Kaspar, mi dispiace…ma non ce l’ho proprio fatta.
Ho cominciato, ma dopo qualche riga la mia attenzione ha cominciato a rarefarsi fino a scomparire.
Leggere Serra è come scopare con una novantenne.
Sai che è una donna, sai che è stata attraente in passato…ma niente: non ti si drizza.
Una noia mortale. Come dici tu, appannato. Stanco e mellifluo.
Sempre gli stessi concetti, le stesse argomentazioni. Gli stessi canoni.
Lui incarna...il passato. Che prima scompare è meglio sarà.
Mi suscita la stessa impressione, che mi danno le partite del cuore, con quei vecchi campioni imbolsiti che arrancano dietro ad un pallone, con la folla (pagante) che assiste sorridente ad un patetico spettacolo.