Autore Topic: Michela Marzano: "Essere donna non è uno scudo e un alibi". Incredibile ma vero!  (Letto 1785 volte)

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Online Massimo

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Non capita tanto spesso che, pur di attaccare una donna avversaria politica, il femminismo viene accantonato e mandato all'inferno. Oggi è successo. E proprio laddove meno uno se lo aspetterebbe. Sul giornale La Repubblica, da sempre agit-prop del femminismo più bieco. Uno dei (tanti) meriti del MoVimento 5 Stelle è stato appunto quello di costringere questo giornale a dire qualcosa di antifemminista.
Commentando un'affermazione della sindaca di Roma, Virginia Raggi ("mi attaccano perchè sono una donna") una giornalista di questo quotidiano, Michela Marzano l'ha duramente contestata. Vale la pena citarla per esteso: " Essere donna non è uno scudo per sottrarsi a responsabilità e inadeguatezze nell'assolvere il proprio ruolo. Attaccarsi all'appartenenza al genere femminile per respingere le critiche e i giudizi negativi è proprio ciò che una donna NON deve fare. Questo perchè il sessismo esiste veramente e danneggia davvero le donne. Quindi non si deve strumentalizzarlo. Farlo equivale a vanificare le lotte compiute per dare alle donne dignità e per sfondare il tetto di vetro. L'appartenenza al genere femminile non può e non deve vessere una scusante, altrimenti si fanno retrocedere le donne ad una condizione di minorità". Quando si contesta l'avversaria donna, la sorellanza e la solidarietà di genere vanno bellamente a farsi friggere.

Offline freethinker

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Quindi, ricapitolando: una ipotetica donna viene eletta ad una qualsivoglia carica per via delle quote rosa, cioè proprio in quanto donna, poi si dimostra assolutamente incapace, inadeguata al ruolo, ecc.ecc.

A questo punto, iniziano i piagnistei: ecco, mi attaccano perchè donna ecc. ecc.
Di certo c'è che, prima o poi costei dovrà essere necessariamente sostituita, nei modi e nei tempi che il ruolo prevede, ma di una cosa si può essere certi: che la persona che dovrà sostituire la incapace, sarà eletta, nominata, o quel che è...con il sistema delle quote rosa.

Chissà quale sarà mai il difetto? :doh:
Those who would give up essential liberty to purchase a little temporary safety deserve neither liberty nor safety.
Benjamin Franklin, Historical Review of Pennsylvania, 1759

Online Frank

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Questo perchè il sessismo esiste veramente e danneggia davvero le donne. Quindi non si deve strumentalizzarlo. Farlo equivale a vanificare le lotte compiute per dare alle donne dignità e per sfondare il tetto di vetro. L'appartenenza al genere femminile non può e non deve vessere una scusante, altrimenti si fanno retrocedere le donne ad una condizione di minorità". Quando si contesta l'avversaria donna, la sorellanza e la solidarietà di genere vanno bellamente a farsi friggere.

Comunque, io vorrei proprio sapere e capire quale sarebbe oggi, anno 2018 in Italia, (e in Europa dell'ovest) il "sessismo che danneggia le donne".
Mi chiedo chi e cosa impedirebbe alle suddette di esprimere tutto quel "potenziale" che gli uomini, "da sempre impauriti dalle donne"...,  :hmm: :doh: avrebbero soffocato per secoli e millenni.


Citazione
Farlo equivale a vanificare le lotte compiute per dare alle donne dignità e per sfondare il tetto di vetro.

"Il tetto di vetro"...
Anche 'sta merdata non si può più sentire.
Ma perché, superiori come sono, (sarebbero...) le donne non si costruiscono un loro "tetto di vetro" ?
Voglio dire: non dovrebbe esser difficile per chi afferma di essere più intelligente e quindi di avere una marcia in più.
Anzi, un loro eventuale "tetto di vetro" dovrebbe essere poi inarrivabile per gli uomini, considerando l'intrinseca superiorità femminile...
O no?

Offline Vicus

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Se una donna scoprisse, che so, la fusione fredda nessuno esiterebbe a utilizzare quest'invenzione per metivi di genere. Né se una donna avesse il talento di Mozart o Dante sarebbe discriminata dal pubblico.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.