Autore Topic: Cercasi utero in affitto.  (Letto 3562 volte)

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Cercasi utero in affitto.
« il: Ottobre 08, 2009, 00:36:11 am »



http://dweb.repubblica.it/dweb/2008/06/28/societa/societa/064aff60464.html


Affittasi utero (in India)
Outsourcing Da quando si è scoperto che è la via più economica alla procreazione assistita, gli aspiranti genitori occidentali fanno i viaggi della cicogna low cost nel Subcontinente. Dove, intanto, fare la mamma surrogata è diventata una professione d'oro


Hanno già comprato i biglietti aerei: Montreal-New Delhi, a/r. Partenza in due, ritorno in quattro. Perché la fortuna gli ha regalato una doppietta. Il parto gemellare è previsto per agosto. Fino ad allora dicono che continueranno a pregare tutti i giorni, per i due bimbi e per lei. Quando l'hanno vista Jim e Sara (nomi di fantasia) hanno avuto l'impressione di una persona tranquilla. Qualità indispensabile per portare avanti una gravidanza, hanno pensato. Nuria e Javier (altri nomi di fantasia) invece la loro "sostituta" non l'hanno mai conosciuta. La clinica a cui si sono affidati ha una politica diversa: solo foto via e-mail, niente incontri. Ma almeno non hanno più bisogno di pregare: da quasi un anno hanno finalmente un bambino. Ancora non sanno però se una volta cresciuto gli diranno come è nato, che è venuto fuori dal ventre di una donna indiana. Del resto, non è facile da spiegare. La terminologia in uso non aiuta. Maternità surrogata, la chiamano asetticamente i medici. Utero in affitto, è l'etichetta dei critici. In ogni caso, una specialità sempre più "made in India". Dopo il customer care delle multinazionali e le ripetizioni di matematica per studenti americani svogliati, l'ultima frontiera dell'outsourcing indiano è la procreazione medicalmente assistita. Un settore che, secondo le stime dell'Indian Council for Medical Research, presto alimenterà complessivamente un giro d'affari da 3,8 miliardi di euro l'anno. Già oggi 320 milioni provengono dalle "maternità per conto terzi". Sempre più per conto di coppie sterili di americani ed europei che si rivolgono alle numerose cliniche del subcontinente che offrono il servizio a tariffe anche sei volte inferiori rispetto alle strutture occidentali. Riproduzione per procura, low cost e di qualità: caratteristiche che solo la "manodopera" medica indiana sa offrire insieme. L'appetibilità dei prezzi è stata decisiva anche per Nuria e Javier, che abitano in Spagna, dove questa pratica è illegale come in Italia. "Le cliniche americane o britanniche ci avevano chiesto anche 70mila euro: uno sproposito per le nostre tasche", racconta lei, rimasta senza utero dopo essere stata operata per un fibroma. Nella clinica Rotunda di Mumbai invece sono bastati 21mila euro per avere un bambino da un'altra donna che, fecondata artificialmente, ha portato avanti la gravidanza. La cifra era all inclusive: fecondazione in vitro, cure mediche per la madre surrogata, assistenza legale e spese per i viaggi: il primo per il contratto e i prelievi per la Fiv, il secondo per andare a prendere il dono della cicogna. Bandita nella maggior parte degli Stati europei, ammessa a rigorose condizioni in Gran Bretagna, Grecia, Usa e Canada, la maternità surrogata a pagamento è legale in India dal 2002. Da allora cliniche che offrono il servizio sono nate in ogni angolo del Paese e giurano di essere inondate di e-mail da parte di coppie occidentali. Non solo eterosessuali. Sul sito della Rotunda è evidente la disponibilità a esaudire anche il sogno di single e gay. A novembre scorso due uomini di Tel Aviv, grazie all'ovocita di una donatrice, sono stati la prima coppia omosessuale ad avere un bimbo con la surrogacy, come si chiama in inglese. La maternità gestazionale è considerata una soluzione estrema. Ma per donne prive di utero o con handicap gravi può rappresentare l'ultima speranza per mettere al mondo un "frutto del proprio frutto". "Non ho mai accettato l'idea di non poter avere figli", racconta Sara, canadese, 45 anni, che soffre di endometriosi e sindrome dell'ovaio policistico. Con suo marito Jim hanno scoperto la possibilità della surrogazione in India da un programma in tv: "Fino ad allora era stato un calvario". La maternità sostitutiva esiste anche nel loro Paese, ma la legge vieta intermediari tra coppie e surrogate. Hanno cercato "volontarie" su Internet: nessun risultato. Cliniche Usa? Troppo care. Fecondazione in vitro? Soluzione vana per via delle condizioni cliniche di lei. Non restava che l'adozione: due procedure avviate, tempi lunghissimi e fior di soldi per carte e colloqui. Poi la salvezza, l'India. "Proverò sempre una gratitudine infinita verso la "mia surrogata"", afferma lei giurando di volerla aiutare anche dopo che i gemelli saranno nati. Jim e Sara sono stati fortunati: la percentuale di successo del trattamento è attorno al 50 per cento. Ma se la malasorte ci mette del suo e il desiderio di un figlio diventa accanimento, si possono spendere i risparmi di una vita. I londinesi Bobby e Niki dal 2002 hanno sborsato oltre 65mila euro per sette surrogacy fallite: "Siamo tristi, ma non abbiamo perso le speranze", confidano. Pionieri assoluti dell'esternalizzazione della maternità nel subcontinente sono stati due indiani emigrati a Londra. Nel 2004 si erano rivolti alla dottoressa Nanya Patel, esperta di procreazione assistita. Donne disposte a cedere il ventre non ne trovavano. Alla fine il bimbo, geneticamente figlio della coppia, nacque dall'utero di sua nonna. Fu il primo caso in tutta l'Asia e il primo di una lunga serie in India. Cifre ufficiali non esistono, ma alcune stime indicano che dei 600 nati lo scorso anno con affitto di utero sono 150 i partoriti in India. Nella sola clinica di Anand, cittadina di 120mila anime nello Stato del Gujarat, al momento sono 50 le mamme surrogate. Per quindici la gestazione è agli sgoccioli: via il fardello e in tasca la contropartita per averlo portato 9 mesi, 4/5.000 euro dei 15mila complessivi. Trovare madri surrogate è facile. I centri di riproduzione mettono annunci sui giornali locali. Altrimenti il passaparola funziona benissimo, assicura Patel. Del resto a sentir parlare di ricompense in lakh, centinaia di migliaia di rupie, difficile non fregarsi le mani. Meno semplice può essere far accettare alla famiglia che si vuol partorire il figlio di altri. Dikshita Shah, 30 anni e già madre di due, aveva scoperto della gravidanza surrogata da una pubblicità: "Mio marito era contrario, ma si è lasciato convincere dalla remunerazione". Ricompensa che in India può cambiare la vita. Come a una ragazza del West Bengala che aveva bisogno di soldi per il figlio affetto da disfunzione al cuore. Partorire Brady per una coppia californiana le ha permesso di salvarlo. È evidente che se c'è di mezzo il dio denaro le storture arrivano. C'è chi ha preso ad affittare l'utero come fosse una bicicletta. Tre sorelle e una cognata di Anand dopo diverse maternità surrogate si sono comprate una megavilla. Resta il fatto che, in un Paese in cui 200 milioni vivono con meno di un dollaro al giorno, fare la "mamma supplente" significa sopportare nove mesi di fatiche, ma sonni tranquilli a venire. La surrogata in salsa masala non è indenne da critiche. L'argomentazione preferita è che la facilità con cui le coppie occidentali trovano un utero da locare è una forma di sfruttamento. Il professor Carlo Flamigni, tra i massimi esperti di procreazione assistita e membro del Comitato di Bioetica, condanna la mercificazione: "Il denaro in una gravidanza conto terzi può essere considerato giusto solo in un Paese come l'India che non riesce a offrire giustizia sociale". "Ma quale sfruttamento?", si difende Gautam Allahbadia, direttore del centro di riproduzione Rotunda, "è un contratto che le parti sottoscrivono liberamente". La principale regista del baby-boom surrogato, la dottoressa Patel, la butta sulla microeconomia: "È un incontro tra domanda e offerta: una donna che vuole un figlio a tutti i costi e una che vuole disperatamente migliorare le condizioni della famiglia". Sarà. Ma il business della maternità su procura sembra creare imbarazzo al governo di Delhi, che pure promuove il turismo medico. Il Parlamento sta studiando una legge per rendere il ricorso alla surrogacy meno disinvolto. Un limite agli embrioni che si possono impiantare contemporaneamente nell'utero. Restrizioni per i gay. Per ora le surrogate rinunciano a ogni diritto sul nascituro. Madre e padre biologici risultano i soli genitori. Della mamma gestazionale nessuna traccia. Le tribolazioni non finiscono per tutti con il ritorno a casa. "La surrogacy è l'uomo nero della riproduzione assistita", commenta Flamigni. Anche dove è socialmente più accettata, chi ne ha usufruito ne parla con circospezione. In Italia la legislazione non solo vieta di praticare la gravidanza sostitutiva, ma punisce col carcere chi la promuove. Tuttavia, pare che la brama di figli di qualcuno sia riuscita a superare le strette maglie della legge 40. Federica Casadei, presidente di "Cerco Un Bimbo", dice di essere venuta a conoscenza di coppie che hanno fatto la surrogacy all'estero. "Capita però che poi si trasferiscano in un'altra città o che non lo dicano agli amici", ci svela. Maternità surrogata come tabù, quindi. Eppure, a richiedere informazioni all'associazione romana sono state almeno in 50 negli ultimi due anni.



Questo articolo è stato postato solo per invitare ad una riflessione sull'argomento e non su eventuali commenti dell'autrice, vi prego dunque di porgere l'attenzione sul fenomeno in se e non su come viene descritto...lo preciso perchè la fonte potrebbe essere "di parte"  :rolleyes:  !!
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Offline ilvaccaro

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Re: Cercasi utero in affitto.
« Risposta #1 il: Ottobre 08, 2009, 17:28:57 pm »

Questo articolo è stato postato solo per invitare ad una riflessione sull'argomento e non su eventuali commenti dell'autrice, vi prego dunque di porgere l'attenzione sul fenomeno in se e non su come viene descritto...lo preciso perchè la fonte potrebbe essere "di parte"  :rolleyes:  !!

senza bisogno di andare fino in india:

http://russurrogate.com/it/it_home.php

La rete è piena di siti che riportano a cliniche europee
dove si puo' scegliere sia la madre-incubatrice che l'ovulo
"D.O.C." proveniente solo ed esclusivamente da donne:

-"Di notevole bellezza, salute, e più alte della media"

Ci sono anche le foto.. :D :D alcune che ho visto a qualche settimana fa sono delle strafighe da paura..
Io non sono affatto male come uomo, un po' più di "carino"....Mi nascerebbe un figlio bello come un Dio alto più di un metro e novanta..... :D :D :rofl1: :rofl1:
Oppure una figlia bella come una Dea.
Basta che non facciano qualche sbaglio e non incrocino il mio D.N.A. con un'ovulo di trota salmonata. :lol: :lol:
Non sono come certi sfigati che si pagano le donnacce.
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Offline wish

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Re: Cercasi utero in affitto.
« Risposta #2 il: Ottobre 08, 2009, 18:38:29 pm »
Che poi alla fine è cosa buona, nel senso che scientificamente parlando è un bel traguardo se si considera che rende genitori persone che altrimenti non potrebbero.

Onestamente però un paio di cose mi dan noia, la prima è che è ormai una pratica diffusa fra le star o le donne in carriera che non vogliono sfigurare il proprio corpo.
La seconda è che ci vedo un enorme quantità di incoerenza.
Perchè, se si fanno sempre meno figli, si studiano modi differenti per averne anche in casi disperati?
Perchè la scienza rema nel senso opposto?

Altre interpretazioni del fenomeno???
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Re: Cercasi utero in affitto.
« Risposta #3 il: Ottobre 08, 2009, 19:26:17 pm »
Perchè, se si fanno sempre meno figli, si studiano modi differenti per averne anche in casi disperati?

Forse perché nessuno li fa più quando biologicamente dovrebbe?
Forse perché se usi la pillola per 10, 20 anni non puoi pretendere poi che il corpo sia ancora fertile come prima?
Bisogna vedere cosa ribolle realmente nel grande calderone dei "casi disperati"...

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Re: Cercasi utero in affitto.
« Risposta #4 il: Ottobre 08, 2009, 19:37:17 pm »
Forse perché nessuno li fa più quando biologicamente dovrebbe?
Forse perché se usi la pillola per 10, 20 anni non puoi pretendere poi che il corpo sia ancora fertile come prima?
Bisogna vedere cosa ribolle realmente nel grande calderone dei "casi disperati"...

Eh,eh, that's the point!

Quando posso non voglio ... quando non posso...voglio!
Ecco come avviene il ladrocinio della maramalda.
E sennò come farebbe a rubare?
Mica potrebbe...
Ti sentirai più forte, un uomo vero, oh si , parlando della casa da comprare, eggià, e lei ti premierà, offrendosi con slancio.  L'avrai, l'avrai, con slancio e con amore … (Renato Zero)

Ha crocifissi falci in pugno e bla bla bla fratelli (Roberto Vecchioni)

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Re: Cercasi utero in affitto.
« Risposta #5 il: Ottobre 08, 2009, 20:03:55 pm »
Forse perché nessuno li fa più quando biologicamente dovrebbe?
Forse perché se usi la pillola per 10, 20 anni non puoi pretendere poi che il corpo sia ancora fertile come prima?
Bisogna vedere cosa ribolle realmente nel grande calderone dei "casi disperati"...

E certo...Cè un tempo per ogni cosa.
tanto per chiarire il periodo "d'oro" per la fertilità femminile
va dai 16 ai 24\26 anni.

In quegli otto\dieci anni magici dove il corpo femminile dà "il massimo" e rende al 100x100 dal punto di vista riproduttivo, basta che le fissi troppo intensamente e rimangono incinte. 8) 8)
Meglio girare con gli occhiali scuri. 8) 8)
Non sono come certi sfigati che si pagano le donnacce.
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Re: Cercasi utero in affitto.
« Risposta #6 il: Ottobre 08, 2009, 20:36:15 pm »
tanto per chiarire il periodo "d'oro" per la fertilità femminile
va dai 16 ai 24\26 anni.

Fiùùùùù, menomale che mi sono data da fare va!  :D
Ancora un anno e poi zac! Comincia la china discendente...

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Re: Cercasi utero in affitto.
« Risposta #7 il: Ottobre 09, 2009, 23:27:06 pm »
Ah beh mi ritrovo con due figli a 26 anni, mi è andata bene!
Dunque dite che la scienza cerca modi per procreare anche oltre ai naturali limiti? Cioè, detta così pare ch'ella ci segua...io invece penso che ci anticipi e che faccia come si fa con gli asini per farli camminare.
Solo che non si tratta di carote ma di vite umane.
La scienza ultimamente tende a darci soluzioni che la società non chiede come a volerla invece "incanalare" altrove...
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Offline Giulia

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Re: Cercasi utero in affitto.
« Risposta #8 il: Novembre 25, 2009, 18:13:37 pm »
Citazione
. Dove, intanto, fare la mamma surrogata è diventata una professione d'oro

io ci vedo solo un altro modo per far quattrini nulla di più...la scienza segue chi gli da soldi ...mica altro.