Autore Topic: L'estremo ricatto dell'uomo fragile (e insicuro...)  (Letto 4130 volte)

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Offline Animus

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L'estremo ricatto dell'uomo fragile (e insicuro...)
« il: Maggio 29, 2010, 23:42:02 pm »
Riporto questa bella lettera scritta da Marco Pensante (utente di uomini beta) in risposta all'articolo beffardo della "Imperatori" (di nome e di fatto, http://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/cronaca/2010/24-maggio-2010/estremo-ricatto-dell-uomo-fragile-1703071751288.shtml)

Gentile Signora Imperatori,
Ho letto il suo articolo “L’estremo ricatto dell’uomo fragile”.
La sua indifferenza e, diciamocelo, il suo disprezzo per la sofferenza altrui, mi offendono profondamente. Sono certo che lei non maltratterebbe mai un cane o un gatto, e anzi si schiera in prima linea a favore della pena di morte per chi abbandona i cani in autostrada. Ma se un uomo (che lei chiama “maschio”, come se fosse un animale, contrapponendolo alla “donna”, il vero essere umano) sceglie il gesto ultimo e agghiacciante di togliersi la vita, magari per sofferenze indicibili, per la paura di non poter più sostenere la famiglia, per l’angoscia di non poter più rivedere i figli – anche suoi, ricordiamolo: anche suoi – lei, signora Imperatori, si autoassolve con l’eterna formula dell’ “E’ un problema tuo”. Magari fa una risatina: poveri debolucci in crisi di identità! Poi torna a chiacchierare con le amiche, loro sì, libere, indipendenti, forti, superiori. Che soffrono, amano, esprimono le loro emozioni, di tutto, di più. (Anzi: non esseri umani, ma Dee. Naturalmente ogni donna è Dea, per il solo fatto di nascere donna, giusto?)
Non ha mai pensato che forse anche gli uomini soffrono, amano, esprimono emozioni, ma in modo diverso? Ma no, che sciocchezze, l’unica forma espressiva degna di questo nome è quella femminile. Gli altri sono solo deboli, frustrati, incapaci di accettare la loro inferiorità: e per questo ricattano. Come? Suicidandosi. Ma lei, e altre come lei, siete già più avanti, già superiori. Non vi farete ingannare da questi patetici tentativi di rimettervi in catene (quali catene, poi? In un paese come il nostro, tutto sommato libero e tollerante, potete guardarvi nel cuore e dire che davvero siete oppresse?)
Di fronte a un suicidio, siete già assolte a priori: “Voleva solo ricattarmi”. E allora crepi il suicida, buono a niente, debole, pauroso, meschino.
Facciamo un gioco: proviamo a sostituire nel suo articolo le parole “maschio” con “ebreo” e “donna” con “ariano”. Oppure “maschio” con “negro” e “donna” con “bianco”. Fa uno strano effetto, no? No, certo, a lei fa solo l’effetto della verità.
Parole come le sue dimostrano chiaramente quale frattura si sia scavata negli ultimi decenni fra uomini e donne, una frattura che molti uomini non avrebbero mai voluto aprire, ma che articoli e parole come le sue allargano ogni giorno di più. Lei, forse, non si rende conto che il suo disprezzo per la vita altrui – disprezzo che non è solo suo, ma di molte donne – è profondamente offensivo per quelli che Giorgio Gaber chiamava “uomini normali, di onesti sentimenti”.
Le assicuro che molti uomini non sono deboli e frustrati: sono offesi e basta. Si guardano intorno e si chiedono: ma perché io dovrei condividere la vita (oppure, a seconda dei casi, ciò che possiedo), aiutare, sostenere, collaborare con qualcuno che mi disprezza e ride di me perfino se scelgo di togliermi la vita? Perfino a questo viene tolto valore? Ma chi ho di fronte a me? Chi è questa persona che credevo mia simile, mia amica, corrispondente delle mie emozioni?
Di fronte all’indifferenza per la loro (maggiore o minore) fatica di vivere, molti uomini reagiscono. E reagiscono in un modo che alle donne non piace affatto: restituendo l’indifferenza che ricevono. Negando alle donne ogni aiuto, ogni assistenza. L’altra faccia della parità, quella che molte donne saranno sorprese di scoprire. E non nel senso buono.
Provi a chiedersi se la pretesa “indipendenza” delle donne non arrivi in realtà solo fino a un certo punto. Provi a chiedersi se non sia un conto essere più brave a scuola e un conto, invece, andare a costruire strade, case, scuole, ospedali. Perché le cose che molte donne danno per scontate non sono piovute dal cielo, né sono state realizzate “esprimendo le proprie emozioni”. Sono state realizzate con fatica, con sudore, con sofferenza. Da uomini, di solito. Ma per lei questo non ha importanza, vero? Lei utilizza soltanto, non costruisce. Questa società maschilista glielo permette. Ma quando i maschilisti smetteranno di costruire, le donne saranno pronte a prendere in mano martelli pneumatici e seghe elettriche e darsi da fare? E non intendo qualche donna forte, robusta e intraprendente (non stia a sbracciarsi per obiettare questo, lo so benissimo che ce ne sono): intendo proprio tutte. Tutte quante, dalla prima all’ultima.
Sì? Ne è proprio sicura?
Mi dispiace molto. Non per lei, che essendo superiore riderà del mio dispiacere. Ma per le generazioni future di donne. Parole come le sue, articoli come il suo, stanno costruendo un nuovo razzismo. Qualcuno se ne sta rendendo conto. E il conto finale non lo pagherà lei, signora Imperatori, non le sue amiche così libere, forti e indipendenti: ma le vostre figlie e le vostre nipoti. Provi a rifletterci.
Arrivederci,
Marco Pensante
« Ultima modifica: Maggio 29, 2010, 23:45:58 pm da Animus »
Ti sentirai più forte, un uomo vero, oh si , parlando della casa da comprare, eggià, e lei ti premierà, offrendosi con slancio.  L'avrai, l'avrai, con slancio e con amore … (Renato Zero)

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Offline Animus

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Re: L'estremo ricatto dell'uomo fragile (e insicuro...)
« Risposta #1 il: Maggio 29, 2010, 23:55:04 pm »
Cosa dire .... sul sito di u3 ci sono da anni, non a caso, due sezioni dal titolo,"sessuorazzismo" e "il futuro dell'aristocrazia rosa".

 
Ti sentirai più forte, un uomo vero, oh si , parlando della casa da comprare, eggià, e lei ti premierà, offrendosi con slancio.  L'avrai, l'avrai, con slancio e con amore … (Renato Zero)

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Re: L'estremo ricatto dell'uomo fragile (e insicuro...)
« Risposta #2 il: Maggio 30, 2010, 00:23:05 am »
Solo le donne hanno il diritto di soffrire e di suicidarsi? ah già, le donne mica si suicidano veramente... loro tentano di suicidarsi, però solo a volte ci riescono.

Offline Teiwaz

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Re: L'estremo ricatto dell'uomo fragile (e insicuro...)
« Risposta #3 il: Maggio 30, 2010, 00:48:17 am »
Citazione
Se esiste ancora la donna sottomessa, disposta a ubbidire, servire e ammirare incondizionatamente, è riscontrabile solo in fasce sociali depresse o in età molto avanzata..
Ma quando mai è esistita in Italia la donna sottomessa, ubbidiente, servizievole... ? :blink:

Citazione
Se sono separate con figli, usano la legge per ottenere la casa e l’affidamento. Così, molti uomini si sentono defraudati di un potere secolare, non si rassegnano alla perdita di privilegi di genere
Ma dove sarebbero, oggi, gli uomini che ricordano che una volta non c'era il divorzio? :blink:
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Offline icarus.10

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Re: L'estremo ricatto dell'uomo fragile (e insicuro...)
« Risposta #4 il: Maggio 30, 2010, 20:42:23 pm »
Bellissima e commuovente questa lettera aperta di Marco Pensante. In poche righe, ha demolito tutto il sistema di menzognerie femministe. Un capolavoro in quanto  è riuscito a coniugare efficacia, capacità espositiva  e sintesi. Un pò come le equazioni di Maxwell: in quattre eleganti equazioni sono racchiuse tutte le leggi dell' elettromagnetismo.

In realtà l'articolo di questa Imperatori ricalca, mi pare, un articolo  delle Fike a Sud, in merito al suicidio di un padre separato a Padova: nessuna pietà per il poveraccio che in preda all'atroce disperazione di essere stato abbandonato dalla moglie e di non riuscire più a vedere i figli si è suicidato, ma scherno, derisione e anzi riprovazione perchè con il suo gesto avrebbe esposto l'ex moglie "a un proiettile nel cranio". Nessuna pietà quindi, ma solo scherno e condanna.

Ti vuoi suicidare perchè io Donna ti ho lasciato? Non me ne importa nulla, sono problemi tuoi.Significa che sei un debole e i deboli sono votati alla distruzione. Io Donna sono superiore a te "maschio fragile". Io non soffro, tu sì. Quindi rido di te che in preda alla sofferenza ti uccidi. Te lo sei meritato, perchè sei un debole.

Classico Darwinismo sociale e umano: in un uomo,la pietà ,la sensibilità e la fragilità umane vengono rese oggetto di scherno, derisione e riprovazione, in nome dell' elogio del cinismo e della mancanza di sensibilità per l' uomo "fragile".

Esattamente come nel nazismo: i sensibili e i fragili interiormente erano coniderati inutili e quindi meritevoli di essere internati e soppressi.

E poi si arrabbiano se si paragona il femminismo al nazismo.
« Ultima modifica: Maggio 30, 2010, 20:50:30 pm da icarus.10 »
"Sono contraria alla pena di morte e all'ergastolo, eccetto che per stupratori, pedofili, e per coloro che maltrattano cani, gatti e...criceti"

Offline ilvaccaro

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Re: L'estremo ricatto dell'uomo fragile (e insicuro...)
« Risposta #5 il: Maggio 30, 2010, 21:03:41 pm »
"l'estremo ricatto dell'uomo fragile"

Semplicemente disgustoso :sick:
del resto lo sappiamo che le donne vogliono gli uomini forti e decisi pronti ad assumersi l'onere di ogni scelta:  (sia le sue di lui che sopratutto quelle di lei...)

E quando non servono più ad un cazzo li scaricano, tipo parecchi che conosco ai quali è bastato perdere il lavoro
per scoprire di colpo quanto erano "amati", ed accorgersi che invece che dei "Veri uomini" erano solo dei veri coglioni.
E senza virgolette. Erano coglioni e basta.

La lista sarebbe molto lunga..

Si va da quello che ha avuto un'incidente in moto restando mezzo sciancato e si è visto buttare fuori di casa da invalido e senza lavoro, a quello che ha "solo" dovuto chiudere la ditta per mancanza di commesse e quando ha chiesto aiuto alla moglie mantenuta da 14 anni, si è visto chiedere il divorzio alimenti a mantenimento...


Come dire:

Lui:


"Non posso più provvedere a te, dammi una mano per favore, trovati un lavoro"

Lei:

" coooosa?? Non ti amo più! voglio il divorzio! la casa! gli alimenti e il mantenimento!.

La cosa tragica di molti "veri uomini" categoria alla quale in parecchi appartengono, è considerare scontato che continuando a dare per anni o per decenni se un giorno per disgrazia si troveranno loro a chiedere, qualcosa gli verrà restituito dalla donna che da loro ha sempre avuto...


Mai errore può essere più grande.
Mai credere che la riconoscenza e l'onestà sia la regola tra le donne, la riconoscenza e l'onestà tra le donne è ormai una RARA, RARISSIMA eccezione, non la regola

La regola forgiata dalla mentalità imperante, ce la mostra la Signora Imperatori
e si può tradurre cosi:

Fa il "vero uomo" ossia lavora, produci, esponiti, paga, assumiti, oneri e doveri, (sopratutto verso di me...) e se non ce la fai soffri in silenzio....... Non lamentarti mai: (altrimenti che cazzo di uomo sei...?) e se devi morire muori da "vero uomo" con un bel sorriso maschio sulle labbra..........E lontano da me, dove il puzzo del tuo cadavere non mi rovina la giornata





 
Non sono come certi sfigati che si pagano le donnacce.
Io mi sposo e poi pago " SOLO " alimenti e mantenimento ad una donna " ONESTA.."

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Re: L'estremo ricatto dell'uomo fragile (e insicuro...)
« Risposta #6 il: Maggio 30, 2010, 21:09:07 pm »
"[...] e sono separate con figli, usano la legge per ottenere la casa e l’affidamento. Sanno, anche, essere infelici, accettando la condizione umana. Così, molti uomini si sentono defraudati di un potere secolare, non si rassegnano alla perdita di privilegi di genere"

Questa mentecatta chiama "privilegio" la casa... Ricordo a detta mentecatta che, magari, questo "privilegio" l'uomo lo ha pagato di tasca sua (e magari continua a pagarlo quando il giudice assegna l'abitazione alla donna"...)


Ahò... mentecatta! Dove sta il privilegio????
Mai contraddire una femmina: riuscirà tranquillamente a farlo da sola in 5 minuti!
La donna che costa di meno è quella che paghi
E' la donna che porta la vita... ma è l'uomo che la finanzia!!!
"I fatti mi hanno dato talmente ragione che quasi me ne vergogno!" (Indro Montanelli)

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Re: L'estremo ricatto dell'uomo fragile (e insicuro...)
« Risposta #7 il: Maggio 30, 2010, 21:50:28 pm »
Mica questa tizia è animata da misandria e ha problemi con l'altro sesso... naaaaa! :doh:

e-manuel

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Re: L'estremo ricatto dell'uomo fragile (e insicuro...)
« Risposta #8 il: Maggio 31, 2010, 09:43:35 am »
"[...] e sono separate con figli, usano la legge per ottenere la casa e l’affidamento. Sanno, anche, essere infelici, accettando la condizione umana. Così, molti uomini si sentono defraudati di un potere secolare, non si rassegnano alla perdita di privilegi di genere"

Questa mentecatta chiama "privilegio" la casa... Ricordo a detta mentecatta che, magari, questo "privilegio" l'uomo lo ha pagato di tasca sua (e magari continua a pagarlo quando il giudice assegna l'abitazione alla donna"...)


Ahò... mentecatta! Dove sta il privilegio????

E' evidente quello che intende dire: che la casa e tutto ciò che l'uomo ha -o meglio, aveva- di suo sono un privilegio, perchè giustizia (femminista) vuole che questi passino invece alla donna che ha generato la prole come compenso per i sacrifici fatti. Il ruolo maschile è solo quello del fecondatore, dopodichè deve sparire fisicamente (ma non tutto ciò che lo rappresenta economicamente).

Offline ilvaccaro

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Re: L'estremo ricatto dell'uomo fragile (e insicuro...)
« Risposta #9 il: Maggio 31, 2010, 20:28:26 pm »
E' evidente quello che intende dire: che la casa e tutto ciò che l'uomo ha -o meglio, aveva- di suo sono un privilegio, perchè giustizia (femminista) vuole che questi passino invece alla donna che ha generato la prole come compenso per i sacrifici fatti. Il ruolo maschile è solo quello del fecondatore, dopodichè deve sparire fisicamente (ma non tutto ciò che lo rappresenta economicamente).

Beh!........ Se dobbiamo seguire la regola del maschio fecondatore allora fecondiamo, andiamocene, e stop.
Non è che in natura il maschio si sbatta più di tanto, nè che lavori a vita per la femmina e i cuccioli....
In natura il maschio è in competizione con gli altri maschi (esattamente come da noi..) ma una volta fecondata la femmina
il maschio in quasi tutte le specie se ne va....... E poi son cazzi della femmina e della prole.

Qui da noi invece, è il contrario.

Prima devi renderti appetibile per vincere la concorrenza degli altri maschi, e poi devi in pratica
dedicare la tua intera esistenza e ogni tua energia a a sua maestà la femmina e ai cuccioli.

In pratica nella specie umana il maschio è stato completamente asservito ai bisogni delle femmine e della prole e poi ci tocca anche
sentir bestemmiare di "società patriarcale" e di "maschio sfruttatore" :sick: :sick:
Non sono come certi sfigati che si pagano le donnacce.
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Offline skorpion72

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Re: L'estremo ricatto dell'uomo fragile (e insicuro...)
« Risposta #10 il: Maggio 31, 2010, 21:02:11 pm »
Riporto questa bella lettera scritta da Marco Pensante (utente di uomini beta) in risposta all'articolo beffardo della "Imperatori"

Quest'articolo fa davvero schifo, la "signora" Imperatori dovrebbe solo vergognarsi (se ne è capace)
I discorsi delle femministe fanno sempre molto "rumore"...il problema è che puzzano anche da morire