...che io sappia, nelle religioni precristiane era presente...anzi,
onnipresente la dualità: terra e cielo, sole e luna, etc.
Ergo, sempre che io sappia, la ricorrenza di fine dicembre voleva festeggiare la "rinascita" della natura nella sua globalità, di terra e cielo. Ma poi mi posso sbagliare, ovvio.
Ma per me il fatto è un'altro, la festività natalizia la si può vedere in due modi principali:
1)La nascita del Cristo- quindi festa religiosa
2) un modo per rinsaldare i rapporti di "amore" e/o di amicizia, ovvero rapporti con parenti o cmq con persone care. Socialità.
Nel primo caso le obiezioni potrebbero essere tante, tra queste la cattiveria imperante, sia tra credenti che non credenti (che a Natale, ma si badi,
solo a Natale, dovrebbe sparire), etc, etc.
Nel secondo caso si nota come in una società sempre più atomizzata risulti davvero difficile coltivare autentici rapporti di amore e/o di amicizia. Un messaggio via wottsapp non è amore, non è frequentazione, non è un vero rapporto. Una donna che accusa tutti gli uomini di essere bestie feroci non è amore nè amicizia. Dire che gli uomini non fdanno altro che uccidere le loro donne non è nè amore nè amicizia. E gli esempi sarebbero ancora 3000 e passa. ...Cosa vuoi rinsaldare?
Ergo il Natale risulta essere ormai una ricorrenza in cui ognuno si sente OBBLIGATO a fare determinate cose, senza però che le senta come autentiche.
Un pò come a capodanno, all'incirca, più o meno.
In altre parole si sono perse per strada le vere ragioni della ricorrenza, ed ormai esiste solo come obbligo sociale