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La realtà dei paesi dell'Europa dell'est
ilmarmocchio:
a mio avviso, questa discussione è viziata da un errore :
considerare l'est Europa come un blocco omogeneo.
La Russia ,per es , è una nazione che non è neanche completamente europea , sia per estensione territoriale, sia per storia : ha avuto 4 secoli di dominazione mongola. Di religione ortodossa, ha sempre avuto aspetti conflittuali con l' Europa , anche culturalmente (v. Dostojevski e Tolstoj con il loro panslavismo ) . Ha avuto e ha una tendenza imperialistica che altri paesi ,quali la Polonia, Romania, ecc , conoscono bene.
Ecco perchè tra la cattolica Polonia e la Russia non può correre buon sangue (v. patto Molotov von Ribbentrop ).
Per l' Ungheria , vale lo stesso , anche se Orban ora è filorusso : però , proprio su Orban, che per molte cose mi piace , c'è un aspetto che invece è molto discutibile : vuole fare come vuole però usufruendo dei fondi europei . Inoltre , anche lui è sempre a cercare pretesti di litigio nella Transilvania romena , vantando presunti diritti basati sulla cessione di quella regione durante la 2 guerra mondiale in base a un accordo tra Hitler e Stalin.
La neolatina Romania ha fatto la fame grazie a Ceausescu e al comunismo e , pur di garantirsi da una invasione russa tutt' altro che escludibile al 100%, visto che la Russia da sempre punta al Mediterraneo, si allea con gli USA, vista la nullità militare e la scarsa affidabilità della UE.
In Ucraina molti ricordano l' holomodor e , se Hitler non li avesse trattati da schiavi, si sarebbero alleati a lui e l' URSS sarebbe stata sconfitta.
La ex Cecoslovacchia era ed è una nazione mittel europea e non stupisce che stia andando bene : ovvio che come l' Austria, col suo grande passato e florido presente, non vogliano finire nel calderone globalista .
Diciamolo forte e chiaro : i casini in Africa, e non solo, li hanno fatti inglesi e francesi e , per la verità, ne hanno combinate di tutti i colori.
Adesso, li risolvano loro
Frank:
--- Citazione da: ilmarmocchio - Ottobre 23, 2017, 06:55:13 am ---a mio avviso, questa discussione è viziata da un errore :
considerare l'est Europa come un blocco omogeneo.
--- Termina citazione ---
ilmarmocchio, so bene che l'Europa dell'est non è un blocco omogeneo.
Del resto neppure l'Europa dell'ovest lo è, come non lo è l'Occidente in generale.
Ad esempio: pure il Brasile, il Cile, la Colombia, il Perù, l'Honduras, ecc, sono Occidente.
--- Citazione ---Per l' Ungheria , vale lo stesso , anche se Orban ora è filorusso : però , proprio su Orban, che per molte cose mi piace , c'è un aspetto che invece è molto discutibile : vuole fare come vuole però usufruendo dei fondi europei .
--- Termina citazione ---
E' quello che penso anch'io.
ilmarmocchio:
@Frank : lo so che lo sai :D
A corollario di quanto detto sopra , c'è da rilevare che tutte le società in sviluppo vedono un acuirsi delle disparità che, fintanto che non superano certi limiti, esprimono semplicemente le diverse attitudini degli individui che compongono tale società.
E' da notarsi che il femminismo , che avvelena l' occidente, è a braccetto del politicamente corretto, del gender, ecc :
anzi, è evidente come il femminismo e l'egualitarismo vadano insieme.
Egualitarismo orwelliano, ovviamente :
gregge e pastori, più eguali degli altri.
Laddove c'è l' iniziativa maschile, non può esserci egualitarismo : le diverse capacità individuali emergono chiare e ineluttabili :
La scienza, la cultura e lo sport persino, si basano sul confronto.
Laddove c'è egualitarismo c'à stasi e politicamente corretto, tra cui il femminismo che, senza l'egualitarismo forzato non potrebbe esistere.
Ecco che in polizia possono andare le donnette da 1,50 cm, che le atlete sono più forti degli atleti, le Asie Argento diventano vestali abusate dall' orco e via vaneggiando.
Nel mondo occidentale, quali sono le nazioni più femministe ?
Quelle dell' egualitarismo castrato e antimaschile scandinavo
Vicus:
Una cosa i Paesi dell'Est in comune ce l'hanno, e l'ha magistralmente espressa John Le Carré (cito): "La Russia è come gli USA, ma senza tutte quelle st**nzate". Che in Occidente ci tocca sentire dalla mattina alla sera, specialmente dalle donne.
Quale italiana (o spagnola, o svedese fate voi) avrebbe la lucidità di dire quel che ho sentito da un'ungherese: "Gli uomini di oggi sono le donne".
Inoltre: c'è più cultura, se nomini Dostoevskij non ti ridono in faccia. Soprattutto, sono sopravvissuti al crollo del comunismo perché il tessuto sociale era sano, ci si aiutava l'un l'altro, mentre l'Occidente con la sua litigiosità non reggerebbe un minuto a una crisi economica.
Frank:
--- Citazione da: Vicus - Ottobre 23, 2017, 08:21:39 am ---Quale italiana (o spagnola, o svedese fate voi) avrebbe la lucidità di dire quel che ho sentito da un'ungherese: "Gli uomini di oggi sono le donne".
Inoltre: c'è più cultura, se nomini Dostoevskij non ti ridono in faccia.
--- Termina citazione ---
Vicus, affermazioni del tipo :
"Gli uomini di oggi sono le donne",
le ascolto da quando iniziai ad occuparmi della QM una decina di anni fa.
Personalmente, e nonostante capisca bene cosa intendono le tipe in questione, la reputo una scemenza assoluta, perché come ho avuto modo di scrivere più volte, le donne di oggi fanno semplicemente... le femmine e non gli uomini.
--- Citazione ---Inoltre: c'è più cultura, se nomini Dostoevskij non ti ridono in faccia.
--- Termina citazione ---
Dipende: se ti riferisci agli ungheresi o ai russi è in gran parte vero, ma se si va a parare verso i rumeni, i moldavi o gli albanesi non lo è affatto, perché quest'ultimi son decisamente più ignoranti degli italiani.
--- Citazione ---Soprattutto, sono sopravvissuti al crollo del comunismo perché il tessuto sociale era sano, ci si aiutava l'un l'altro, mentre l'Occidente con la sua litigiosità non reggerebbe un minuto a una crisi economica.
--- Termina citazione ---
L'Occidente di oggi no, non reggerebbe ad una reale crisi economica, ma solo perché decenni di relativo benessere rammoliscono le persone.
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