Sì, d'accordo, tutto vero; ma sfatiamo la leggenda urbana secondo la quale tale discorso riguarderebbe solo gli italiani, perché non è affatto così.
Certo, mi rendo conto che la mia è una battaglia contro i mulini a vento, poiché il disprezzo di sé e del proprio popolo che l'italiano medio nutre da tempo immemore non si cancella in un attimo.*
Tantomeno posso farlo io.
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* Recentemente mi è capitato di discutere con un conoscente, il quale, tra le varie cose, sosteneva che "l'Italia è diventato il Paese più povero del mondo".
Insomma, roba che non ho mai sentito uscire dalla bocca dell' albanese** o del rumeno più deficiente.
Ma, del resto, quando si tratta di queste cose la stupidità dell' italiano medio (specie se di sesso maschile) raggiunge vette altissime e difficilmente eguagliabili.
Poi sì, che l' Italia sia messa peggio di alcuni lustri fa è fuori discussione; ma da qui a definirla "il Paese più povero del mondo" ci passano di mezzo l'Oceano Atlantico e l'Oceano Pacifico messi insieme.
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** Per inciso: all' inizio degli anni Novanta, ossia quando l' Italia era la quinta potenza economica del mondo (per un breve periodo fu anche la quarta), l'Albania era il terzo Paese più povero del mondo (sì, del mondo).
Ma tanto neppure gli albanesi dell' epoca erano soliti fare i discorsi disfattisti tipici dell' italiano medio.