Dice che le mascherine servono per proteggere le persone e non indossarle implica mettere in pericolo l'intera comunita'. Cosa che, nel video messo sopra da me (di una emittente perfettamente in linea col Pensiero Unico tra l'altro) un noto virologo smentisce.
Anche il WHO (l'OMS), prima diceva che le mascherine non servivano a meno che fossero ffp2 o ffp3. Poi ha cambiato idea. Poi disse che servivano i guanti ... Quando hanno provato in laboratorio che i guanti erano dannosi, ha cambiato dinuovo idea.
Prima dicevano di non fare autopsie sui cadaveri. Quando due medici (italiani) le han fatte lo stesso, e hanno scoperto che intubare i pazienti peggiorava le loro condizioni cliniche, han cambiato dinuovo idea ...
Vedi, Frank, se sono loro per primi a non capirci un cazzo e a sostenere assurdita' come "le politiche sulla mascherina", con scene al limite della deficienza che io, personalmente, ho visto, e' buonsenso ritenere che le tesi di ViaColMento siano tutt'altro che corrette.
Ma non gliene faccio una colpa, perche' capisco la situazione generale.
Spero solo per lui che non indossi la mascherina mentre fa running.
Da scienziato, ti dico una cosa. La scienza non è perfetta. Procede per ipotesi e per smentite.
Se poi ci si aggiunge il mondo reale con le sue problematiche, le contraddizioni si moltiplicano.
Il virus all'inizio è stato addirittura tenuto segreto dalla Cina per paura delle ripercussioni che questa notizia poteva avere sull'economia.
Si, si è detto che le mascherine servivano e poi non servivano e poi servivano di nuovo. Come si è detto che non c'era cura, poi che funzionavano gli antivirali che si usano per l'AIDS, poi l'idrossiclorochina, poi il farmaco contro i reumatismi. Qualcuno ha pure detto, tra il serio e il faceto, di iniettare il disinfettante in endovena. Si è detto che in spiaggia non si poteva andare, poi hanno tirato fuori il gabbiotto in plexiglass (ve lo ricordate?), e alla fine sono arrivati al distanziamento tra gli ombrelloni.
In un mondo ideale tu al ristorante non ci dovevi nemmeno poter andare, ma siccome i ristoratori stavano morendo di fame, così come tutti gli esercizi commerciali, allora hanno allentato la morsa. Hanno aperto i locali accettando di esporre i clienti a un certo rischio di infettarsi. D'altronde come fai a mangiare con la mascherina su? E' lo stesso criterio che si è applicato per le discoteche: apertura e qualche regola sommaria (non rispettate), per evitare di far fallire migliaia di locali.
Non scadiamo in quei discorsi da talk show in prima serata, ovvero
perchè sull'autobus devo stare lontano da tutti, mentre al locale oppure in aereo posso stare gomito a gomito con altri? Economia, la fottuta economia. Perchè fare volare un aereo al 30-40-50% della sua capienza è antieconomico, così come è antieconomico tenere aperto un ristorante con 4 tavoli dentro, e allora vi stipano tutti là dentro e vi fanno togliere la mascherina per far mangiare voi e far "mangiare" il proprietario. E se qualcuno si contagia, amen. E' un rischio calcolato e ritenuto accettabile.
Ma davvero ve le devono spiegare queste cose? Eppure siete più svegli dello spettatore medio della De Filippi...
Se ne son sentite di tutti i colori in questi mesi, ma perchè la scienza da sempre procede così. Da secoli.
Nei primi decenni del '900 la fisica ha elaborate 4 teorie che spiegavano la struttura dell'atomo, man mano che si raccoglievano diverse evidenze sperimentali che mettevano in crisi il modello precedente, fino ad arrivare all'attuale modello ondulatorio a stati quantizzati.
Sai quale è la differenza tra oggi e allora? Che allora non c'erano i social e Youtube, quindi nessuno aveva la possibilità di mettersi 15 minuti davanti alla telecamera a delirare sul fatto che Niels Bohr era un incompetente finanziato dalle lobby, o che il governo voleva nascondere la verità sulla reale struttura dell'atomo per coprire "gli interessi forti"!!!
Ora, odio fare l'antipatico, ma se uno l'unico esperiemento scientifico che ha fatto in vita sua è la dissezione della cipolla alle scuole medie, forse è meglio fidarsi di chi ha lauree, master, dottorati, ed è abituato ad avere a che fare coi numeri, piuttosto che sparare ipotesi campate in aria.