E' di oggi la notizia di una studentessa iscritta all'Università Federico II che aveva fatto credere a tutti, fidanzato, genitori, parenti e amici di essere sul punto di laurearsi, tanto da prenotare i festeggiamenti della sua laurea, il ristorante e le relative bomboniere. Ma una volta che il momento della verità è arrivato, non potendo più durare la farsa, si è buttata giù da un balcone, suicidandosi. Non aveva dato neppure un esame. Altro che "laurea in vista". Nessuna gioia e soddisfazione nel sottoscritto per la fine tragica di una "vincente nata" come sono oggi considerate tutte le donne in Occidente, sia chiaro. Una vita spezzata è sempre una tragedia, intendiamoci. Ma solo la constatazione della doppia morale che sempre si usa in questi casi a seconda del genere di appartenenza. Un ragazzo che si era comportato allo stesso modo aveva suscitato solo condanna e disprezzo, tempo fa, nei media. Ricordo come se fosse oggi di aver letto su un giornale "...si era reso alla fine conto del castello di menzogne che aveva costruito: aveva ingannato tutti: parenti ed amici. Ma poi ha dovuto fare i conti con gli anni di bugie che aveva raccontato". Questo a corredo e commento del suicidio del ragazzo. Alla tipa è stata dedicata una pagina del Corriere con tanto di interviste a due autorevoli docenti universitari (che nessuno avrebbe scomodato se si fosse trattato di un ragazzo) che hanno parlato di "tragedia" e del "clima esasperato di competitività che esiste nel mondo di oggi e persino nel mondo universitario" e anche "della fragilità che il sistema economico crea nelle giovani generazioni (femminili)". Non un rigo e uno straccio di intervista che testimoni un pensiero simile, una preoccupazione analoga per gli studenti di sesso maschile. Non è stato un caso che l'articolo dedicato al suicidio del ragazzo sia stato un brevissimo trafiletto composto solo di parole di critica e di condanna. Una vera e propria "damnatio memoriae". Se sei femmina e ti suicidi hai diritto alla pietà e alla comprensione universale anche se non hai combinato e non combini un cazzo nella vita. Se sei maschio e non arrivi alla laurea ti devi solo vergognare. Anche se poi ti spari.