Alberto, questa tua risposta per me ha un senso solo se sei un simpatizzante o militante di uno dei partiti che hai messo in elenco.
Affermare che la mia posizione “avvantaggia i peggiori partiti politici esistenti”…presuppone che ce ne sia almeno uno che non lo è.
Ed immagino che sia quello per cui tu hai preferenza. In opposizione ad altri.
Se così non fosse, sarebbe grave. Significherebbe che tu voti un partito anche se è “uno dei partiti peggiori”.
Non posso crederlo.
Così, e solo così, ha senso quello che affermi rispetto a quello che affermo io.
Quindi siamo nel campo delle legittime preferenze politiche.
Tu un partito. Io nessun partito*
Così tutto torna al suo posto.
Ma come esistono legittime scelte partitiche, esistono legittime posizioni di strategia politica.
Tu hai la tua. Io ho la mia. Amen.
Affermare poi che…“scrivere solo virtualmente qui dentro senza poi portare la QM fuori di qui nelle scelte della vita reale, non apporterà nessun cambiamento”…avrebbe senso, solo se tu fossi a conoscenza di quali siano le mie attività fuori da questo forum in merito alla promozione fattiva della QM.
Cosa che reputo impossibile.
Detto che anche solo avvicinare un singolo uomo alla QM, rispetto ad andare a votare un partito politico, mi farebbe vincere la sfida a mani basse.
Se poi tu, ritieni che al di fuori della scelta elettorale, o della militanza politico/partitica non esista altra attività di particolare rilievo per la risoluzione della QM, siamo di nuovo nel campo delle legittime opinioni.
Buone le tue. Buone le mie.
Anche affermare…“Coloro che non votano non attuano nessuna rivoluzione”…andrebbe dimostrato con le “rivoluzioni” che hanno realizzato coloro che in questi ultimi decenni si sono recati a votare in modo assiduo.
Ammesso che realizzare rivoluzioni sia obiettivo di chi va a votare.
L’anti-politica in cui mi cataloghi, poi è risibile.
Potrei ribattere che è proprio la passione per la politica, che m’impedisce di dare un consenso a chi attualmente si candida a metterla in pratica oggi in Italia. Ma immagino la risposta…
La realtà dei partiti in Italia negli ultimi 20/30 anni è talmente evidente a chi ha occhi e orecchie, che non bisogna essere un fine politologo per decretarne il fallimento senza appello.
E senza eccezione.
Inoltre, l’equivalenza non votare/lavarsene le mani, l’accetterei solo se tu fossi pronto ad accettare quella votare/lavarsi la coscienza.
Allora l’accetterei.
In caso contrario ognuno si lavi quello che crede.
Oppure immagini di partecipare ad un cambiamento epocale, avviandosi con una scheda elettorale in tasca, verso un seggio elettorale, il prossimo mese di marzo.
Lo feci anch’io. So di cosa parlo…
* lo dico fuor di polemica: forse non ti è chiaro un concetto. Non avere un partito politico di riferimento non significa non avere opinioni o preferenze politiche.
Significa solo non riconoscersi in uno dei partiti candidati. Problema insolubile.