Ci sarebbe da fare qualcosa:
infosannio.wordpress.com
https://www.maurizioblondet.it/sarkozy-arresto-gentiloni/Un lettore dalla Sardegna:
“E' possibile sensibilizzare le forze politiche appena elette per fermare questo treno in corsa?”, e mi allega un articolo che riporto volentieri.
Titolo:
Quest’uomo ha rovinato l’italia insieme a chi ha governato con lui in questi anni.
testo:
“Pochi giorni e poi il trattato di Caen entrerà in vigore anche se il nostro Parlamento non l’ ha ratificato. Nel 2015 l’ allora ministro degli esteri, Paolo Gentiloni, incontra in Francia il suo omologo Laurent Fabius. Sottoscrivono un accordo per ridefinire i nuovi confini marittimi tra i due Paesi.
Le acque territoriali francesi in prossimità della Corsica passano da 12 a 40 miglia, mentre il confine al largo della parte nordoccidentale della Sardegna si allarga addirittura fino alle 200 miglia. Tutto mare in più che finisce a Parigi con tutto ciò che c’ è dentro: soprattutto il pesce.L’ accordo ha già fatto scandalo. Soprattutto perché non se ne comprende in alcun modo la logica sottostante. Quale è la contropartita? Apparentemente non si vede. Ma la notizia ancor più scandalosa l’ ha riportata ieri il quotidiano Italia Oggi.
Dentro il trattato c’ è un cavillo che – di fatto – regala ai cugini d’ Oltralpe anche lo sfruttamento di gas, petrolio e idrocarburi.
Al largo della costa sarda è stata da tempo individuata una mega riserva di gas da 1,4 trilioni di metri cubi di gas e 0,42 miliardi di barili di petrolio. Per avere un’ idea delle dimensioni, il giacimento egiziano Zohr (in mano all’ Eni) è considerato il più grande al mondo e ha una riserva potenziale di 5,5 miliardi di barili equivalenti di petrolio. In pratica 11 volte tanto la scoperta fatta nelle acque italiane. L’ articolo 4 del trattato prevede che nel caso sia possibile accedere alla riserva presente sotto il fondale italiano, avviando la trivellazione direttamente dal versante francese, a Parigi sarà concesso il semaforo verde alle estrazioni.
La clausola non è di semplice interpretazione. Resta infatti da chiarire se a fronte della concessione al nostro Paese arriverebbero almeno delle royalties. Per il resto lo scippo appare chiaro. Anzi trasparente, visto che è addirittura autorizzata dal governo di Roma. Al momento il giacimento potenziale (presente nella zona marina E) è congelato.L’ unico in grado di bloccare il meccanismo è in questi giorni lo stesso Gentiloni.
La Francia infatti, vedendo l’ ostruzionismo del Parlamento italiano, ha avviato con un semplice decreto una procedura amministrativa unilaterale, nata a sua volta da una consultazione pubblica consentita da Bruxelles. L’ iter del procedimento scade il prossimo 25 marzo. In caso di silenzio-assenso e quindi di mancato ostruzionismo da parte di Roma sarà persino inutile che il prossimo Parlamento intervenga. Lo scippo si consumerà automaticamente. Tanto più che è davvero difficile sperare che il sottoscrittore dell’ accordo – adesso nelle vesti di presidente del Consiglio – possa cambiare idea. Resta da sperare che i movimentisti sardi trovino eco anche lungo la penisola”.
E’ la questione del mare di Sardegna regalato ai francesi da questo governo di traditori dell’interesse nazionale. Lo pubblico ben volentieri [...]
Ora, il regalo del mare di Sardegna ai francesi si situa dunque in una politica costante e coerente di tradimento del bene nazionale e servilità verso i poteri forti, che Gentiloni ha sempre esibito – fino a ricevere a Palazzo Chigi il noto mestatore globalista George Soros, il grande finanziatore delle navi che ci inondano di “immigrati”. Su questo punto – grazie al voto egli italiani? – la magistratura ha cominciato a prendere qualche misura, come il sequestro della nave di Open Arms, una “ONG spagnola” che ha violato le leggi italiane con vergognosa impudenza. Chissà dunque che l’esempio di Sarko non risvegli anche nei nostri giudici l’interesse per le azioni di Gentiloni. Giusto per impedire che questo personaggio totalmente delegittimato, ma ancora al potere, non continui a rovinare l’Italia per conto di “loro”.