Autore Topic: Ancora una volta un uomo si è sacrificato. Quanto durerà l'elogio?  (Letto 1245 volte)

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Online Massimo

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Non so voi, ma io mi sono cordialmente ROTTO I COGLIONI dei continui "approfondimenti" che SEMPRE si fanno quando un uomo commette crimini, reati, abusi o anche sbagli ed errori e SEMPRE si tace o si menziona svogliatamente e distrattamente gli atti meritori e coraggiosi i quali vengono compiuti dagli stessi maschi. Tale è infatti la linea che da tempo prevale in questo Occidente che non capisce un accidente.
Non capisce cioè che se si continua con questo andazzo sempre meno uomini saranno disposti a sacrificarsi per dei ringraziamenti che non
ci sono o riconoscimenti che non arrivano o quando ci sono appaiono sempre frettolosi e quando arrivano appaiono comunque inadeguati.
E' sorprendente che nonostante ciò, esistano uomini disposti a sacrificarsi per gli altri e  per l'altro sesso che sempre meno oggi ricambia e ringrazia. Oggi ne abbiamo un eclatante esempio: in Francia un gendarme si è offerto come ostaggio al posto di una donna terrorizzata.
Nel raid che ne è seguito quel gendarme ci ha rimesso la pelle. Oggi, certamente, l'atto coraggioso è stato menzionato. Addirittura è stata usata la parole "eroe". Ma - il punto è questo- nella giornata di oggi e solo nella giornata di oggi. E domani? Ovvio: l'episodio sarà stato già dimenticato. Nessun "approfondimento" di alcun tipo. Per una valida ragione: l'uomo ha fatto solo quello che doveva fare. E' sacrificabile.