Autore Topic: Mandiamo una mail per fermare l'omicidio di Stato  (Letto 1724 volte)

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Offline Vicus

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Mandiamo una mail per fermare l'omicidio di Stato
« il: Aprile 16, 2018, 13:51:15 pm »
I giudici inglesi impediscono ai genitori di Alfie di portare il loro figlio in un altro ospedale disposto a curarlo, come sarebbe loro diritto. Come annunciato, l'omicidio di Stato (che già si cerca di imporre non senza, ma addirittura CONTRO il consenso) è realtà e costituisce un precedente pericoloso per l'intera società.
Dopo aver tolto dignità e mezzi per sopravvivere col divorzio, ora le istituzioni tolgono persino la vita. Fermiamo con ogni mezzo questi soprusi
.

https://costanzamiriano.com/2018/04/16/mandiamo-una-mail-allarcivescovo-di-liverpool-alfieevans/#comment-136006

Mandiamo una mail all’arcivescovo di Liverpool. #AlfieEvans

Mandiamo tutti questa mail chiarissima all’arcivescovo di Liverpool, per dirgli che lo supplichiamo, qualunque cosa possa fare, la faccia. Bussi a tutte le porte, parli con chiunque può, opportune et importune, perché lui è il padre e il pastore di Alfie, un bambino che non ha ancora ricevuto una diagnosi, e non sta subendo accanimento terapeutico, ma cure proporzionate e necessarie alla sua vita, che è una cosa ben diversa come ha spiegato bene Giovanni Paolo II, e come ha ribadito Francesco.
La Chiesa tutta si alzi in piedi in difesa della vita. C’è un bambino piccolo che verrà ucciso, e si osa definire la sua vita inutile.
Grazie a tutti, e grazie a Caterina Masso che l’ha scritta per noi.
QUI la lettera in PDF
***

His Excellency

Most Rev Malcolm McMahon OP
Archbishop of Liverpool

Archdiocese of Liverpool

sent by email to archbishop.liverpool@rcaolp.co.uk

Your Excellency,

I am writing this email to ask Your help to save the life of Alfie Evans.

As I am sure You are aware, Alfie is a 23-month-old baby with an undiagnosed degenerative neurological condition, and a patient at Alder Hey Childrens Hospital in Liverpool. In February, following hearings in the Family Division of the High Court in London and Liverpool, Mr Justice Hayden ruled that doctors could stop treating Alfie and remove his ventilator, regardless of the wishes of his parents, as, in his words: “The continued provision of ventilation, in circumstances which I am persuaded is futile, now compromises Alfie’s future dignity and fails to respect his autonomy. I am satisfied that continued ventilatory support is no longer in Alfie’s best interest.”.

While Alder Hey is persuaded to terminate his life by removing his ventilator, Alfie has since been offered free hospitalisation by the Ospedale Pediatrico Bambino Gesù in Italy, where he could be offered the care that he needs in order to reach the natural end of his life in a loving and cherishing environment.

Alfie’s parents have accepted that no cure is possible and are simply demanding the right to care for their son rather than choosing to terminate his life. They have privately organized everything that is required to take Alfie from the UK to Italy: air ambulance, flight, ventilator, and trained medical staff to care for him during the transfer. However, Alder Hey is denying them the right to take their son elsewhere.

In 2004, Pope John Paul II addressed a group of physicians in Rome, saying: “I should like particularly to underline how the administration of water and food, even when provided by artificial means, always represents a natural means of preserving life, not a medical act. Its use, furthermore, should be considered, in principle, ordinary and proportionate, and as such morally obligatory, insofar as and until it is seen to have attained its proper finality, which in the present case consists in providing nourishment to the patient and alleviation of his suffering. Murdering a child who does not have a diagnosis is immoral, illegal and wrong at every level.” If Alfie remains at Alder Hey, he will be murdered.

In the Summer of 2013, in Rio de Janeiro, Pope Francis welcomed an anencephalous little girl, still alive despite the extremely serious brain disease affecting her, as she was presented by her parents at the end of the Holy Mass concluding World Youth Day in front of two Million people. It is not a brain disease, however serious or extended, that defines the value of a life or makes it “futile”. A life is always a precious gift for a child’s parents, for the Church, for humanity, for each of us.

If there is anything in Your power that can be done to help Alfie, I am begging the Lord to grant You the clarity of mind and strength that is needed to act. I do not know what I could suggest: talking to the judge, the doctors, the PM, the MPs, anyone that will listen to You? I pray God in His Mercy to help anyone who will want to put his will at the service of His Will. As baptised Roman Catholics, Alfie and his parents Thomas and Katherine are part of the Mystichal Body of Christ: they are as close to us as the limbs of our own bodies in Christ, their suffering is our suffering, and whatever is done to these brothers of ours it is done to Christ and, therefore, to us.

Please rest assured of my prayers for You.

Asking Your Excellency’s blessing, I am

Yours respectfully in Christ

[NOME e COGNOME]
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Vicus

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Re:Mandiamo una mail per fermare l'omicidio di Stato
« Risposta #1 il: Aprile 25, 2018, 07:28:59 am »
Il nostro Paese ha concesso la cittadinanza italiana ad Alfie :italia1: :italia2: per permettere il suo trasferimento in un ospedale dove sarebbe tenuto in vita e forse curato.
Nonostante questo, i giudici hanno imposto contro la potestà parentale dei genitori di staccare la spina al piccolo.
Malgrado i medici si aspettassero che cessasse di vivere in pochi minuti, il piccolo sopravvive senza supporto vitale da 24 ore (e senza soffrire) con ossigenazione al 70%. Era persino previsto che venisse affamato e disidratato!

Forse si dirà: non mi riguarda, cosa mi importa, la solita storia strappacore. Che però documenta un palese attentato alla libertà e al diritto di vivere e la grave erosione dei diritti fondamentali dei cittadini.

Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline TheDarkSider

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Re:Mandiamo una mail per fermare l'omicidio di Stato
« Risposta #2 il: Aprile 25, 2018, 12:17:18 pm »
Nonostante questo, i giudici hanno imposto contro la potestà parentale dei genitori di staccare la spina al piccolo.
Mi sembra una decisione incomprensibile e ingiustificabile, e dovrebbe sembrarla anche al piu' convinto ateo e anticlericale: voglio dire, se c'e' un altro paese disposto a prendersi in carico le cure del piccolo, per quale assurdo motivo si decide di imporre la morte al bambino?
"Le donne occidentali sono più buone e tolleranti con gli immigrati islamici che le stuprano che con i loro mariti."
Una donna marocchina

Offline Vicus

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Re:Mandiamo una mail per fermare l'omicidio di Stato
« Risposta #3 il: Aprile 25, 2018, 13:42:57 pm »
E' una vera e propria condanna a morte, che non ammette alternative e dove il parere del condannato non conta, al punto da negare il rimpatrio a un cittadino italiano.
Di fronte a un fatto del genere anche i più convinti fautori dell'eutanasia, strombazzata con "casi (non sempre) pietosi" accuratamente scelti, dovrebbero capire che rischio rappresenta per tutti i cittadini, bigotti o mangiapreti che siano,  questa cultura dell'"accanimento tanatologico".

Chi pensa che ciò non avverrà (ma è già avvenuto), si affidi con fiducia agli stessi giudici che già rovinano gli uomini col divorzio, festeggiato come una liberazione e una conquista civile e presto divenuto un incubo per miglioni di uomini.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:Mandiamo una mail per fermare l'omicidio di Stato
« Risposta #4 il: Aprile 25, 2018, 23:19:59 pm »
Le parti sottolineate evidenziano passaggi rilevanti per tutti i cittadini.
Ora l'ospedale vuole impedire ai genitori di nutrire il piccolo e somministrargli ossigeno.

Mentre alla Corte di Londra, ancora una volta, si combatte contro la volontà dell’ospedale e della burocrazia britannica di sopprimere Alfie Evans, e mentre emergono dettagli inquietanti che portano a pensare che l’Alder Hey Hospital voglia nascondere qualcosa, come si evince da questo video (v. in basso con trascrizione) della Nuova Bussola Quotidiana, dalla Polonia giunge una testimonianza importante. La dottoressa che ha visitato Alfie afferma:
Non ci sono segni di danni al tronco encefalico nel test di risonanza cerebrale. Ciò conferma che il bambino non è in uno stato terminale ha detto il dottore Izabela Pałgan di Bydgoszcz in una conversazione con Radio Wnet, che ha aiutato i genitori di Alfie.
Il dottor Płongan, su richiesta dei suoi genitori, si occupava del piccolo Alfie.
Le persone che sostenevano questa famiglia stavano cercando altri medici che avrebbero potuto esaminare Alfie perché non erano del tutto d'accordo con le opinioni dei medici a Liverpool. I genitori di Alfie mi hanno chiesto se potevo vedere il bambino e valutare le sue condizioni”.
Il medico spiega in quale stato Alfie era nel momento in cui i medici britannici decisero di rivolgersi al tribunale per ottenere il permesso di staccare il bambino dall'apparato.
I medici dell'ospedale di Liverpool hanno chiesto al tribunale di consentire al bambino di essere separato dall'attrezzatura medica, poiché il motivo è che sarà nel miglior interesse del bambino. “Il bambino non è un bambino morente. Questo non è uno stato di morte cerebrale. Il bambino reagisce alla voce di suo padre, periodicamente apre gli occhi, stringe la bocca quando somministra la tettarella. I genitori dicono che si mette in contatto con loro. Quando gli parlano, sentono che il bambino prova emozioni. Certamente non un bambino morente. In Polonia e in altri paesi europei, questi bambini sono coperti da cure palliative, a casa o in hospice”.
I medici dell’Alder Hey Hospital erano convinti che Alfie sarebbe morto poco dopo il distacco degli apparecchi. Così non è; ormai da oltre due giorni, e questa sola evidenza sarebbe sufficiente, in un Paese civile, e in un apparato statale che non si voglia arroccare nella difesa di un malinteso orgoglio nazionale e di casta, a ridare libertà di azione e spostamento ai genitori e al bambino. Mentre scriviamo non sappiamo ancora come si concluderà l’udienza; ma sia Il giudice Lord McFarlane che il giudice Lady King hanno detto che l’unico elemento è il miglior interesse del bambino [mi ricorda certe sentenze sull'affido]; il che ormai nel gergo di questa vicenda può essere tradotto come: sopprimiamolo. E che “tutto quello che potrebbe fargli apprezzare la vita, anche il semplice tocco di sua madre, è stato distrutto irrevocabilmente”. Il che è tutto da dimostrare.
Ma il problema vero è che il caso di Alfie non è un caso privato: è un problema di Stato, in gran Bretagna, e di conseguenza anche da noi. Dove si sono mobilitati personaggi letterari e politici come la Marzano, e giudici – anch’essi politicamente ben identificabili – come Zagrebelsky per riaffermare il diritto delle autorità statali, medici o giudici, a decidere il diritto di vita o di morte sui singoli.
Non a caso il giudice Lord Mc Farlane ha detto all’avvocato Paul Diamond, legale di Tom: “Il suo cliente ha preteso di portare avanti una denuncia verso tre dottori accusati di delitto come cospirazione per uccidere. Quelle denunce sono state notificate ai dottori e adesso lei dice che non c’è ostilità verso il National Health Service”. Ed è proprio questo delitto di lesa maestà, del socialistico National Health Service, con il suo milione e mezzo di dipendenti, che rende densa di ostacoli la via verso la speranza per Alfie.
Chi ne è in grado può leggere questa analisi spassionata e acuta.
Ne traduciamo una parte: “…Quando una nazione vota per un sistema di cura socialista vuole dire che è d’accordo nel permettere che il governo tratti le loro vite come algoritmi. Quando la linea di fondo è misurata in dollari piuttosto che in vite, il rischio che una società corre è illustrato in casi come quelli di Alfie. Il NHS semplicemente non può permettersi la prospettiva estremamente costosa di tenere in vita un bambino che non vivrà molto più a lungo a causa di una malattia incurabile…È crudele, ma logico, il risultato inevitabile di un sistema in cui c’è un solo pagatore”.
Quello che non sembra logico, e quasi incomprensibile, è la decisione di non permettere che Alfi possa essere curato altrove, a spese di altri. Ma l’articolista ricorda l’intervista di un ingegnere che aveva costruito il Muro di Berlino, e che lo difendeva (dopo la caduta), dicendo che era necessario, perché se no troppi sarebbero fuggiti, e non sarebbe stato possibile costruire il socialismo. “Questo è esattamente il punto nella decisione del NHS e dei tribunali di impedire ai loro liberi cittadini di lasciare il Paese. Se a loro è permesso di sfuggire alle conseguenze laceranti del socialismo, altri vorranno fare lo stesso. E come può un sistema socialista funzionare senza la cooperazione di tutti? E come fai a obbligare la gente a partecipare a quel sistema socialista quando scoprono che il sistema può uccidere loro, o le persone amate? Costruisci un muro. La Gran Bretagna non ha ancora costruito un muro per tenere dentro i suoi cittadini dentro, ma i tribunali ne hanno costruito uno con la legge…La Gran Bretagna non può tollerare la defezione di quelli che potrebbero trovare altrove cure migliori”.
E infatti il leader dell’UKIP, Gerard Batten ha detto che “Alfie Evans dovrebbe avere un diritto alla vita, e non il dovere di morire per ordine dello Stato. Questo giudizio del tribunale e la decisione medica sono come la porta verso il totalitarismo. Lo Stato non ha il diritto di dire ai genitori: non avrete indietro il vostro bambino neanche per una cura alternativa, finché non siamo sicuri che sia morto”.
E Alfie è cittadino italiano. Un elemento che è stato ricordato durante l'udienza a Londra. Il Centro Studi Rosario Livatino, formato da magistrati, docenti universitari e avvocati, ha reso pubblico questo comunicato:
La decisione del Consiglio dei ministri di ieri di riconoscere la cittadinanza italiana al piccolo Alfie è un gesto di coraggio e di civiltà. Ora si tratta di fare in modo che non resti un pur importante passo politico, producendo le auspicate ricadute giuridiche. I dati certi della vicenda sono che:
1. nei confronti di Alfie i genitori non invocano alcun “overtreatment” (o, come si dice impropriamente, accanimento terapeutico), bensì il mantenimento vitale attraverso supporti tecnici. Ciò accade ovunque vi sia un disabile grave, che non può essere ucciso o lasciato morire solo perché disabile e solo perché rappresenta un costo per il sistema sanitario;
2. se il Regno Unito non intende garantire tale mantenimento, Alfie - attraverso i suoi genitori - ha il diritto di recarsi altrove, e in particolare nello Stato di cui è diventato cittadino per fruire del trattamento. Lo tutelano in tal senso gli articoli 2 della Convenzione EDU, 56 del Trattato sul funzionamento dell’UE, 2 13 e 32 della Costituzione;
3. né Alfie né i suoi genitori hanno commesso reati per i quali possa loro essere interdetta con atto del giudice alcuna libertà, e in particolare la libertà di circolazione.
Poiché è immaginabile che il Governo italiano non intenda limitarsi al gesto simbolico, ma punti a conseguire il risultato, le norme sui poteri dell’autorità consolare italiana, contenute nel decreto legislativo n. 71/2011 - che recepisce decisioni comunitarie - offrono delle possibilità al riguardo. Soprattutto permettono, in caso di pervicace diniego da parte dei giudici inglesi, di ricorrere con urgenza alla Corte di Giustizia europea: la cui pronuncia nel caso specifico potrebbe salvare la vita ad Alfie evitando diatribe diplomatiche fra Stati amici. Tutti gli italiani di buon senso vorrebbero estendere l’apprezzamento sincero manifestato sul punto verso il Governo italiano al raggiungimento dell’obiettivo di far vivere un bambino.


..Parlando di benessere (well being),

-Sta ancora respirando, giusto?

-Sta respirando, sì

- Il suo benessere è in Italia, Avrebbe dovuto essere in Italia già l’altra settimana. Ma lo stanno bloccando

- Se è brain-dead perché non cessano di funzionare tutti gli organi? Perché non è su .... Test ?
- Perché è in grado di fare pipì

- Non posso dire nulla perché mi metterebbe nei guai, vista la mia posizione. Personalmente credo che questo ospedale stia coprendo qualcosa, qualcosa di veramente grosso

- Sicuramente…

- Tutti lo pensano

- Certamente stanno nascondendo qualcosa

-Shh

- Ci deve essere qualcosa che possiamo fare, abbiamo i numeri…

- Ma poi se la prendono con Thomas e Kate

- Comunque non può andare peggio.

- Se la cosa viene fuori non gli fanno più vedere il figlio. E questo non è giusto.

- Io so esattamente come si sente (Thomas), capisci?
- Non poter vedere il proprio figlio..

- Hai mai visto niente di simile prima finire bene?

- No. Anche quello di Charlie Gard… (xxx)

- Questa è la tua opinione personale

- Io sono chi sono, non posso parlarne ovviamente. Ho figli a casa a cui dar da mangiare (è lo stesso che ha detto che stanno coprendo qualcosa e che parla di Charlie Gard)

- Sappiamo chi sei

- Noi capiamo perché la polizia sta facendo quello che fa, tutti abbiamo un lavoro da fare

- Ci sono 90 poliziotti

- 90 poliziotti?

- Sai la vecchia Huyton Police station? Non ti ho detto questo. Ci sono sessanta solo da lì

- Però noi abbiamo i numeri…

- Penso che la presenza della polizia peggiora molto la situazione. E’ intimidatorio. Devi vedere dentro, sono dappertutto

- Questa è l’ultima cosa che Tom vuole, essere arrestato
« Ultima modifica: Aprile 25, 2018, 23:33:15 pm da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Vicus

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Re:Mandiamo una mail per fermare l'omicidio di Stato
« Risposta #5 il: Aprile 26, 2018, 15:53:50 pm »
La voce del Patriarca di Venezia si è levata oggi per il caso di Alfie Evans. Un comunicato articolato e pieno di umana passione; e vi invitiamo a confrontare queste parole con quelle pronunciate dall’arcivescovo di Liverpool, Malcom McMahon, che abbiamo pubblicato nel post precedente, che potete leggere qui.

Il comunicato integrale del Patriarca Moraglia invece lo potete leggere qui. Ne abbiamo riportato alcuni brani significativi.

“Queste mie parole sorgono dal cuore del vescovo ma anche dell’uomo e del cittadino.

La vicenda drammatica del piccolo Alfie non può lasciarci solo pensosi e tristi. Deve, piuttosto, portare ad una riflessione pacata e che aiuti a maturare una posizione per cui i diritti dei deboli – innanzitutto di un bambino e poi dei due giovani genitori – non siano “diritti deboli”.

La vicenda del piccolo e fragilissimo Alfie ha faticato a catturare l’attenzione di molti, ma, alla fine e contro tanti ostacoli, vi è riuscita. E questo bambino, anche grazie ai media, è diventato davvero “figlio nostro” e “figlio del mondo”.

La vicenda è molto triste perché chiama in causa la civiltà e la cultura, il diritto e la giustizia, le istanze etiche attorno a cui si fonda la vita di un intero Paese, di molti popoli, di una nazione e di un intero continente – l’Europa – che purtroppo, ancora una volta, ci lascia profondamente delusi per come non riesce a trattare una questione delicatissima e così lancinante. L’Europa si spende per l’euro, per le banche, per i parametri economici… ma sembra continuare a balbettare in altri fondamentali ambiti.

Il nostro Paese, l’Italia, concedendo ad Alfie la cittadinanza e offrendo la disponibilità ad accoglierlo e curarlo in alcune nostre strutture ospedaliere d’eccellenza (il Bambino Gesù di Roma e il Gaslini di Genova), ancora una volta – come per il salvataggio di migliaia di uomini in mare – ha saputo e soprattutto voluto cantare fuori dal coro, mostrando in tale vicenda un’attenzione, una sensibilità e, in una parola, un’umanità che, in fondo, da sempre appartiene all’Italia, alla sua storia e alla sua cultura e che viene continuamente attestata da varie e attuali situazioni contingenti e strutturali”.

E continua: “Anche chi non è credente può convenire sul fatto che nessun potere umano (politico) può arrogarsi il diritto di impedire che altri Stati ed istituzioni scientifiche riconosciute come eccellenze – nel campo della ricerca e della cura medica – si facciano carico del piccolo Alfie ed intervengano in luogo di chi non ha più nulla da dire o da dare.

Senza accanimento terapeutico, senza cioè trattamenti sproporzionati, ma anche senza abbandono terapeutico, cioè senza mai venire meno al dovere-diritto di prendersi cura e di accompagnare la persona malata e i suoi familiari con alta professionalità, con grande umanità e con… amore, veramente disinteressato e non ideologico.”

E infine un appello: “Affidiamo nella preghiera il piccolo Alfie e i suoi genitori alla Madonna – che è Madre di misericordia – perché non faccia mancare luce e speranza anche nei momenti più bui e continuiamo a chiedere ed invocare umanità perché finalmente, come ha detto ancora il Santo Padre, ‘venga ascoltata la sofferenza dei suoi genitori’”.

E poi vi offriamo – per coloro che leggono l’inglese – un’interessantissima intervista di un pediatra tedesco che ha visitato Alfie – come amico di famiglia, perché i medici dell’Alder si sono rifiutati di confrontarsi con lui – che giudica il comportamento dell’ospedale e dei giudici, e il divieto di lasciare l’ospedale e la Gran Bretagna totalmente incomprensibili. Il pediatra dice anche che quello che sta succedendo a Alfie ora, a causa di come il nazismo ha trattato i disabili, sarebbe impossibile. Qui sotto trovate una vignetta del 1940, che dice : “Anche tu porti il fardello”, accennando ai costi legati alle persone disabili.

E più sotto, una foto emblematica, delle due Kate. Una, è Reale, e il suo bambino ha tutte le migliori cure mediche possibili. L’altra, Kate James, non è Reale, e a suo figlio vengono negate.

http://www.marcotosatti.com/2018/04/26/alfie-venezia-ha-un-patriarca-dalla-germania-un-pediatra-incomprensibile/

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Re:Mandiamo una mail per fermare l'omicidio di Stato
« Risposta #6 il: Aprile 29, 2018, 18:45:28 pm »
C'è un particolare da sottolineare: se un fatto del genere fosse accaduto in Italia, ora gli stessi italiani starebbero dicendo e scrivendo (tutti scandalizzati) che:
<<Certe cose succedono solo in Italia>>

Sì, infatti.

Online Massimo

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Re:Mandiamo una mail per fermare l'omicidio di Stato
« Risposta #7 il: Aprile 29, 2018, 19:36:08 pm »
L'uomo ormai è diventato un oggetto e non più un soggetto della società occidentale. Le conseguenze, sempre per la società occidentale si vedranno ben presto. Quando si verificherà il collasso, non verserò una sola lacrima per questa civiltà,  non più degna di sopravvivere a se stessa. Mi dispiacerà solo per le scocciature che ci saranno a livello pratico per me stesso e per gli altri. Una cosa è sicura: sparirà dalla circolazione il femminismo che le stesse donne rinnegheranno, preoccupate solo di mangiare e di sopravvivere al disastro. Pur di campare le nostre femminucce subiranno ed accetteranno di tutto. Anche rinnegare le idee femministe non più funzionali per la pura sopravvivenza materiale la sola che potrà interessarle. Per la quale sarà di nuovo utile e necessario amare e compiacere il maschio. In tutto e per tutto.

Offline Vicus

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Re:Mandiamo una mail per fermare l'omicidio di Stato
« Risposta #8 il: Aprile 29, 2018, 22:39:54 pm »
C'è un particolare da sottolineare: se un fatto del genere fosse accaduto in Italia, ora gli stessi italiani starebbero dicendo e scrivendo (tutti scandalizzati) che:
<<Certe cose succedono solo in Italia>>

Sì, infatti.
Già
Pur di campare le nostre femminucce subiranno ed accetteranno di tutto. Anche rinnegare le idee femministe non più funzionali per la pura sopravvivenza materiale la sola che potrà interessarle. Per la quale sarà di nuovo utile e necessario amare e compiacere il maschio. In tutto e per tutto.
Verissimo
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.