Autore Topic: La violenza di genere, prima pietra del femminismo occidentale?  (Letto 2275 volte)

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Offline Vargan

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Stavo riflettendo un po sul perche` il femminismo sia cosi radicato a livello istituzionale e mondiale. E chiara una forte presenza delle nazioni unite nel contesto attuale delle politiche occidentali.

Potrei dire che la prima fonte del potere femminsta risiede in questi organi che di fatto dettano linee guida nei vari paesi. Inoltre sono punti di riferimento per una moltitudine di piccole organizazzioni ed associazioni a livello mondiale.

La lotta femminista utilizza il fenomeno della violenza di genere come veicolo per le proprie idee.
Il primo punto di ogni guerra e quello conquistare e occupare il territorio nemico. Per far questo occorre disporre di grandi quantita` di uomini e mezzi oppure fare della strategia militare il proprio vantaggio nei confronti dei popoli da sottomere.

I piu` importanti di questi stratagemmi sono senz`altro costituiti da fiaccare i nemici sia sul piano materiale che psicologico. Non dimentichiamo il ruolo primario dell`inganno o del tradimento.

Ma nell`attuale femminismo vi e un continuo ricorso all`utilizzo di dati sulla violenza che di fatto e imperniata sul concetto di "violenza di genere" prima notificato da ONU come "violenza basata sul sesso" e poi successivamente trasformato dalle medesime istanze in "violenza contro donne e bambini".

Il concetto di donne e bambini e utilizzato per individuare la violenza in ambito familiare quindi indicando nel sesso maschile il solo responsabile della violenza contro le donne ed i maltramenti verso i bambini anche riferito al fatto che secondo tale ideologia la pedofilia e apannaggio maschile, come riportato in auterevoli (pua`) fonti femministe.

Va da se che con concetti di questa portata riportati in tutti gli enti responsabili e statali, narrati nei mezzi di comunicazione, le genti dei popoli occidentali vengono disarmate delle loro capacita` di diniego delle ideologie femministe stesse.

La stessa riformulazione del concetto di violenza di genere ne e` secondo me un chiara indicatore. Esattamente quello che e`successo con il significato antitetico della parola "maschilismo" e "femminismo".


La conquista dei simbolismi nel femminismo  e`evidenza di una volonta dai medesimi esponenti del ridurre ogno schema di pensiero e di dialogo ad una sorta di "cassazione" ideologica.

Tutti quei termini oposti per genere (maschilismo e femminismo) vengono dirottati dai loro signifati logici e simmetrici, verso un  senso astratto e piu` complesso. Un senso che esce dalle madesime composizioni logiche ed etimologiche e diventa piu` un riferimento ad un concetto o ideeologia.

Il senso di violenza di genere trasformato da una entita chiara e netta ad un veicolo di significati molteplici ed univoci.

Ne consegue che non vi e` territorio umano in cui il femminismo non abbia pianificato una sua infiltrazione ed una sua presenza di modo da stringere il cappio ad un qualsiasi ragionamento autonomo che lo rifiuti.

Leggevo nelle carte delle nazioni unite l`altro giorno come fosse inutile occuparsi di analizzare la violenza in ambito domestico accopiato per genere sessuale. E che essendo la violenza per genere preponderante da parte maschile era pressocche una dispersione di mezzi occuparsene.

Di conseguenza aprontarono i sistemi e formularono gli indicatori per la captazione della violenza in ambito familiare per la sola componete femminile.

E decisamente interessante notare come un procedimento scientifico abbia assunto a "non rilevante" un dato campo di analisi che di fatto delimita e detta l`importanza del campo di analisi di riferimento. Una variabile che rientra nel campo "violenza di genere" ma che si da per scontato che sia "zero" o "irrilvante", senza per altro quantificarla o emettere studi in merito che ne sanciscano la sua natura "irrilevante".

Siamo al paradosso scientifico. Uno studio scientifico basato su concetti non incentrati sulla prova sperimentale e sull`osservazione diretta, ma sulla percezione generale di un tale fenomento.

Chiaramente l`impressione che si ricava e la totale prevalenza di una visione della realta` macchiata di parzialita.


"Alla Superema Corte della Purezza di Genere: io sottoscritto nato uomo contro la mia volontà, chiedo che siano perdonate tutte le azioni da me commesse come uomo, perchè ho agito sotto l'influenza delle condizioni create dalla cultura patriarchica".

Online Jason

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Re: La violenza di genere, prima pietra del femminismo occidentale?
« Risposta #1 il: Maggio 17, 2010, 22:45:12 pm »
Citazione
Stavo riflettendo un po sul perche` il femminismo sia cosi radicato a livello istituzionale e mondiale. E chiara una forte presenza delle nazioni unite nel contesto attuale delle politiche occidentali.

Ovvio.

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Potrei dire che la prima fonte del potere femminsta risiede in questi organi che di fatto dettano linee guida nei vari paesi. Inoltre sono punti di riferimento per una moltitudine di piccole organizazzioni ed associazioni a livello mondiale.

Non è proprio così...diciamo che certe mentalità le abbiamo copiate da altri paesi, tra cui appunto il femminismo radicale, che negli USA nasceva già prima della guerra mentre in europa, specie meridionale, si pensava fosse una marca di caramelle.

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La lotta femminista utilizza il fenomeno della violenza di genere come veicolo per le proprie idee.

Come pricipale veicolo è sicuramente quello.

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Ma nell`attuale femminismo vi e un continuo ricorso all`utilizzo di dati sulla violenza che di fatto e imperniata sul concetto di "violenza di genere" prima notificato da ONU come "violenza basata sul sesso" e poi successivamente trasformato dalle medesime istanze in "violenza contro donne e bambini".

Il concetto di donne e bambini e utilizzato per individuare la violenza in ambito familiare quindi indicando nel sesso maschile il solo responsabile della violenza contro le donne ed i maltramenti verso i bambini anche riferito al fatto che secondo tale ideologia la pedofilia e apannaggio maschile, come riportato in auterevoli (pua`) fonti femministe.

Sono squallide mistificatrici della realtà, fra l'altro la stessa ONU ha detto che il 60 % delle violenze sui bambini è da parte delle donne, a meno che le femministe credono che siano responsabili anche i trans quindi hanno deciso di attribuire i trans al sesso maschile  :lol: :lol: :lol: :lol:


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Leggevo nelle carte delle nazioni unite l`altro giorno come fosse inutile occuparsi di analizzare la violenza in ambito domestico accopiato per genere sessuale. E che essendo la violenza per genere preponderante da parte maschile era pressocche una dispersione di mezzi occuparsene.

Appunto.


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Siamo al paradosso scientifico. Uno studio scientifico basato su concetti non incentrati sulla prova sperimentale e sull`osservazione diretta, ma sulla percezione generale di un tale fenomento.


Anche Stalin ragionava in questo modo : ti arresto non perchè sei un terrorista ma perchè POTRESTI ESSERLO. Che schifo. Un paese civile, dovrebbe mettere fuori legge i dati mistificati. Colpevoli di sessismo e istigazione all'odio contro il genere maschile. PIù che altro per i maschi più sensibili : con il loro odio (scusate il termine) mi ci pulisco il culo...
«La folla che oggi lincia un nero accusato di stupro presto lincerà bianchi sospettati di un crimine».
Theodore Roosvelt, Presidente degli Stati Uniti d’America

Offline juriali

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Re: La violenza di genere, prima pietra del femminismo occidentale?
« Risposta #2 il: Maggio 17, 2010, 22:50:02 pm »
si accostano sempre i minori o bambini per non far apparire troppo la causa femminista


ma sono sopratutto loro a far violenza sui bambini


la gente comune non e scema ha capito


oggi a una trasmissione su antenna 3 un telespettatore ha telefonato a poletti e glie l'ha ricordato
anche se argomento non era sulla violenza


questo vuol dire che nonostante tutta la campagna dei media molta gente ragiona ancora con il proprio cervello