Ricorderete tutti il caso di Veronica Panariello, madre assassina del figlio Loris. Dopo lo strazio doppio della perdita del figlioletto e della tragica scoperta che è stata la moglie ad ucciderlo, il padre ha dovuto anche affrontare le domande indagatrici del figlio superstite che ha chiesto notizie del fratellino. "Che dovevo fare?" Si è chiesto il padre. Mentirgli? Poi avrebbe comunque scoperto la verità: sarebbe stato anche peggio. Ha preso la decisione più coraggiosa. "Gli ho detto la verità: è stata la mamma ad ucciderlo. Lui è rimasto in silenzio. Ma in seguito si è messo a disegnare una scena orribile: una figura nera con un coltello in mano e a terra, riverso in una pozza di sangue, un bambino". Vi ricordate il film Profondo Rosso? Nel film un bambino assiste all'uccisione del padre, accoltellato alla schiena dalla madre e disegna la scena sulle pareti di una villa, poi scoperta dal protagonista che rischia di lasciarci la pelle pure lui. Come prevedibile, molti poi hanno criticato la scelta del padre, suscettibile di turbare il piccolo e di condizionare il suo rapporto con le donne, visto che la madre è la prima donna che un maschio conosce. Io però approvo la scelta del padre: la verità va guardata in faccia, anche se orripilante. E' positivo che un bimbo si tolga dalla testa l'idea che le donne siano esseri angelici e che possono commettere crimini. Anche a costo di uno shock.