Autore Topic: Un sito interessante  (Letto 1744 volte)

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Offline Angelo

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Un sito interessante
« il: Marzo 17, 2018, 00:44:47 am »
Un altro articolo pregevole trovato su questo sito

https://ilfilodeifili.blogspot.it/2018/03/io-sono-una-donna.html


venerdì 16 marzo 2018
Io sono una donna
Io sono una donna

Quanto scrivo prende spunto dopo aver visto un vecchio film:
Totò, Peppino e le fanatiche. Visione misogina?
film del 1958, piena rivoluzione in ambito domestico, gli elettrodomestici prendono sempre più piede.
Ma non solo quello, con il benessere i capricci, la sconsideratezza aumentano, perdendo il filo della tradizione, del bello dei rapporti che vanno disintegrandosi.

Ma a pagarne i vezzi delle donne, son sempre gli uomini sempre e in ogni caso.
Direte si tratti di comicità, quindi di non offrire troppo peso alla questione. Ricordo però che la comicità è nata proprio per sottolineare dei disagi comuni della società in maniera non palese, così da evitare censura e polemiche, cosicché solo i più attenti potevano coglierne la sottigliezza. Un tipo di satira politica antica sono Le Vespe di Aristofane.
Dire: “non tutte sono così” è come comprare un biglietto per la fiera dell’ovvio.
Ma anche i politici non sono tutti rubagalline, né gli inglesi dormiglioni o scrocconi se dobbiamo stare a Mr. Bean.
La comicità, prende un disagio reale e diffuso per la maggiore inserendolo in una chiave ancora più esasperata, quasi inverosimile o surreale. Nonché pochi riescono nell’intento, tanto è che solo il giullare aveva il permesso di deridere il Re.

Da qui nascono le varie battute su uomini che lasciano i calzini in giro, o su donne in altri contesti.
Quelle sui medici, o ad esempio carabinieri. In passato per entrare nell’arma bastava molto poco, quindi le battute decadono quando decade il contesto che le ha suscitate. Le battute rimaste sui carabinieri rimangono quelle di sempre senza una nuova produzione.
Si vorrà forse stereotipare, offrendo l’idea che gli automobilisti siano tutti nevrotici facendo battute su di essi?
Difatti è stupido offendersi, sarebbe più intelligente coglierne l’ironia e trarne insegnamento, cosicché rielaborando il contesto queste battute non possano più sussistere.
son fin troppo, ora, le donne che si offendono alle battute.
Ma torniamo al film, siamo nel 1958, molto prima dell’ondata femminista nota > presumibilmente donne ancora oppresse.

Mi ha colpito del film, che consiglio vivamente di vedere e riflettere su tutto compreso l’epilogo, la frase: “io sono una donna”. Quante volte in tv, ad esempio al grande fratello, abbiamo sentito dire: “io sono una donna… in quanto donna… non dirlo alle donne… ma si dice così a una donna”? E’ una forma gerarchica che fa leva sulla cavalleria, affinché in torto o ragione, non potendo reagire si faccia ciò che la donna ha deciso. Non puoi dir lei che ha torto, se lo dici con le buone non ascolta, se con altra terminologia non puoi in quanto donna!


Quindi ricapitolando se usi altri termini ti comporti male su una donna, che pur volendo abbattere gli stereotipi sociali, pur ritenendosi migliore e capace di far tutto in multitasking e senza aiuto (frasi caratteristiche del femminismo), pretende il mantenimento cavalleresco; rimanendo comunque valido che se ti comporti in maniera cavalleresca possa sputarci sopra e dire che hai un comportamento sessista.
Quando vedrete nella scenetta in calce che ho selezionato, vi è un plus ultra di contraddizioni, che nel 2017 questo atteggiamento non è più solo un caso, ama addirittura usato consapevolmente.
-Io sono una donna (richiesta cavalleresca che suppone la potenza dell’IO);
-Su questo non vi sono dubbi
-Ecco siamo alle smancerie (dove dimostra che non le va bene né le cose dette in modo diretto, ne le lusinghe).

Come si può notare è un circolo vizioso, dove ad A si risponde B, ma anche questo va male qualora proposto.
Quindi o molte donne soffrono di disturbi isterici, dissonanze cognitive, borderline ecc, oppure reputandole esseri intelligenti come preferisco fare, devo ritenere sia fatto di proposito.
Questa la reputo violenza!

C’è da chiedersi come mai è possibile, e perché sia un fenomeno così diffuso. Secondo me perché non vi può esser patriarcato in primis, se non che questa sia una logica di importazione proveniente da noti paesi prettamente protestanti.
Ovviamente non serve ripetere (ma meglio farlo) come la frase: "in quanto donna", sia sessista, partigiana, quanto sia dicotomica pronunciata da coloro che per prime lottano contro stereotipi di genere, sociali e si definiscono "paritarie", pur volendosi risparmiare un pensiero diretto. Quindi dagli uomini, e dalla parità, ne han preso solo ciò che è di comodo, cosicché mai proveranno anche ciò che comporta esser uomini e sempre, in virtù del vizio, si avrà l'opportunità di comportarsi in maniera capricciosa, banale, sconsiderata; non pagheranno mai nulla, nemmeno nei rapporti più semplici come quelli nel film, le colpe dei loro errori.  Anche una sconsiderata, in fondo, ha chi le va dietro perchè migliorarsi?
Sono convinto che in piena parità sia necessario smetterla di usare la frase come paravento dai rimproveri o ammissioni di responsabilità, a meno che le donne non desiderino esser ingannate a trattate come disabili; in quel caso però sarebbe logico, lineare e consono di far false lotte ipocrite.
Ecco a voi un link da seguire ed una piccola scena tratta dal film prima citato:


Fuochi verranno attizzati per testimoniare che due più due fa quattro.

Gilbert Keith Chesterton

Offline Angelo

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Re:Un sito interessante
« Risposta #1 il: Marzo 17, 2018, 00:46:03 am »
https://politicamaschileitalia.blogspot.it/2018/03/qualche-giorno-addietro-mi-sono.html




venerdì 16 marzo 2018
Risposta di Cristina Capotondi ad Asia Argento su Brizzi e molestie
Qualche giorno addietro mi sono occupato di presentare alcuni affermazioni di Cristina Capotondi in un video, riguardanti esternazioni sincere riguardo la violenza subita da uomini anche se non è comunemente conosciuta, o la si reputa minoritaria numericamente; forse perché per cavalleria, o vezzo maschile, si preferisce il silenzio pur di non apparire "effemminati" o "maschietti"; esattamente queste sono le definizioni femministiche attribuiteci qualora volessimo esternare un malessere, ciò in barba ai c.d. stereotipi da abolire.


Il link di riferimento di quanto ho scritto prima è qui:
https://politicamaschileitalia.blogspot.it/2018/03/re-post-integrale-di-uncommento-di-un.html

Ci sono delle novità in merito alla vicenda, riportate da cronaca social, e molte altre testate come HuffingtonPost.
Qui un link di riferimento:
http://www.cronacasocial.com/asia-argento-contro-cristina-capotondi-e-incoerente-la-replica/

Io reputo che non sia per nulla incoerente la Capotondi, attiva contro le violenze (di tutti) e non sulle sole donne, spero tuttavia non si sia attivata solo perché han colpito a chi lei sta al cuore. Sono 20 anni circa che la questione maschile è aperta ma è stata trattata sempre tenendola sottotono.

In fin dei conti, in uno stato di diritto vige la presunzione di innocenza fino a sentenza. Altrimenti si prende un personaggio scomodo, lo si accusa di qualcosa di plausibile, si fa scegliere al popolo se sia colpevole o innocente e lo si giudica come tale. Anche da innocente, ormai la persona sarà rovinata.
Cosicché i garanti della giustizia avranno offerto al popolo la parvenza di aver effettuato un buon lavoro, il personaggio eliminato di torno. Questo va bene, finché la questione non si espande, difatti mi meraviglia quanto le donne (quelle da stimare perché partoriscano i figli) si comportino così non pensando che ciò possa accadere un giorno a ruota anche a loro, instillando l’idea in altre donne che posso in modo sconsiderato accusare come e chi vogliono, tanto hanno ragione, e qualora non dovessero averla comunque non possono essere querelate.
Mi ricorda la caccia alle streghe, quella prettamente protestate ma che si vuol far credere più nostra:
una donna viene accusata magari da altre donne per eliminare l’inflazione, al popolo sembra plausibile, cosicché la si mette al rogo. Se si è giusti invece la si metteva con la testa sott’acqua, se sopravviveva era colpevole ed era la conferma fosse strega, se non sopravvive allora era innocente.
L’analogia che ho presentato è voluta, serve per fare rendere l’idea usando quanto più dal femminismo è stato usato come argomento dimenticando che gli “stregoni” morti erano di più, togliendo di mezzo appunto i personaggi scomodi di torno.
Se alle femministe sta bene questo modus operandi, a me sta bene, non potrebbe farmi più comodo, anche perché in parità e democrazia posso usufruirne anche io.
Riconoscendo alla Capotondi qualità artistiche, preparazione ed una dignità sociale superiore rispetto la Argento (sono miei pareri), concludo con una domanda a molti forse lapalissiana ma a me no: ma Asia Argento non aveva affermato di voler lasciare per sempre l’Italia misogina?
Fuochi verranno attizzati per testimoniare che due più due fa quattro.

Gilbert Keith Chesterton

Offline Duca

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Re:Un sito interessante
« Risposta #2 il: Marzo 17, 2018, 16:25:05 pm »
Riconoscendo alla Capotondi qualità artistiche, preparazione ed una dignità sociale superiore rispetto la Argento (sono miei pareri),
Oddio, è vero, però ci vuole talmente poco per essere meglio di quel sacco di immondizia ambulante... comunque Capotondi ha detto cose giuste; donna è e donna resta, ma le va dato atto di aver un certo buon senso, ce ne fossero come lei...

Offline Angelo

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Re:Un sito interessante
« Risposta #3 il: Marzo 25, 2018, 12:15:10 pm »
Fuochi verranno attizzati per testimoniare che due più due fa quattro.

Gilbert Keith Chesterton