La nota pornostar Valentina Nappi ha di recente dichiarato che si farebbe volentieri inchiappettare da un negro davanti ad un manifesto di
Forza Nuova, un movimento e partito politico di destra. Avrebbe tutta l'aria di una delle sue tante provocazioni che le servono per farsi una pubblicità della quale nessuno sentirebbe il bisogno, visto il personaggio, se non fosse che potrebbe costituire l'occasione di riflessioni che tutto sommato sono giovevoli alla QM. Perchè senza saperlo - e senza volerlo - la Nappi ha messo a nudo una caratteristica dell'identità di genere femminile che molte tendono a negare e a tenere nascosta: la natura autoreferenziale e autoalimentativa del desiderio femminile il quale non conosce - e riconosce- limiti, ostacoli e confini e irride ed intende valicare e travalicare, tutte le volte che lo può, qualsiasi vincolo, etica e morale con la scusa che ogni vincolo, ogni etica, ogni morale, è un "costrutto maschile" inventato a bella posta per frenare le donne
e il loro desiderio, legittimo per definizione. Nel caso di specie, il limite è posto dalle differenze tra le razze e le culture ma potrebbe essere qualsiasi altra cosa si frapponga al desiderio femminile. Come al buffone di corte era permesso dire la verità proprio perchè era il buffone ma tutti condividevano tale verità (ma se non potevano dirla) così ad una pornostar è lecito affermare ciò che molte donne smaniano dire.