Come pensavo, si è forse trattato di un delitto con movente "elettorale":
https://www.maurizioblondet.it/fossimo-usa-perfetto-solitary-assassin/FOSSIMO IN USA, SAREBBE IL PERFETTO “SOLITARY ASSASSIN”
’accoglienza fosse concentrata in Italia, credendo (così ha detto la Bonino) che il fenomeno fosse “transitorio” e non strutturale – quindi senza un briciolo di capacità di previsione e comprensione dei processi, il minimo che si deve esigere da aspiranti a governare uno Stato. Inadempienza dei giudici che arrestano e lasciano libero irresponsabilmente un simile personaggio che non ha nessun diritto di restare fra noi. Inadempienza delle polizie. Inadempienza dei servizi sociali. Inadempienza e irresponsabilità delle istituzioni degradate, parassitarie, che hanno perso persino il ricordo del loro dovere essenziale verso gli italiani, specie i più deboli.
Una breve biografia dello squartatore illustra la somma delle
colpevoli inadempienze del Sistema delle sinistre:
Del nigeriano, non abbiamo quasi nemmeno una foto…
L‘assassino di Pamela, “Innocent” è arrivato in Sicilia il 26 agosto 2014 con un gommone. In Nigeria era un decoratore edile, dice lui. Nell’aprile 2015 entra nel progetto Sprar (Servizio centrale del sistema di protezione dei richiedenti asilo), MACERATACCOGLIE. Partecipa a due corsi di formazione per pizzaiolo e saldatore.
Sorpreso a spacciare ai minori, il 6 febbraio 2017 viene allontanato dal progetto, bocciata la sua domanda di asilo (niente galera..). Ma lui, nonostante il permesso di soggiorno scaduto da un anno, a Macerata mette radici:
a Natale è nata SUA FIGLIA, NATA DA UN COMPAGNA ITALIANA [ormai ci siamo abituati] (erede dei partigiani), mentre pende un ricorso sul diniego della richiesta di rifugiato.
E invece a chi si fa il processo? Alla Lega. A Salvini. Gli strilli mediatici sono tutti per il pericolo fascista rappresentato da questo Luca Traini, “candidato della Lega”, “simpatizzante per Casa Pound e Forza Nuova”, che si fa prendere dopo essersi messo sulla spalle un tricolore e fatto il debito saluto fascista.
Chi è questo sparatore? Un semisquilibrato in cura psichiatrica. Seguito dai servizi sociali. Quindi noto alle “autorità”. Con il permesso di possedere un’arma da fuoco.
Se fossimo negli Stati Uniti, direi che è questo il profilo tipico del “solitary assassin” che di tanto in tanto appaiono e sparano a un presidente o in un attentato “islamico”, ne abbiamo avuto anche in Francia. Sempre così: già noto ai servizi, squilibrati, in cura psichiatrica, con porto d’armi. Un Oswald che sparò a Kennedy (o così si disse, perché il giorno dopo fu ammazzato), quel Sirhan Sirhan che sparò al fratello Robert, quel John Hinckley che sparò a Ronald Reagan per attirare l’attenzione di Jodie Foster di cui s’era innamorato (ma guarda caso era amico della famiglia Bush).
Lo sparacchiatore di Macerata è arrivato con tempismo perfetto modificare la narrativa. Pensate solo: senza di lui, i media avrebbero dovuto per giorni riferire i dettagli delle indagini, macabri e sanguinolenti. Invece non sappiamo nemmeno se il nigeriano l’ha uccisa, anzi ancora adesso si mantiene che “forse è morta per overdose”. Nemmeno se l’ha violentata: anzi, all’inizio, i media hanno riferito che non c’erano segni di violenza carnale – per poi ammettere sottovoce che i segni non c’erano, perché lo squartatore le aveva asportato anche la vagina, insieme al cuore.
Una pessima settimana per le sinistre, in campagna elettorale. Ma ecco il Traini: spara, fa il saluto fascista, è’ leghista, un po’ Casa Pound. Provvidenziale.