- quì si parla della presunta superiorità morale della donna femminista e del femminismo in genere -
In breve.
Il maschilismo aveva inventato una figura professionale specifica : l'angelo del focolare, un nido vivente di virtù femminili.
Il supermaschilismo estrae l'angelo del focolare dal suo ambito naturale e lo colloca nel mondo del lavoro al fine di migliorare quel mondo.
L'intuizione è che, nonostante la donna sia costretta a fare lavori maschili, le qualità femminili dell'angelo del focolare rimangano intatte e quindi a disposizione di imprese, partiti politici e forze armate.
Secondo il movimento supermaschilista, le qualità dell'angelo del focolare sono talmente radicate nell'animo della donna, da essere un parametro impermeabile a qualsiasi influenza esterna.
Il "ragionamento" è semplice.
Se la donna è moralmente superiore all'uomo (fatto che pareva, a quei tempi, confermato da un tasso inferiore di delinquenza femminile rispetto a quella maschile), allora inserendo la donna in ambiti "problematici", ossia soggetti a fenomeni di corruzione di vario tipo, il contributo della donna sarebbe stato altamente positivo.
Le imprese sarebbero diventate molto più competitive, la politica molto più attenta ai bisogni della gente ... e così via.
Questo è quello che io chiamo "movimento supermaschilista", ossia l'idea che qualunque cosa faccia, la donna rimarrà sempre fondamentalmente donna.
Essa può subirne di tutti i colori, ma rimarrà sempre "angelo del focolare".
Il femminismo, fino agli anni '2000, è stato fondamentalmente un movimento supermaschilista.
Sappiamo bene ora quanto questa visione perversa del rapporto uomo-donna si sia rivelata drammaticamente sbagliata.
Il fatto è che solo chi non fà non sbaglia.
Nel passato il tasso di delinquenza femminile era molto più basso di quello maschile perchè le donne erano fisicamente impedite a delinquere : non puoi diventare una criminale di guerra se non puoi prestare servizio militare.
Quando le donne hanno fatto gli stessi mestieri degli uomini, sono divenute delinquenti come gli uomini : hanno rubato ed ammazzato allegramente come i criminali che le avevano precedute.
Quindi il movimento supermaschilista è una versione pervertita di maschilismo al servizio del femminismo della prima ora.
Chi sono gli esponenti del movimento supermaschilista?
Gli uomini e le donne che hanno propagandato l'ideologia supermaschilista.
Un nome, tanto per fare un esempio : Francesco Alberoni e i suoi articoli di "analisi del cambiamento dello status della donna" che venivano pubblicati sulle prime pagine del Corriere della Sera negli anni '80 e '90.
Oppure persone come Marisa Bellisario e Margaret Thatcher, che si presentarono alla gente come supermaschiliste.
Mentre la giornalista statunitense Barbara Ehrenreich nel suo interessante articolo "Cosa mi ha insegnato Abu Ghraib" sconfessa l'ideologia supermaschilista affermando che per quanto la riguarda "un certo genere di femminismo idiota, al quale io stessa ho creduto ciecamente, è morto e sepolto ad Abu Ghraib".
Il movimento supermaschilista è il responsabile primo della distruzione della femminilità, poichè spinge la donna, attraverso una visione distorta della sua natura, a compiere scelte fondamentalmente sbagliate.
Ora c'è una ultima domanda alla quale è necessario dare una risposta.
Per quale motivo gente come Alberoni o la Thatcher erano supermaschiliste?
La risposta si trova nel fatto che quelle persone erano anziane già negli anni '80.
Quindi erano cresciute in un ambiente maschilista.
Ora, con una formazione culturale maschilista, si trovano catapultate in un ambiente di parità uomo-donna ossia di intercambiabilità di ruoli.
Questa intercambiabilità di ruoli minaccia di disintegrare la femminilità, che è un concetto irrinunciabile della cultura maschilista.
Quindi come si può fare a salvare la femminilità, nonostante l'intercambiabilità di ruolo?
C'è un unica possibilità : credere e far credere che la femminilità sia una variabile indipendente, ossia che rimarrà tale di fronte a qualunque sollecitazione e a qualunque cambiamento della struttura sociale.