non credo ai complotti, ma ad una cosa che è miliardi di volte più potente dei complotti : l'imbecillità umana.
Definire il femminismo come un meccanismo per il controllo della demografia o per lo sfruttamento economico delle donne (o entrambe le cose in varia misura), significherebbe che le donne abbiano messo in atto un azione politica ad esse palesemente avversa senza rendersene conto.
Francamente è difficile pensarle deficienti fino a questo punto ...
Ma c'è di più : i loro uomini dove stavano?
Uno si fà castrare la donna e se la fà sfruttare così, senza dire nulla?
Intendetemi bene : che il femminismo abbia finito col diventare anche sterilità e sfruttamento, è un dato di fatto ormai talmente evidente che il negarlo sarebbe impossibile.
Ma il meccanismo che ha innescato questo cambiamento, almeno quì nell'occidente capitalista, è quello che io definisco "una guerra incivile tra femmine".
Mi spiego.
Ricordate il libro della Genesi?
In particolare : cosa innesca la "Cacciata dal Paradiso Terrestre"?
L'ambizione di Eva.
Ciò che Adamo dà ad Eva non le basta : essa vuole di più.
Le donne della generazione di mia madre, che negli anni '70 erano casalinghe, dicevano : doppio lavoro, doppio stipendio.
Cosa significa?
Significa che se in famiglia oltre allo stipendio del babbo entra anche lo stipendio della mamma, che si è cercata un lavoretto integrativo, si sarebbero potuti comprare vestiti migliori, un auto più grande, mobili più belli, fare vacanze più prestigiose ...
Questa è stata la spoletta che ha incendiato tutto : l'invidia che una casalinga provava nei confronti della vicina di casa che con un lavoretto si era potuta comprare il televisore a colori, mentre lei era ancora ferma a quello in bianco e nero.
In quegli anni le donne non immaginavano certo che le loro figlie sarebbero state sterilizzate dal femminismo o avrebbero partorito solo 1 figlio in tarda età.
Se lo avessero immaginato si sarebbero chiuse in casa da se, e avrebbero buttato via la chiave ...
Quì in Italia, ad esempio, si sarebbe potuta ottenere una crescita demografica negativa, semplicemente limitandosi a 2 figli per donna.
Un fatto del tutto accettabile e piuttosto vicino alla realtà degli anni '70.
Mentre col sistema di sterilizzazione di massa attuato dal femminismo, la popolazione in Italia non è affatto diminuita : anzi è addirittura aumentata, visto che abbiamo dovuto imbarcare milioni di stranieri per chiudere le falle demografiche causate dal femminismo.
Ne vale il discorso di chi sostiene che quei milioni di extracomunitari siano quì per creare una sorta di pressione volta alla diminuzione degli stipendi dei lavoratori, in base alla relazione più disoccupati, maggiore controllo sulla crescita salariale.
Intendetemi bene : non intendo dire che questo meccanismo non funzioni, ma che questo meccanismo funziona in maniera talmente approssimativa che sostenere che sia stato scientemente utilizzato dai poteri forti per controllare le masse degli indigenti sia una ipotesi alquanto farraginosa e tutta da provare.
Questo per due ragioni evidenti.
In primo luogo il contenimento della crescita dei salari non fà l'interesse dei poteri forti poichè deprime il mercato dei consumi interni.
In secondo luogo non è il salario ciò che conta, ma il potere d'acquisto.
Il salario non è correlato al potere d'acquisto.
Tu puoi vivere in un paese con un salario basso, ma con un potere d'acquisto alto (tipicamente l'Italia monoreddito degli anni '70).
Oppure con un salario alto, ma con un potere d'acquisto basso (l'Italia plurireddito di oggi).
E' questo il punto cruciale : il danno causato dalle donne è la distruzione del potere d'acquisto del salario degli uomini.
E' quando gli uomini non riescono più a mantenere moglie e figli che inizia la parabola discendente che porta allo sfruttamento del lavoro delle donne e alla loro sterilizzazione di massa.
E cosa annienta il potere d'acquisto degli uomini?
La speculazione ediliza, la corruzione nella pubbblica amministrazione ... qualsiasi cosa spinga verso l'alto i prezzi, mettendo sotto pressione gli stipendi.
Riviviamo assieme l'evolversi della situazione.
Le donne negli anni '50, '60, '70, in generale non vivono una situazione di particolare disagio.
I loro uomini trovano facilmente lavoro, c'è un clima di ottimismo e di crescita del benessere abbastanza diffuso.
Le famiglie in genere sono monoreddito : lo stipendio degli uomini ha un forte potere d'acquisto.
Poi le casalinghe fanno una mossa che non avrebbero mai dovuto fare : iniziano a lavorare.
A questo punto la spinta non è data dall'ideologia femminista che è ancora debole ed inefficace.
Non sono le donne che desiderano emanciparsi dai loro uomini : esse vogliono spingere verso l'alto il potere d'acquisto delle loro famiglie, integrando gli stipendi dei loro mariti.
Il fatto però è che così facendo iniettano nel sistema economico una enorme quantità di denaro che viene intercettato immediatamente dagli speculatori edilizi, che aumentano i prezzi delle case.
Questo fatto diminuisce il potere d'acquisto delle famiglie ed induce le donne a lavorare sempre di più ... innescando quel meccanismo di riduzione del potere d'acquisto in un regime di aumento dell'occupazione che porta rapidamente al lavoro obbligatorio femminile e alla sterilizzazione di massa, passata alla storia come "crollo delle nascite".
Anche se in questi anni non fosse stato scritto un rigo di propaganda femminista sui giornali, questo meccanismo avrebbe portato le donne esattamente dove sono ora : in un barile di merda.
La propaganda femminista inizia ad avere una certa presa quando alle donne non bastano più i lavori di basso livello.
Esse pretendono ora anche di fare carriera (a partire dagli anni '80).
La ragione è sempre la stessa : più carriera, più soldi.
Allora incomincia la retorica delle "pari opportunità" e la favola in base alla quale le donne avrebbero le stesse capacità degli uomini in tutti i campi (compreso quello "esotico" del servizio militare).
Favola che finisce ai giorni nostri con la scala mobile delle "quote rosa".
Adesso siamo in una fase crepuscolare : le donne italiane sono sempre più schiacciate demograficamente dalle extracomunitarie e dopo 40 anni di retorica femminista anti-maschile capiscono sin dalla giovane età che non possono più contare sull'appoggio degli uomini nemmeno dal punto di vista psicologico.
Perchè si sono messe in competizione con gli uomini in tutti i campi.
Questo fatto le spinge in un circolo vizioso nel quale diventano sempre più isolate e sterili.
Per esse il posto di lavoro è divenuto anche un luogo di socializzazione e la carriera un surrogato di una maternità inesistente o evanescente.