Autore Topic: Qualche attrice si isola dal gregge femminista  (Letto 2449 volte)

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Offline Angelo

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Qualche attrice si isola dal gregge femminista
« il: Marzo 10, 2018, 22:02:08 pm »
Grazie ad una mia conoscenza, ho scoperto questo interessante articolo. Buona lettura.

https://politicamaschileitalia.blogspot.it/2018/03/re-post-integrale-di-uncommento-di-un.html

Cristina Capotondi menziona in diretta su Rai3 degli abusi su uomini senza pregiudizi o preferenze di genere. Conduttrice imbarazzata.

Re-post integrale di un commento di un attivista che pubblica su Facebook delle dichiarazioni in un video.
Cristina Capotondi (attrice) dichiara su Rai3 come le donne siano violente anch’esse.
Forte e visibile è l’imbarazzo della conduttrice del programma che cerca di "deviare" il discorso ma l'attrice ribadisce:-" le donne sono violente e molestano come gli uomini.
Se non fosse stata una diretta, non avremmo avuto questa dichiarazione.
Chissà se ora l'attrice Capotondi verrà attaccata dalle femministe come è capitato a più di 100 attrici francesi, o come per Erin Pizzey, o Cassie Jane ecc. Che paura hanno? Cosa si nasconde dietro?


Inizialmente mi sono posto un dubbio, non potrebbe essere che Capotondi come altre, cerchino di considerare questi contesti a 360 gradi per altri motivi?
1.notorietà;
2.evitare polemiche maschili visto che sta girando film interpretando Lucia Annibali;
3.denaro;
4.incanalare il malcontento facendo credere che donne si occupino di questi uomini, visto che uomini non possono farlo senza ricevere qualche etichetta di misoginia.

In ogni caso l’unica certezza è che il nostro problema, definito “LA QUESTIONE MASCHILE”, è conosciuto e risaputo anche ai piani alti, ed è una implicita conferma che lo si vuole mascherare perché porterebbe in evidenza una mala giustizia malsana che fa business a palate. Su uno speciale TG2 sono emersi fatti aberranti, come ad esempio bambini sottratti alle famiglie, poi convinti in orfanotrofio con aiuto di assistenti sociali a confessare (o convincersi) di aver ricevuto abusi inesistenti. Il business dietro è enorme, un poco come quello risaputo di quando si tolgono bambini alle famiglie perché hanno un reddito basso, ma costa 2.000 euro a testa in un orfanotrofio.
Lo stesso accade nelle separazioni ed altri contesti. Sono molti gli elementi, presenti anche nel video, che portano a questa deduzione; quali motivi spingono allora all’omertoso silenzio?
Il perché si è scelto le donne come metodo di distruzione e non gli uomini è noto solo ai più attenti.

Ricevo comunque una risposta al dubbio, che mi sono sempre posto anche osservando altre attiviste femminili per uomini, da parte di una donna. Lei dice che esistono altre donne capaci e che approfondiscono le materie anziché prenderle con superficialità, rimanendo su ciò che le pare plausibile come argomentazione e rinnegando senza ascoltare tutto ciò che è contrario o avverso. Ma solo che non fanno ascolto come una Capotondi.
Io ne dubito, se si è molte in numero, il rumore si sente…anzi lo chiamerei “sound” che copre i rumori della nazi-femministe.
L’analisi della Capotondi però, non sembra campata in aria, in poche frasi ha condensato punti chiave:
-mala giustizia (intesa come causa del malessere di genere, non da parte di uomo o donna); difatti concordo con questa affermazione perché se i criteri funzionassero senza disparità altri malesseri inter genere si appianerebbero da soli;
-sperare che i rapporti uomo donna non subiscano una discrepanza (che fa intendere che avrà notato qualcosa in più di una sola polemica, o propaganda o di disagio che si vuol fare emergere; o per lo meno sia riuscita a percepire un più profondo riconoscimento della società, osservando l’inizio di forme di atteggiamento ora nuove. Ancora non sono forme evidenti ma è vero che iniziano a prendere piede, che notano solo i più attenti, i più curiosi).
Nel frattempo riceviamo risposte come queste circa le discussioni nate in calce al post del citato social:
Fuochi verranno attizzati per testimoniare che due più due fa quattro.

Gilbert Keith Chesterton

Offline Sardus_Pater

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Re:Qualche attrice si isola dal gregge femminista
« Risposta #1 il: Marzo 10, 2018, 22:12:54 pm »
Bell'articolo, condivisibile al 100%.
Il femminismo è l'oppio delle donne.

Offline Vicus

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Re:Qualche attrice si isola dal gregge femminista
« Risposta #2 il: Marzo 10, 2018, 23:59:55 pm »
Ottimo. Ricordiamoci che le attrici assai di rado aprono bocca senza un copione (non è una critica alla Capotondi).
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.