Adolescenti, responsabilità solo ai maschi

[BonoboPower]

L'ordine dei giornalisti, insieme alle femministe, due anni fa ci ricordavano che usare il termine "Baby Squillo" per riferirsi a ragazze adolescenti non è corretto, perché fa pensare che le ragazze in questione abbiano deciso autonomamente di prostituirsi e che invece bisogna usare termini che comunichino che il ruolo di queste ragazze era di "solo vittima". (Vedi articolo della femminista de "Il Post" dell'anno scorso). Fin qui il ragionamento ci potrebbe anche stare, se fosse portato avanti con coerenza nel giudicare i comportamenti dei 15enni maschi.

Oggi esce la notizia che uno dei ragazzi coinvolti negli stupri di Rimini, quindicenne, si è beccato in primo grado 9 anni di carcere. Tralasciando il fatto che probabilmente alla fine ne sconterà molti meno, tralasciando il fatto che si merita di essere punito per i propri errori, mi domando questo: possibile che se una ragazza (adolescente di sesso femminile) di 15 anni compie una qualsiasi azione insieme a persone di età maggiore della sua venga considerata sempre "solo vittima" e "in balia di persone più grandi", mentre un ragazzo (adolescente di sesso maschile) della stessa età venga ritenuto responsabile di ogni azione che compie?

Se un ragazzo a 15 anni gira con un gruppetto di ragazzi più grandi che vanno in giro a stuprare la gente e partecipa alle atrocità commesse su altre persone che si stavano facendo gli affari loro, è giusto che questo adolescente, indipendentemente dalla sua nazionalità, sia ritenuto responsabile per quello che ha combinato e paghi la sua pena, ma mi domando perché lui, maschio di 15 anni, viene considerato "capace di scegliere" e consapevole delle conseguenze di ogni sua azione, mentre una ragazza a 15 venga considerata come "non consapevole" delle conseguenze di alcuna propria scelta.

Questo mi sembra un grave doppio standard nella narrazione soprattutto di certi giornali. Poi chiaramente essendo il ragazzo di nazionalità straniera quei giornali non esagereranno nel condannarlo, ma se fosse stato italiano lo avrebbero considerato un mostro.

LINK alla Notizia: - See more at: http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/stupri-rimini-condanne-a-9-anni-e-8-mesi-per-i-3-minorenni-247f8ddc-ec2a-4c42-a826-c8d6c1df2416.html

[Ryu]

In una parola: ipoagenzia.

[Alberto1986]

E' sempre la solita storia: https://www.questionemaschile.org/forum/index.php/topic,7017.msg83020.html#msg83020

[Frank]

BonoboPower

possibile che se una ragazza (adolescente di sesso femminile) di 15 anni compie una qualsiasi azione insieme a persone di età maggiore della sua venga considerata sempre "solo vittima" e "in balia di persone più grandi", mentre un ragazzo (adolescente di sesso maschile) della stessa età venga ritenuto responsabile di ogni azione che compie?

Appunto.
Inoltre, in questi casi, va sempre sottolineato con forza che le femmine sono considerate (e si considerano) più precoci, più sveglie, più furbe, più intelligenti e più mature - nonché dotate di un fantomatico sesto senso - non solo dei loro coetanei, ma anche di ragazzi più grandi, se non di uomini adulti.
Ma, "chissà perché", tutto cambia quando queste "povere stelline" si rendono responsabili di reati e vaginate di vario genere.

Poi chiaramente essendo il ragazzo di nazionalità straniera quei giornali non esagereranno nel condannarlo, ma se fosse stato italiano lo avrebbero considerato un mostro.

Più che sicuro.

[BonoboPower]

In estrema sintesi, se una ragazza di quindici anni si prostituisce NON la possiamo chiamare prostituta. Mentre se un ragazzo di quindici anni delinque lo possiamo tranquillamente chiamare delinquente. Questa la logica del femminismo.

Interessante il termine ipoagenzia. Anche se si trova poco su Google.