In rilievo > Violenza Femminile: la violenza DELLE donne
Nuova Zelanda: solita violenza fisica in risposta ad un gesto di goliardia
Frank:
Innanzitutto va detto che un conto sono le simulazioni in palestra e un conto è la strada, dove subentrano numerosi fattori che possono condizionare una persona aggredita, specialmente se di sesso femminile.
In sostanza, un conto è un combattimento sul tatami, sul ring o in un ottagono con tanto di regole e arbitri e un conto è una rissa, ossia laddove non esistono regole né arbitri.
Perciò non si deve pensare che il krav maga sia la soluzione a ogni male possibile.
Molto dipende anche dalla capacità di reazione di ognuno e dalla prontezza di riflessi.
Doti acquisibili, certo, ma non così scontate.
Saperle mettere in pratica al di fuori di una palestra, infatti, è spesso molto più complicato di quanto si possa pensare.
Per questo uno dei rischi maggiori legati a questa disciplina è quello di sopravvalutarsi e credersi invincibili senza usare quella dose di attenzione e prevenzione necessari in ogni circostanza.
Importante, quindi, è comprendere che il krav maga serve per difendersi e sfuggire a una minaccia nel minor tempo possibile e non per andare a cercare situazioni pericolose per dimostrare di sapersela cavare.
In sostanza una femmina veramente addestrata può picchiare un uomo (medio) non altrettanto addestrato, sfruttando anche il fattore sorpresa e colpendo punti sensibili come i genitali e la gola e in caso di grave pericolo gli occhi; ma nella stragrande maggioranza dei casi è meglio che la suddetta scappi, (*) krav maga o meno, specie se di fronte ha un uomo particolarmente grosso, forte e aggressivo.
Il krav maga ha come massimo pregio la semplicità: si impara infatti a difendersi, se serve, con le mani nude e con oggetti di uso comune.
Un esempio: le chiavi.
Inoltre i corsi prevedono la simulazione di situazioni realistiche, perché è importante allenarsi a reagire con i gesti corretti sotto stress fisico (ad esempio dopo una corsa) e in contesti diversi: seduti, sdraiati, in ascensore o altri luoghi angusti, in auto, sulle scale. Il fattore semplicità e immediatezza di esecuzione è importante anche per potersi difendere sui tacchi a stiletto, quando si ha la febbre o con una caviglia slogata.
Poiché non basta imparare meccanicamente delle mosse per colpire un aggressore, il krav maga prepara anche la mente a reagire: la si deve abituare a valutare l’ambiente in cui ci si trova, ad analizzare ogni situazione, a mostrare all’aggressore che non lo si teme, a prevenire ed evitare sempre lo scontro fisico. Le tecniche di difesa con contatto sono l’ultima spiaggia.
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(*) Lo diceva anche Bruce Lee...
Frank:
Aggiungo dell'altro.
Un’aggressione in strada è un evento feroce e brutale dove bisogna gestire parecchie variabili.
1. L’aggressore:
E' feroce, brutale e non collaborativo. Il suo unico scopo è fare più danni possibili anche giocando sporco. Inoltre può essere armato, sotto effetto di stupefacenti o avere degli amici che gli danno manforte.
2. Il dialogo:
Un’arma potentissima nelle mani di un aggressore perché gli permette di distrarti, di farti paura e di chiudere le distanze, potendo così attaccarti all’improvviso e quando sei più vulnerabile. Il dialogo può essere anche costituito da rituali di sfida che servono per vedere come ti comporti e per valutare se sei una “preda facile” oppure no.
3. La distanza:
Tutte le aggressioni avvengono a corta distanza, corpo a corpo.
4. L'ambiente:
E' differente essere aggrediti in un vicolo, in un parcheggio, in un bagno pubblico, schiena al muro o sulla ghiaia. L’ambiente ha delle insidie che spesso rappresentano uno svantaggio per la vittima ed un vantaggio per l’aggressore. Inoltre può essere usato contro di te. Un esempio? Se cadi a terra sarà piuttosto semplice prenderti la testa e sbatterla sul pavimento oppure prenderti proprio a calci in faccia.
5. La paura e l’adrenalina:
Puoi essere un mostro a livello tecnico ma se non sarai in grado di gestire la paura e l’adrenalina sarai sempre carne da macello.
6. La stanchezza:
Un aggressore colpisce sempre quando reputa che la sua preda sia vulnerabile. Quindi è altamente probabile che se mai ti dovessi trovare a gestire un’aggressione in strada sarà di sera e probabilmente quando sarai stanco.
7. Gli abiti:
Un conto è allenarsi in gi o in tuta da ginnastica e un conto è doversi difendere quando si indossa un cappotto, un paio di jeans o una gonna. Gli abiti ti possono impedire di svolgere determinati movimenti e ti possono rendere più vulnerabile.
E potrei andare ancora avanti.
L'unico modo per imparare a gestire tutte queste variabili è sottoporsi a metodologie di allenamento specifiche come gli esercizi sotto stress indotto e le simulazioni.
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Massimo
--- Citazione --- O addirittura ad una fanciulla di MENARE di brutto o addirittura sopraffare un uomo?
--- Termina citazione ---
Nei film americani sì... :cool2:
Femmine che potrebbero veramente menare parecchi uomini non addestrati sono queste:
https://www.google.it/search?sxsrf=AJOqlzVQ2UDcxWvHuffHMrSxHRf6tL9I4Q:1676219012609&q=kayla+harrison+mma&tbm=isch&source=univ&fir=I-0nLJGVL2W7MM%252CNDWiOZq58wz-uM%252C_%253B7R6yvhx6RskEEM%252Cnjh0bWCn7wVk9M%252C_%253BJFGPFSPthqkPAM%252CtNsg3QOVHTeLpM%252C_%253BPSfscrP9ry3MhM%252CrXY3PeuqRDI00M%252C_&usg=AI4_-kTkFZJHigzEJOFdaHljfzIQYG7a1w&sa=X&ved=2ahUKEwivsb-2spD9AhWQ66QKHZEOD2AQiR56BAgWEAM&biw=1366&bih=657&dpr=1
https://www.google.it/search?sxsrf=AJOqlzXpXFYrD7jxXL0qwbg5NoQeZd7idg:1676219128206&q=gabi+garcia&tbm=isch&source=univ&fir=JzdvW2gBmcu4pM%252Cjka1VXWd3OuTZM%252C_%253BPQMgN0vxuALvxM%252CRUT-hzIkaSDhxM%252C_%253B1vDkVdnMCozg5M%252CyS0uET0cszhoGM%252C_%253Bazd9YHNOMklWUM%252C3uaiX5Tx7yMGaM%252C_%253BxR5oY33Ush1jtM%252COLuGi-n5KJl-UM%252C_%253BFQT4Om0XFw-WJM%252Cjq7WymOV_LHGQM%252C_%253BhUusnxyfGz8vdM%252CiiOKQ_q-478YYM%252C_&usg=AI4_-kR41HA2ApTRJA3TYuXPEh4PuqyOJA&sa=X&ved=2ahUKEwiPgc_tspD9AhWR2qQKHbOrBMsQiR56BAhVEAI&biw=1366&bih=657&dpr=1
Ma parliamo di combattenti professioniste, campionesse olimpiche e mondiali - fra le femmine, ovvio -, di judo e brazilian jiu-jitsu, nonché combattenti di MMA.
https://it.wikipedia.org/wiki/Kayla_Harrison
https://en.wikipedia.org/wiki/Gabi_Garcia
Frank:
--- Citazione da: Frank - Febbraio 12, 2023, 16:52:51 pm ---In sostanza una femmina veramente addestrata può picchiare un uomo (medio) non altrettanto addestrato, sfruttando anche il fattore sorpresa e colpendo punti sensibili come i genitali e la gola e in caso di grave pericolo gli occhi; ma nella stragrande maggioranza dei casi è meglio che la suddetta scappi, (*) krav maga o meno, specie se di fronte ha un uomo particolarmente grosso, forte e aggressivo.
--- Termina citazione ---
Ovviamente se ha la possibilità di fuggire, perché altrimenti son cazzi.
Per lei.
Frank:
Massimo, leggi pure qui:
https://www.questionemaschile.org/forum/index.php/topic,10005.msg200597.html#msg200597
--- Citazione ---Antonio
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Re:Arti Marziali
« Reply #1366 on: August 18, 2021, 20:42:24 PM »
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Una curiosità. Ho conosciuto un tale che pratica Krav maga. Chiacchierando chiacchierando (non era italiano e il nostro inglese non è che fosse molto fluente) il discorso si è allargato sul fatto che molte ragazze facciano dei corsi di autodifesa personale. Quindi gli ho chiesto, nel mio inglese maccheronico
"Ma se una, in metro, incontra un omone di 2 metri che la vuole menare, se è preparatissima tecnicamente, può farla franca anche se è molto più piccola? Dando per scontato che l' omone non sappia NULLA di arti marziali?"
Da quello che ho capito, mi ha risposto che potrebbe prevalere, ma solo se rimane lucida e assesta i colpi giusti velocemente e con agilità. E si è messo a mimare 2-3 mosse.
Io non so se esserne convinto. Penso che al massimo potrebbe guadagnare tempo con 2colpi al punto giusto per poi darsela a gambe. Chiedo a coloro che se ne intendono: che ne pensate?
--- Termina citazione ---
https://www.questionemaschile.org/forum/index.php/topic,10005.msg200599.html#msg200599
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Re:Arti Marziali
« Reply #1368 on: August 18, 2021, 20:50:57 PM »
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Che in uno scontro reale, la femminuccia potrebbe finire in sala rianimazione (se tutto va bene), oppure direttamente al cimitero.
Vedi, il problema di questi pseudo maestri è quello di continuare a illudere le femmine, perché scontrarsi contro qualcuno alto due metri e pesante 130-140 kg, tipo un boscaiolo slavo che conobbi anni fa, non sarebbe una passeggiata nemmeno per uno come me.
Figuriamoci per una tizia di un metro e sessanta per 50 kg.
@@
PS: Il boscaiolo al quale faccio riferimento, era un concentrato di muscoli, frutto sia di madre natura che del suo lavoro da boscaiolo.
Hai idea di cosa significa andare ad impattare contro un tipo del genere ?
La realtà è molto diversa da quella propagandata nei film femministi statunitensi (e non).
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https://www.questionemaschile.org/forum/index.php/topic,10005.msg200601.html#msg200601
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Re:Arti Marziali
« Reply #1369 on: August 18, 2021, 21:08:18 PM »
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Molti anni fa, una 45enne di mia conoscenza, ex judoka (una cintura marrone), alta meno di un metro e sessanta, ma discretamente robusta, volle provare a lottare contro un suo (ex) fidanzato, un uomo alto 1,98 e pesante all'epoca intorno ai 115 kg, che aveva un passato da calciatore, per la precisione come portiere.
Beh, per farla breve: lei non riuscì mai a farlo cadere e le buscò da lui, finendo regolarmente bloccata e "messa sotto" dal suo fidanzato.
La discrepanza fisica e muscolare era troppo marcata.
--- Termina citazione ---
Vicus:
I maestri hanno una folta clientela femminile quindi hanno tutto l'interesse ad assecondare simili illusioni
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