Dialoghi > Cinema
La statua di Bud Spencer a Budapest
Frank:
https://www.wired.it/play/cultura/2017/11/14/la-statua-bud-spencer-le-origini-del-mito/
--- Citazione ---La statua di Bud Spencer a Budapest e le origini del mito
A Budapest hanno eretto una statua alla memoria di Bud Spencer, ma perché un mito così italiano ha superato i confini di tutto il mondo?
di Lorenzo Fantoni
14 Nov, 2017
È di queste ore la notizia che a Budapest è stata inaugurata una statua dedicata a Bud Spencer, morto il 27 giugno dell’anno scorso a Roma. Un evento senza dubbio particolare, che ci porta a riflettere sulle origini e sui meccanismi che portano un personaggio locale a diventare universale.
Non è la prima volta che un italiano diventa famoso all’estero, la Pausini in Sudamerica è probabilmente considerata più che in Italia e lo stesso vale per Albano o Toto Cutugno, che in Russia e nell’ex blocco sovietico sono intoccabili come Bruce Springsteen, ma parliamo comunque di fenomeni differenti, che escono dai nostri paesi per motivi diversi. La Pausini può contare su canzoni tradotte e una forte base di emigranti, mentre in Russia è sempre forte il mito della canzone italiana di venti o trent’anni fa, grazie al fatto che il Festival di Sanremo fu una delle prime trasmissioni estere a superare nel 1983 la cortina di ferro, dopo la morte di Breznev.
E allora la statua di Bud Spencer? O il fatto che quando è morto lo hanno pianto praticamente tutti, dalla Cina all’Iran, passando per gli Stati Uniti e in Germania stavano per chiamare un tunnel come lui?
bud spencer
In parte anche per lui l’affetto si basa sul blocco sovietico a tutto ciò che faceva parte degli Stati Uniti (per non parlare della sua carriera da nuotatore e pallanuotista, sport molto sentito in Ungheria).
I film di Trinità erano l’unico tipo di Western consentito in Ungheria e questo ha contribuito enormemente alla sua fama, ma c’è di più.
La spiegazione sta forse nel suo essere un personaggio trascendentale, che si ancorava per certi versi una tradizione classica che non pensava neppure di incarnare. I suoi personaggi erano la versione moderna dei classici forzuti da peplum, però con la pancia e la barba, ma volendo possiamo scavare più a fondo.
Non bisogna essere esperti di religioni monoteiste per notare che in quasi tutti i Pantheon del mondo c’è una divinità corpulenta, dal carattere allegro, che però non dev’essere fatta arrabbiare. Pensiamo a Ganesh, che pur essendo un dio-elefante con una discreta pancia era anche un ottimo guerriero, all’iconografia di Maui nel recente Oceania o a mole figure della mitologia norrena, perfettamente a loro agio sia a tavola che sul campo di battaglia.
La coppia Trinità e Bambino deve tutto al carisma innegabile di Bud Spencer e Terence Hill. Ma forse c'è spazio per una serie tv che riprenda lo spirito dei vecchi spaghetti western in chiave aggiornata
Forse inconsciamente Bud Spencer richiamava a questo genere di personaggi, era il gigante buono da non disturbare, quello che incassava ogni colpo senza battere ciglio e poi ti dava una mazzata in testa così forte da farti svenire. Quello che entrava in una casa e tutti volavano fuori dalle finestre, mentre tu sentivi solo rumore di schiaffi. Potrà sembrare un parallelismo assurdo, ma molte figure sono così radicate nel nostro immaginario che le riconosciamo subito e siamo istintivamente portati a celebrarle. Allo stesso modo Terence Hill prima di diventare un prete detective era il classico “trickster”, il personaggio scaltro, quasi infido, che non potendo contare sulla forza bruta ce la fa con il fascino, l’inganno e la furbizia.
Senza dubbio Bud era l’archetipo di una forza benigna, forse un po’ lenta e ingenua, ma che sapeva distinguere il bene dal male, i buoni dai cattivi e sapeva come trattare con questi ultimi. Era insomma la versione positiva del farsi giustizia da soli, una giustizia in cui in fondo anche i cattivi erano solo un po’ storditi, senza una goccia di sangue.
Forse tutto questo ha permesso alla sua figura di superare ogni confine geografico: parlava poco, menava tanto e menava giusto e lo faceva senza mosse di arti marziali spettacolari, ma usando semplicemente due mani grandi come vanghe, il che lo rendeva più umano, poco extra e molto terrestre.
--- Termina citazione ---
Alberto1986:
Questa è solo l'ennesima dimostrazione che questo paese decadente e vaginocentrico, non è neanche più in grado di rendere omaggio ai suoi eroi. Perchè il grande Bud è stato uno dei grandi eroi del cinema italiano che ha regalato un pò di splendore a questo paese. L'Italia è, oramai, il paese del nulla assoluto.
Frank:
Alberto86
--- Citazione ---Questa è solo l'ennesima dimostrazione che questo paese decadente e vaginocentrico, non è neanche più in grado di rendere omaggio ai suoi eroi. Perchè il grande Bud è stato uno dei grandi eroi del cinema italiano che ha regalato un pò di splendore a questo paese. L'Italia è, oramai, il paese del nulla assoluto.
--- Termina citazione ---
E' scontato che sia così, perché l'italiano medio è disfattista e malato di esterofilia, nonché sempre pronto a darsi le martellate sui genitali, perciò come può rendere omaggio ai suoi eroi chi disprezza profondamente il proprio Paese?
Alberto1986:
A mio avviso l'esterofilia è solo una parte del problema, nonchè una conseguenza diretta del vuoto assoluto che permea l'odierna società italiana. Perchè seppur vero che ci sono tanti italiani esterofili per pura ignoranza, per partito preso, per stupidità assoluta nonchè moda, è vero che ce ne sono altri che lo sono diventati solo per la troppa fiducia che riponevano in questo paese, per essersi arresi ad un'imbecillità media troppo generalizzata/diffusa e per essersi scontrati con un sistema paese che non funziona per nulla (parlo sempre a livello generale).
Frank:
A mio parere l'esterofilia italiana - figlia di insopprimibili complessi di inferiorità - è all'origine di tutto ciò.
Una esterofilia che per certi aspetti è completamente senza senso, considerando che la gran parte del pianeta fa decisamente più schifo dell'Italia.
(Poi vabbè, c'è pure di meglio; questo è fuori discussione.)
Ad esempio: per motivi di lavoro ho avuto modo di conoscere uomini e donne provenienti dai paesi dell'est - rumeni e albanesi per primi - già negli anni Novanta, ovvero quando quei luoghi erano nella merda più totale (all'epoca l'Italia era la quinta potenza economica del mondo; per un breve periodo fu anche la quarta), grazie al merdoso regima comunista sotto al quale erano stati per decenni.
Beh, non ricordo neppure un albanese o un rumeno che abbia mai usato i termini disfattisti e sprezzanti tipici dell'italiano medio.
E di ragioni ne avrebbero avute.
Navigazione
[0] Indice dei post
Vai alla versione completa