Autore Topic: Italia e discriminazioni "positive" differenziate  (Letto 1576 volte)

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Alberto1986

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Italia e discriminazioni "positive" differenziate
« il: Gennaio 06, 2018, 05:02:55 am »
A quanto pare in questo paese ci si accorge dello squallore delle cosiddette "discriminazioni positive" solo quando non riguardano l'esemplare nazionale da proteggere, tutelare, osannare ed avvantaggiare sempre (la femmina umana). Trovate le differenze tra queste 2 notizie:


http://www.univrmagazine.it/2011/02/28/se-sei-donna-entri-gratis/
http://ischool.startupitalia.eu/education/59073-20170306-8marzo-le-donne-entrano-gratis-in-tutti-i-musei
Qui nessun problema nč nessuna manifestazione mediatica di disapprovazione contro una palese discriminazione anti-maschile.

https://torino.diariodelweb.it/torino/articolo/?nid=20180104-476069
http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/bufera-sulla-nuova-promozione-del-museo-egizio-se-sei-arabo-paga-uno-ma-entrate-in-due-_3115560-201802a.shtml
Qui tutti (giustamente) si accorgono della palese discriminazione anti-italiana.


 :hmm: :hmm: :doh: :doh: :doh:
« Ultima modifica: Gennaio 06, 2018, 05:19:16 am da Alberto86 »

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Re:Italia e discriminazioni "positive" differenziate
« Risposta #1 il: Gennaio 07, 2018, 16:44:31 pm »
A proposito di discriminazioni: penso che ben pochi Italiani sappiano che alcune universitą italiane prevedono, nelle facoltą a numero chiuso, precedenza all'iscrizione per extracomunitari e  posti riservati ai cinesi (sic)...
 
Those who would give up essential liberty to purchase a little temporary safety deserve neither liberty nor safety.
Benjamin Franklin, Historical Review of Pennsylvania, 1759