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La realtà dei paesi dell'Europa dell'est
Frank:
--- Citazione da: Vicus - Giugno 20, 2020, 01:31:13 am ---E' anche vero che in Italia clan malavitosi hanno il controllo del territorio anche al Nord, in stretta sinergia con le amministrazioni locali. Tutto il mondo è Paese.
--- Termina citazione ---
Ma questo non c'è bisogno di specificarlo, perché l'italiano medio è straconvinto di vivere nel Paese più mafioso e corrotto al mondo, mentre al tempo stesso ignora alla grande che altrove è pure peggio.
Il mio "compito" non è dimostrare che l'Italia è un Paese "meraviglioso e incorruttibile", bensì che il cosiddetto "estero" non è affatto il paradiso che i nostri connazionali credono sia.
E' un po' come quando si parla di violenza: evidenziare che esiste anche la violenza al femminile non equivale a negare quella maschile.
Tra l' altro a parlare in maniera ossessiva di quest' ultima pensano quotidianamente i media, per cui non c'è bisogno di parlarne anche in questi spazi.
Quegli stessi media che invece glissano regolarmente quando c'è di mezzo la violenza femminile.
Vicus:
Nel mondo globale, anche se in proporzioni variabili, le dinamiche sono le stesse non solo a livello orizzontale (posizione geografica) ma anche verticale, dall'ONU fino alle aggregazioni sociali di base. E' tipico di un regime totalitario voler controllare tutto ad ogni livello.
Frank:
Sì, ma perlomeno in Europa (sia dell'ovest che dell'est) l'Italia è realmente un caso particolare, per quanto riguarda l' autodenigrazione e il disprezzo di sé.
Come ho già avuto modo di scrivere anni fa, nemmeno gli albanesi degli anni Novanta (quando l'Albania era il terzo paese più povero al mondo) o i rumeni usciti dalla dittatura comunista erano così sprezzanti nei confronti del proprio paese e dei propri connazionali.
In questo gli italiani son veramente un caso a sé.
Vicus:
Secondo te da dove viene questa mentalità?
Frank:
Dal passato, dal fatto che da popolo di dominatori (Impero romano) l'Italia è stata per secoli un popolo dominato, servo di altri popoli.
https://books.google.it/books?id=a8hEDwAAQBAJ&pg=PT8&lpg=PT8&dq=italiani+popolo+sottomesso+per+secoli&source=bl&ots=v2SPzFeJbv&sig=ACfU3U3lYaweiV0ArBCRQ7KZ_WDjiT9Xbg&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwiZrLuKxZHqAhXEk4sKHeeiCD0Q6AEwAnoECAUQAQ#v=onepage&q=italiani%20popolo%20sottomesso%20per%20secoli&f=false
Gli italiani sono anche storicamente considerati un popolo di traditori,
https://it.wikipedia.org/wiki/Pregiudizio_contro_gli_italiani
--- Citazione ---Katzelmacher, Katzener: deriva dall'accusa di tradimento lanciata dall'Impero austro-ungarico al Regno d'Italia in occasione della prima guerra mondiale. L'Italia nel 1914 si rifiutò di entrare in guerra al fianco dell'Austria, a cui era legata dalla Triplice Alleanza; poi nel 1915 le dichiarò guerra, schierandosi dalla parte dei suoi avversari della Triplice Intesa. Dopo la guerra il Regno d'Italia incorporò terre abitate prevalentemente da popolazioni di lingua tedesca, come l'Alto Adige. Katzelmacher deriva da "fattori di gattini", nel senso della prolificità familiare, oppure da "venditori di cucchiai", per le attività dei commercianti ambulanti transfrontalieri. I due termini sono diffusi in tutti i paesi di lingua tedesca e nelle aree della Repubblica italiana che in passato erano austriache. Il termine si diffuse rapidamente nell'Impero austro-ungarico grazie all'opera satirica del disegnatore Arpad Schmidhammer al suo libello "Maledetto Katzelmacher", che raffigura la caricatura di un bandito meridionale[senza fonte];
--- Termina citazione ---
oltre ad essere un (non) popolo disunito da 159 anni. al contrario (ad esempio) di quello francese, che è un popolo unito da 1500 anni.
A questo aggiungiamo la diffusissima idea secondo cui la mafia sarebbe stata "inventata" dagli italiani, mentre la realtà è ben diversa.
https://alleanzacattolica.org/la-mafia-cinese/
http://www.nihonjapangiappone.com/pages/societa/yakuza.php
C'è chi arrivò molto tempo prima...
@@
https://oltrelalinea.news/2019/08/02/esterofilia-insostenibile-piaga-dellitalia/?fbclid=IwAR2Ui5AKTe__ePvDOGvOrzroWRf_qPbyJvmpIdAfWsJSQqRNcGEZfUQiFGk
--- Citazione ---Esterofilia: insostenibile piaga dell’Italia
Agosto 2, 2019
Tra le cause dei vari mali che affliggono il nostro Paese, l’esterofilia ha senza ombra di dubbio un ruolo di primaria importanza: è quella esagerata – e, d’altronde, anche immotivata – ammirazione per l’estero, che scaturisce non tanto dal riconoscimento autentico delle virtù dei Paesi stranieri, quanto piuttosto da una forte tendenza tutta italiana all’auto-disprezzo, dall’irresistibile voglia di denigrare, a torto od a ragione, la propria Nazione.
Di conseguenza, la cosa migliore da fare è cercare fortuna al di là delle Alpi (in Svizzera, in Francia od in Germania), oppure avventurarsi addirittura nei Paesi scandinavi, dove di civiltà – secondo una narrazione di tal fatta – se ne trova a palate. Là, o comunque non qua, il sole splende sempre un po’ di più, ed il Tafazzi che è dentro ogni italiano medio non vede l’ora di uscire, per gridare a pieni polmoni che l’Italia fa schifo e che solo espatriando a Londra si può sperare nel campare servendo caffè. Non certo rimanendo in Italia!
E quando, per sua disgrazia, l’italiano medio esterofilo incontra un italiano che no, l’intenzione di andare all’estero proprio non ce l’ha, sul suo volto compare la stessa espressione mista di tristezza e di compassione tipica di chi sta assistendo ad una condanna a morte. Sarà che, come narra Mameli, «noi siamo da secoli calpesti, derisi, / perché non siam popolo, perché siam divisi», ma è proprio vero che è anche per merito di questa mentalità piccolo-borghese che oggi l’Italia si ritrova totalmente asservita alle potenze straniere.
Nessuna descrizione della foto disponibile.
Anche in virtù di questa ingrata e ottusa esterofilia, tale italiano medio non ha fatto altro che giustificare la progressiva perdita di sovranità della sua Nazione. Se tali italiani medi sono i primi a non aver riguardo per la propria Patria, per quale motivo, infatti, dovrebbero aspettarsi rispetto dai Paesi stranieri? L’amore spasmodico ed aprioristico per l’estero è una forma di ignoranza e di mancanza di spirito di coesione, è parte integrante di quel provincialismo culturale anti-italiano che considera l’espatrio un traguardo da raggiungere, un trofeo da mettere in mostra ed un indicatore dello “status quo”.
Questa insensata esterofilia italiana non è più sostenibile. O, meglio, non lo era nemmeno prima, ma oggi come non mai ne cogliamo i rancidi frutti: la graduale svendita della nostra economia a beneficio di chi, con risolino beota, definisce gli italiani «pizza, mafia e mandolino», l’amnesia artistico-culturale di una Nazione che è la culla della civiltà occidentale e che, sotto sotto, fa invidia a tutto il mondo per le sue multiformi potenzialità: ingegno, senso del bello, patrimonio storico.
L’antidoto al veleno esterofilo è il recupero della memoria nazionale. È un passo del tutto importante e necessario da compiere, e gli italiani, forse, stanno cominciando a ricordare.
(di Flavia Corso)
--- Termina citazione ---
https://it.quora.com/Perch%C3%A9-gli-italiani-sono-cos%C3%AC-esterofili?fbclid=IwAR1MHEfUnQKEGfXu_EDQGK5ZIbYCsa_-G6t5aIqx-0dif-si8R_Ps3VWDEY
--- Citazione ---Perché gli italiani sono così esterofili?
4 Risposte
Adalberto Eroli
Adalberto Eroli, Ex correttore di bozze
Risposto 30/dic/2018 · L'autore ha 232 risposte e 39mila visualizzazioni di risposte
andrebbe forse ascritta tra le patologie psichiche? mi piacerebbe avere, in merito, una considerazione da psichiatri e dottori.
Di certo tutti quelli che conosco che vivono all’estero mi parlano dei luoghi in cui vivono come di una sorta di paradisi in terra.
Un mio conoscente che vive a Londra ne parla come una città in cui è tutto eccezionale e in cui non esistono criminali (eppure ci sono stati 85 morti nel 2018, non è male come eden terrestre!).
un altro che vive a Los Angeles ne parla come un baluardo dell’ambiente in cui nessuno usa l’automobile (le autostrade a 10 corsie evidentemente sono piste ciclabili! e poi che gli statunitensi non usino l’auto è una castroneria pura! ci vanno pure a mangiare gli hamburger in auto e si fanno servire senza scendere). Mi parlò della california come di uno Stato fantastico in cui mai e poi mai esistono - come da noi - incendi o catastrofi naturali (il più grande incendio degli ultimi 80 anni a Malibù, evidentemente non è stato preso in esame).
Di fronte a questi deliri la mia mente sospende ogni giudizio e rinnovo quindi l’invito a qualche psichiatra o neurologo ad aiutarmi a capire di che genere di patologia psichica stiamo parlando e se è curabile.
--- Termina citazione ---
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