Ecco la solita litania :
Lun 5 Ott - 17.16
Roma, 5 ott. (Adnkronos Salute) - Scacco matto delle donne ai premi Nobel per la medicina
2009. Quest'anno l'ambito premio è andato a due donne: Elizabeth Blackburn e Carol Greider,
affiancate da Jack Szostak. Un dato in controtendenza, buttando un occhio al passato. Dal
1901, anno dell'istituzione del premio Nobel a oggi, infatti, sono state solo 15, comprese le
neoinsignite Blackburn e Greider, le scienziate alle quali è stato attribuito un riconoscimento
per le discipline scientifiche nei settori della chimica, fisica e medicina, su oltre 500 premi
assegnati nel corso del XX secolo.
Tant'è che l'ambita onorificenza più volte è stata tacciata di maschilismo. Anche perché, vista
in un'ottica tra i due sessi, accanto ai premi mancati dal gentil sesso si fanno spazio quelli
'negati' alle ricercatrici. Nota, al riguardo, la vicenda di Rosalind Franklin, che diede un forte
impulso alla biologia molecolare fornendo le prove sperimentali della struttura del Dna. Ma la
scoperta valse il Nobel ai suoi colleghi Wilkins, Watson e Crick. Sono tante le storie che
somigliano a quella della Franklin. Jocelyn Bell-Burnell, studentessa in Astronomia, stanò i
pulsar, ma il Nobel per la scoperta fu assegnato al relatore della sua tesi, il professor Anthony
Ewish.
Dei 524 premi per la scienza e la medicina assegnati tra il 1901 e il 2008, solo 13, dunque,
sono andati al gentil sesso: 8 per la medicina, 3 per la chimica (Marie Curie, sua figlia Irene
Joliot-Curie e Dorothy Hodgkin) e 2 per la fisica (Marie Curie e Marie Goeppert-Mayer). A
questi si aggiungono i Nobel assegnati stamani a Blackburn e Greider: un'ottima notizia per
ricercatrici alla riscossa. Rita Levi Montalcini è l'unica italiana ad aver vinto un Nobel in questo
campo.