Autore Topic: il femminismo : una guerra incivile tra femmine  (Letto 7714 volte)

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Offline Vicus

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Re:il femminismo : una guerra incivile tra femmine
« Risposta #30 il: Marzo 09, 2018, 23:40:24 pm »
ci sarà anche un perché un'istituzione come la chiesa cattolica (su cui non esprimo opinioni per non essere censurato) :censored: :lol:
in duemila anni ha relegato le donne ai margini e tuttora esiste nonostante certi personaggi...
Non alimentiamo leggende metropolitane: ad oggi nessun utente ha mai segnalato la censura/modifica di qualsivoglia post ai molti moderatori del forum o all'admin.
Tutte le opinioni sono le benvenute, purché si rispettino gli utenti del forum come da regolamento scritto dall'admin:
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Sembra che la continuità del genere umano dipenda dal contenere la straripante tendenza delle donne ad espandersi, come dice Frank.
« Ultima modifica: Marzo 10, 2018, 00:31:56 am da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Red-

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Re:il femminismo : una guerra incivile tra femmine
« Risposta #31 il: Marzo 10, 2018, 00:09:34 am »
.... ci sarà anche un perché un'istituzione come la chiesa cattolica (su cui non esprimo opinioni per non essere censurato) in duemila anni ha relegato le donne ai margini e tuttora esiste nonostante certi personaggi...
...Non soltanto la Chiesa cattolica, ma tutte e tre le grandi religioni, e pressochè tutte le "associazioni gnostiche" tipo massoneria e simili. In tutta la loro storia. Si, certamente ci sarà un perchè. Non può essere diversamente, o perlomeno è improbabile, così come è improbabile che si sia trattato solo di "ottuso maschilismo".
"La realtà risulta spesso più stupefacente della fantasia. A patto di volerla vedere."

Online Frank

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Re:il femminismo : una guerra incivile tra femmine
« Risposta #32 il: Marzo 10, 2018, 09:27:50 am »
Ci sarà anche un altro perché se le femmine non hanno mai creato un qualcosa di loro, ed oggi, ma ormai da tempo, aspirano a parassitare ogni ambito maschile.

http://blog.ilgiornale.it/sebastianocaputo/2016/02/22/ida-magli-o-la-fallocrazia-spiegata-alle-femministe/

Citazione
22feb 16
Ida Magli o la fallocrazia spiegata alle femministe

Dopo Costanzo Preve si spegne un’altra voce fuori dal coro. Ida Magli è morta nella sua casa a Roma, all’età di 91 anni. Ad annunciarlo è stato Giordano Bruno Guerri, vicino alla famiglia, che con lei scrisse anche un libro intervista nel 1996 Per una rivoluzione italiana. Molti ora la ricordano per quel trittico anti-globalista (La dittatura europea, Dopo l’Occidente e Difendere gli italiani) che con largo anticipo pose le basi moderne del primato politico sull’economico. Ma la Magli era innanzitutto un’antropologa laureata in filosofia con specializzazione in psicologia medica sperimentale alla Sapienza dove ha insegnato fino al 1988. Studiava l’uomo anche se si è sempre impegnata nella difesa delle donne.

Il suo libro più affascinante e meno commerciale risulta infatti La sessualità maschile (Baldini&Castoldi) in cui affrontò il tema centrale del potere confutando le banali teorie femministe che hanno sempre parlato di una società maschilista, senza però spiegarne le origini. “Per capire la nostra cultura dovevo capire i maschi, visto che sono stati loro a costruirla. Questa la strada che ho percorso a ritroso. E alla sommità della risalita ho trovato il pene” scrive. In un breve manoscritto Ida Magli si avventura in una tesi scontata quanto illuminante: al principio della nostra civiltà c’è l’organo sessuale maschile. Così il “fallo” dell’uomo viene analizzato non solo come forza simbolica, ma come organo biologico. Il pene, osserva Ida Magli, si erige, si distanzia in certo senso dal corpo e per giunta proietta la sua essenza all’esterno, amplificando la volontà di potenza dell’uomo. Così l’erezione diventa sinonimo di conquista e il getto dello sperma, uno strumento di dominazione.

“Fallocrazia” a parte, il sesso femminile era stato già studiato un secolo prima dal giovane scrittore austriaco Otto Weininger che in Sesso e Carattere distingueva l’uomo dalla donna per la sua genialità (intesa come capacità d’inventare e creare). Sul piano biologico “la vagina riduce il sesso femminile alla riproduzione”, che si traduce su quello simbolico all’imitazione. Questa tesi non vuol essere misogina, bensì una constatazione storicamente verificata (Weininger lo riscontra nella musica, nella pittura, nella scrittura, nella filosofia, nella scienza, nella politica), che tuttavia può essere confutata con delle ovvie eccezioni (Caterina di Russia, Rosa Luxembourg, Evita Peron, Simone Weil, Margherita Hack, solo per citarne alcune). Eppure l’ideologia femminista ha voluto rendere questa eccezione, sinonimo di naturalezza, in una regola inscatolata: le quote rosa. Un’emancipazione in realtà solo apparente nella “grande dittatura finanziaria”. L’antropologa Ida Magli ci ha insegnato che le decisioni politiche si prendono in altre sfere di potere perché i Parlamenti non contano più nulla. Bene, vi siete mai chiesti quante donne lavorano tra la City londinese e Wall Street? Poche, forse nessuna. Tutti quei “burocrati, banchieri e faccendieri” che lavorano dietro le quinte sono uomini e hanno il pene. 

Offline ReYkY

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Re:il femminismo : una guerra incivile tra femmine
« Risposta #33 il: Marzo 10, 2018, 10:23:43 am »
Dunque andiamo per ordine e aggiungiamo qualche dato, seppure in breve.
La Cina non è più un problema, secondo i demografi. La politica del figlio unico ha prodotto i suoi risultati ed oggi esiste una popolazione sempre più vecchia, il tasso di fertilità è ben al di sotto di 2,1 figli per donna. Non uguale ma simile sta accadendo in India, in cui il tasso di F. è anche lì in netta discesa, sebbene al momento sia ancora un pò al di sopra del T. di F. Aggiungiamo che gli abitanti indiani sono poveri e vivono con poco, consumano poche risorse. Malthus insegna che è un bene.

Il continente che desta preoccupazione è l'Africa. Il tasso di fertilità si mantiene intorno al 6-7 figli per donna, e non dà segni di diminuzione. Si stima che entro pochi decenni, la metà dei giovani -nel mondo- sarà di origine africana. E poichè molti vengono proprio da noi, si presume che da noi succederà anche prima.
La Bonino, e veniamo al merito della questione, ci dice qui, al minuto 18, come si risolve la cosa, ovvero con "l'emancipazione" femminile:

Aggiungiamo però che il rappresentante africano all'ONU ha di recente affermato che il femminismo occidentale è troppo distante dalla cultura africana e applicarlo sarebbe un vero problema.
Dunque, anche gli africani, per la verità, vivono con molto poco (si dice meno di un euro al giorno), e poi sono sempre in guerra tra loro, quindi, cinicamente ma pragmaticamente,  non è che siano un gran pericolo immediato per le altre nazioni. A meno che. A meno che non decidano di emigrare. Quindi, se emigrano, dovranno trovare pur posto da qualche parte, tranne che si decida di farli fuori prima che sbarchino.
E, se emigrano, le nazioni più interessate dal fenomeno (e che dovranno avere posto) sono anzitutto quelle con sbocco sul mediterraneo. Quindi, se la mia ipotesi può essere corretta, le prime nazioni più femministe e con minor tasso di fertilità dovrebbero essere Italia e Spagna.
Verifichiamo ed è proprio così, una coincidenza che va ad aggiungersi alle infinite altre.
Ma se una teoria è corretta, tale teoria, per deduzione logica, deve consentire persino di prevedere quali saranno gli -inevitabili- sviluppi futuri. Ed io penso di possa prevedere, con buona certezza, che presto accadrà qualcosa di importante che permetterà di risolvere efficacemente la questione degli immigrati africani. Che cosa non so, ma io direi che presto qualcosa accadrà. Ci farei una scommessa.
Nel frattempo si continuerà a cercare di far spazio, e giù di "giornate antiviolenza", anti qui, anti là. Dagli all'uomo cattivo che uccide sempre la sua compagna. Ed emergenze dove emergenze non ce ne sono, e via così.
...Si potrebbe dire che questo discorso -che è punto nodale- può portare a diversi altri tipi di riflessioni. Io questo, veramente, non lo so e nemmeno mi interessa più di tanto. Io quello che dico è che, dopo averci ponderato, studiato, riflettuto, questa mi sembra la verità dei fatti. Il resto caso mai viene dopo.




Guardate gli amici dei 'diversamente pigmentati' e traetene le conclusioni.

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« Ultima modifica: Marzo 10, 2018, 10:29:50 am da Vicus »

Offline Vicus

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Re:il femminismo : una guerra incivile tra femmine
« Risposta #34 il: Marzo 10, 2018, 11:26:09 am »
Come sempre la Magli centra il bersaglio: uomini e donne non sono esseri identici che possono (anzi debbono) fare le stesse cose, dai congedi parentali alla programmazione, le differenze corporee sono legate e fondamentali differenze di carattere ed attitudini.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Gullfire

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Re:il femminismo : una guerra incivile tra femmine
« Risposta #35 il: Marzo 10, 2018, 11:41:22 am »
rispondo a Luca :

ora voglio dimostrare ciò che è di per se evidente, ossia che l'ipotesi del complotto è inesistente.
Per quale motivo?
Perchè è illogica.

Mi metto nelle condizioni a me più sfavorevoli.
Supponiamo dunque che qualcuno dimostri che c'è stato un complotto.
Supponiamo che qualcuno faccia nomi, circostanze, date ... in modo che sia dimostrato matematicamente che c'è stato un complotto.
Ora la domanda è : che cosa succede il giorno dopo?
La gente si incazza?
La gente impicca qualcuno?
La gente chiede i danni?

Non succederebbe nulla.
La gente penserebbe : perchè hanno ordito un complotto per farci avere cose (soldi, posti di lavoro, "emancipazione" ...) che noi avremmo comunque preteso di avere?
Non ha senso ordire un complotto per spingere la gente a fare cose che farebbe comunque spontaneamente, senza subire alcuna pressione dall'alto.

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rispondo a Vicus a Red e a Frank :

mettiamola in questi termini.
Tu metti assieme un esercito di ragazze.
All'inizio tutto bene, perchè si tratta solo di sparare a delle sagome di cartone.
Poi, un brutto giorno, accade un fatto "imprevisto" e piuttosto fastidioso : scoppia una guerra.
A quel punto ti accorgi che ti tocca fare la guerra con le ragazze.
E finisci col perdere tutto sia la guerra che le ragazze.
E' cronaca, non fantascienza.
Quello che voglio dire è che le donne funzionano benissimo, finche camminano tenendo il culo in carreggiata.
Ma quando incominciano a spararle grosse, immaginando futuri insostenibili ... tutta la baracca si accartoccia al suolo al primo scossone.
La donna moderna è una fallita perchè le ha sparate grosse.
E quando è fallita ha sempre dato la colpa agli altri, alle circostanze, alla storia e infine anche a Dio che non le ha dato l'uccello per farla volare alto ...


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rispondo a ReYkY

6 figli per donna?
Si, ma quanti arriveranno in età riproduttiva?
AIDS, guerre, miseria, fame, malattie ... ho dimenticato qualcosa?
Ed infine l'emigrazione.
Vengono quà e diventano sterili come noi.
Tecnicamente, poi, l'idea di risolvere il problema della sovrapopolazione africana attraverso l'emigrazione è veramente formidabile : è come tentare di prosciugare una piscina olimpionica succhiando via l'acqua con una cannuccia.

Online Frank

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Re:il femminismo : una guerra incivile tra femmine
« Risposta #36 il: Marzo 10, 2018, 12:51:17 pm »
Come sempre la Magli centra il bersaglio: uomini e donne non sono esseri identici che possono (anzi debbono) fare le stesse cose, dai congedi parentali alla programmazione, le differenze corporee sono legate e fondamentali differenze di carattere ed attitudini.

Certo, ed è ovvio che sia così, perché già il fatto che un uomo non ha le mestruazioni né rischia di restare gravido* durante un rapporto sessuale, determina a priori un diverso approccio al sesso e con l'altro sesso, e consequenzialmente una differente psicologia.
La stessa struttura corporea del maschio - che, di norma, è muscolarmente più forte della femmina e mediamente più alto, più grosso e più pesante - per forza di cose genera un diverso modo di pensare e di agire.

@@

* Non a caso in passato ho scritto che io, nonostante tutto, preferisco mille volte esser nato maschio piuttosto che femmina.

@@

Ad esempio: le donne sono anche più soggette a infezioni a trasmissione sessuale durante un rapporto e rischiano molto di più degli uomini di contrarre virus come l'Hiv o l'Hbv, nonché il papilloma virus (Hpv), che può portare successivamente al tumore della cervice uterina.

Offline Red-

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Re:il femminismo : una guerra incivile tra femmine
« Risposta #37 il: Marzo 10, 2018, 14:00:38 pm »

rispondo a ReYkY

6 figli per donna?
Si, ma quanti arriveranno in età riproduttiva?
AIDS, guerre, miseria, fame, malattie ... ho dimenticato qualcosa?
Ed infine l'emigrazione.
Vengono quà e diventano sterili come noi.
Tecnicamente, poi, l'idea di risolvere il problema della sovrapopolazione africana attraverso l'emigrazione è veramente formidabile : è come tentare di prosciugare una piscina olimpionica succhiando via l'acqua con una cannuccia.
Scusa se intanto ti rispondo io.

- Il tasso di fertilità è un dato raffinato, ossia già al netto della mortalità infantile. Se il tasso di fertilità è 6, vuol dire che quelli sono i sopravvissuti. Diversamente dal tasso di NATALITA', che invece è un dato grezzo. I nostri giornalisti spesso li confondono, ma la nostra informazione è alquanto scadente. Del resto i free-lance spesso guadagnano 10 euro a pezzo e non si può pretendere. Siamo una nazione fatta così.

Citazione
Ed infine l'emigrazione.
Vengono quà e diventano sterili come noi.
Vero, vengono fagocitati dal "mainstreaming".
 
Citazione
Tecnicamente, poi, l'idea di risolvere il problema della sovrapopolazione africana attraverso l'emigrazione è veramente formidabile : è come tentare di prosciugare una piscina olimpionica succhiando via l'acqua con una cannuccia.
Non penso che quella sia vista come una soluzione, ( e nemmeno favorita in quanto tale) ma come un fenomeno naturale inevitabile, con diversi risvolti spiacevoli.

"La realtà risulta spesso più stupefacente della fantasia. A patto di volerla vedere."

Offline lo scomunicato

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Re:il femminismo : una guerra incivile tra femmine
« Risposta #38 il: Marzo 10, 2018, 22:40:39 pm »
per Vicus, era solo una battuta, non apprezzo il cristianesimo perché si fonda sul peccato e il senso di colpa.
per Gullfire, ha ragione non c'è complotto. è come il pescatore che infila il verme nell'amo, non complotta a danno del pesce, agisce per fare il proprio interesse e usa la sua conoscenza per arrivare ai suoi obiettivi. noi maschietti e le "povere" femminuccie siamo i pesci...
Onde io pregio i morti, che già son morti, più che i viventi, che sono in vita fino ad ora.  Anzi più felice che gli uni, e che gli altri, giudico colui che fino ad ora non è stato; il qual non ha vedute le opere malvage che si fanno sotto il sole.

Offline Vicus

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Re:il femminismo : una guerra incivile tra femmine
« Risposta #39 il: Marzo 10, 2018, 23:57:57 pm »
per Vicus, era solo una battuta, non apprezzo il cristianesimo perché si fonda sul peccato e il senso di colpa.
Nessun problema, qui puoi dire tutto ma se dici per scherzo che censuro rischi di esser preso sul serio... :cry:
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.