

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