L'Irlanda è un Paese interessante dove vivere sotto molteplici aspetti, in particolar modo per il tasso di divorzio tra i più bassi al mondo.
La vita è più a misura d'uomo, c'è ancora un certo tessuto sociale specialmente nei piccoli centri e la figura maschile è ancora tenuta in un certo conto.
Prospettive di lavoroBuone nel settore informatico e della ristorazione.
La fiscalità per le imprese è al 12%, la più bassa d'Europa. La maggior parte delle multinazionali presenti nel nostro continente hanno sede qui, con ricadute positive sulle prospettive di lavoro.
Qualità della vitaL'Irlanda è un Paese occidentale, ma più "periferico" e meno influenzato da tempeste sociali come femminismo e immigrazione. Gli immigrati sono pochi e stanno molto tranquilli. Ci sono quindi meno rischi di disordini civili e, data la posizione del Paese nello scacchiere geopolitico (alquanto pacifista e neutralista, insulare e molto ad ovest), di conseguenze in caso di guerra specialmente con l'Europa dell'Est.
La vita in Irlanda è a misura d'uomo, senza stress. La gente è molto cordiale ed è facile farsi nuovi amici. Il clima è mite e i paesaggi magnifici, specie lungo le coste. Può fare un po' di fatica ad abituarsi solo chi ama vivere in grandi città.
La popolazione è spesso più intelligente e consapevole della maggior parte dei "robotizzati" europei. Lo si intuisce dall'intonazione della voce, dagli sguardi, da tutta una serie di particolari che comunicano che gli irlandesi hanno ancora un'anima e il senso della comunità.
E' consigliabile stabilirsi in quartieri o zone dall'architettura tradizionale, che contribuisce alla qualità del tessuto sociale, piuttosto che nelle periferie un po' anonime di alcuni grandi centri.
Il costo della vita è più basso di circa il 30% (alimentari, alloggio) rispetto a una grande città italiana. Ad esempio, una villetta indipendente di tre piani costa circa 270000, il prezzo di pochi metri quadri al centro di Milano.
Un tassista mi ha detto che dopo aver vissuto in Germania e in Francia abita qui da 17 anni e non cambierebbe questo posto con nessun altro: niente stress metropolitano e vita a misura d'uomo.
Dove vivereDublino è particolarmente interessante da visitare ma costosa e poco adatta a metter radici. Sono consigliabili piccoli o piccolissimi centri.
La costa est, che ho visitato dieci anni fa (specialmente il sud: Wexford, Waterford…) sembra particolarmente interessante a livello di tessuto sociale, anche se gli irlandesi dell'ovest sostengono il contrario.
La costa a nord di Dublino è costosa ed è considerata una località di villeggiatura di lusso (stile riviera ligure).
Per quanto riguarda l'ovest, visitato di recente: Galway storica è una piccolissima città ma con una sterminata periferia con villette stile UK. Come vivacità può paragonarsi a Rapallo, molti simpatici pub frequentati al centro, una costa dai bellissimi panorami.
I piccoli centri a sud di Galway come Tralee sono forse ancora più interessanti per viverci.
Sposare un'irlandeseStatisticamente l'Irlanda è il Paese europeo che presenta – e di gran lunga – il minor rischio di divorzio: contando anche le separazioni, meno del 10%, abbastanza scarso se paragonato al 60% degli altri Paesi europei.
Divorziare è più difficile che altrove, occorre provare che si è vissuti separati per almeno 4 anni. Unitamente ai costi della procedura (circa 20000 Euro), è un forte disincentivo a separazioni per capriccio.
Tuttavia, come nel resto d'Europa è generalmente la donna a chiedere la separazione e le conseguenze per l'uomo possono essere altrettanto nefaste, riducendolo in molti casi (ma non necessariamente) al limite dell'indigenza.
Questa mappa evidenzia le aree dove il divorzio è meno comune:
http://www.rte.ie/iu/divorce/Sono preferibili le contee più chiare (entroterra, ma le zone costiere sono molto più belle). Dublino è da evitare (è anche più cara). Tutte le fonti riportano che le separazioni diminuiscono in tempi di recessione (c'è da essere ottimisti, dunque
) e che i divorzi sono in calo.
Anche le donne meno attraenti hanno talora (specialmente nei piccoli centri a misura d'uomo) una consapevolezza e un'umanità nello sguardo che le rende interessanti. Conservano spesso un certo pudore.
Chiaramente la pratica religiosa ha un impatto positivo sulla stabilità delle unioni. Tuttavia, una ragazza irlandese mi ha riferito che (almeno secondo i suoi criteri) la secolarizzazione è piuttosto avanzata, e che in chiesa i giovani sono solo il 30%. Personalmente non ho riscontrato numeri così bassi, ma le attività parrocchiali (e conseguenti occasioni di conoscere le donne migliori) sono scarse. Questo è uno degli aspetti che rende più difficile trovare una donna affidabile, in quanto rimangono come occasioni solo amicizie comuni (lavoro, vicini se si va a risiedere dove c'è una certa vita di quartiere).
L'ideale è una donna che lavori in un'impresa a conduzione familiare (agricoltura, artigianato, ristorazione), sono le migliori in assoluto.
E' anche molto facile socializzare con straniere, che però sono meno radicate nel territorio e possono quindi divorziare più facilmente.
Nei pub (ovvio luogo di socializzazione per il turista di passaggio) si trovano donne di tutti i tipi, spesso ci vanno in gruppi di amiche e non è troppo difficile fare amicizia.
Occorre tener presente che l'Irlanda non è un Paese da "instant dating" come l'Asia o il Sudamerica: per trovare una brava donna oltre a un pizzico di fortuna bisogna sudare, e stabilirsi nel Paese per un po' di tempo onde conoscere donne tramite amicizie in comune.
Le irlandesi sono molto estroverse ma non sprezzanti verso l'uomo come certe connazionali. Altro punto positivo, non hanno il pallino del belloccio come altre, ma occorre essere molto estroversi e "festaioli". Sono cordiali ma rustiche, non aspettatevi la femminilità asiatica o provenzale!
E' ovviamente indispensabile un'ottima conoscenza della lingua e della cultura irlandese (argomenti di conversazione, passatempi), come in ogni Paese occorrono un po' di tempo per integrarsi e ottenere i "risultati" migliori.
Bilancio
Pro- Discrete prospettive di lavoro
- Vita a misura d'uomo, senza stress
- Costo della vita mediamente più basso che nelle grandi città italiane
- Buon tessuto sociale e una certa facilità nel farsi nuovi amici
- L'ideologia femminista fa molta meno presa che altrove
- Il tasso di divorzio è 1/6 di quello italiano
- Paesaggi stupendi e clima mite
- Minor rischio geopolitico e sociale
Contro- Stile di vita poco attraente per chi ama le grandi città e il sole italiano
- Periferie anonime e "deserte" nei centri più grandi
- Le brave donne non si trovano dietro l'angolo, occorre tempo per conoscerle sul luogo di lavoro o nel quartiere e per 'sintonizzarsi' sulla cultura irlandese
- Le maggiori chance di trovare una donna decente si hanno sotto i 30 anni