Salve, volevo presentarvi il mio libro, autopubblicato, sui "seduttori da incubo", ovvero coloro che per vari motivi non riescono in nessun modo a confrontarsi in modo soddisfacente con l'altro sesso.
Non è il solito manuale di seduzione scritto dal solito fenomeno che fa una tacca sul letto tutte le sere (modello difficilmente raggiungibile da chiunque): avendo trascorso molto tempo della mia vita in questa condizione quasi invalidante, e avendo trovato miracolosamente il modo di uscirne, mi ritengo qualificato a descrivere i meccanismi psicologici di chi non riesce in nessuno modo a rapportarsi con le donne e suggerire le indispensabili correzioni di rotta.
Il libro ha il titolo provocatorio di "Figa da zero", ispirato ai noti corsi di lingua di John Peter Sloane... il tono è umoristico perché ritengo che sia assolutamente indispensabile sdrammatizzare il problema e conviverci con maggiore serenità, per non incappare in fenomeni tipo movimenti incels o peggio. Sono sinceramente convinto che se tutti gli uomini avessero le idee più chiare su questo argomento si eviterebbero anche problemi seri come stalking, violenze o peggio.
E' in vendita solo online e si trova anche come e-book.
https://www.ibs.it/fg-da-zero-manuale-di-libro-beppe-massari/e/9788827585436?inventoryId=104304344Qui vi sottopongo l'introduzione:
Allora: diciamoci subito le cose come stanno.
Questo libro è dedicato agli sfgti. Cosa si intende per sfgti?
Proviamo a fare un esame linguistico della parola. La radice è la parola “fg”, che nello specifico intenderebbe l’organo genitale femminile, tuttavia la parola ha finito, nel gergo comune, anche per intendere l’organo medesimo con tutta la ragazza attaccata, in altre parole la femmina tutta intera.
In italiano il prefisso “s” è notoriamente indicatore di “privazione”: pertanto, lo sfgto è colui che è “privato della fg”. Detto in parole povere, chiunque, per un motivo o per l’altro, si trovi impossibilitato a godere delle gioie di un rapporto sentimentale con una donna più o meno giovane. Anche la parola “sfgto” ha assunto col tempo un significato più generico, con il quale si vuole intendere una persona afflitta da jatture di vario genere, non necessariamente legate alla fg: ma l’evoluzione di questa parola ci fa capire che la privazione della fg viene considerata, a ragione o a torto, la jattura per antonomasia, una delle peggiori se non la peggiore in assoluto.
Si può essere sfgti per varie ragioni: eccesso di timidezza, pare psicologiche, problemi di comunicazione, presenza fisica non eccelsa (per quanto, entro certi limiti, si tratti quasi sempre di un problema di “testa”: seduttori non particolarmente avvenenti se ne sono sempre visti, creando stupore e perplessità proprio negli sfgti).
Poiché a noi interessa solo la sfga propriamente detta, e per abbreviare, d’ora in avanti definirò gli sfgti con la sigla “mdf”, ovvero “morti di fga”, decisamente più moderna.
Il mdf ha un’altra caratteristica peculiare: non solo, come abbiamo visto, la fg la vede si e no col binocolo, ma soprattutto se ne fa un cruccio notevole, ogni volta che ne vede una sbava e scalpita, vorrebbe ma non può. Perché in verità esistono anche molti che, pur non essendo dei super-seduttori, pur non avendo fidanzate intorno, pur non essendo particolarmente ambiti dalle donne, però vivono serenamente le loro esistenze occupandosi di altro e trovando altre forme di soddisfazione. Questi non sono mdf: anche perché, grazie alla loro serenità d’animo, pur non essendo dei fulmini di guerra con l’altro sesso hanno sicuramente maggiori probabilità di accoppiarsi rispetto ai mdf. Ma di questo riparleremo.
Il mdf può esserlo a vari livelli. Quello messo peggio è quello completamente privo di autocoscienza, che si crede bellissimo, simpaticissimo e intelligentissimo, e ritiene che la colpa della sua sfg sia dovuta solo alle donne che sono tutte stupide, puttane e via discorrendo: sono quei casi decisamente duri da raddrizzare, in quanto irragionevoli e impermeabili a qualunque cambiamento e suggerimento, veramente difficile tirarci fuori qualcosa.
Poi però ci sono anche quelli volenterosi, che si rendono conto e vorrebbero migliorarsi, ma spesso finiscono in balìa di consigli impraticabili e si perdono in un mare di tentativi lodevoli ma fatalmente destinati all’insuccesso in quanto inadeguati o basati su presupposti irrealistici, con il risultato di cadere nello sconforto e, nei casi peggiori, diventare come quelli più irragionevoli e irrecuperabili.
I manuali su come trattare le donne esistono da tempo immemorabile, ma la loro efficacia è sempre stata relativa. Recentemente hanno preso piede anche i corsi di seduzione, spesso tenuti da abili “P.U.A.” (ovvero “pick up artists”, cioè “artisti del rimorchio”, l’esatto opposto del mdf), magari danno anche delle buone idee, ma il difetto sta sempre nel manico, ovvero: il mdf, causa la sua forma mentis, fa spesso una fatica enorme ad applicare i consigli e i suoi sforzi rischiano perennemente di ottenere il risultato opposto.
Io qui voglio tentare un approccio più estremo: ovvero, tenere conto del fatto che non mi sto rivolgendo a persone di media capacità seduttiva ma, appunto, a mdf che devono partire da zero e per i quali nulla è scontato. Non che i vari PUA che tengono certi corsi non sappiano a chi si rivolgono: è evidente che se devi fare un corso per imparare comportamenti che dovrebbero (dovrebbero) essere istintivi, tanto messo bene non lo sei. Ma il maestro PUA ha forse due limiti:
1) in quanto PUA, non ha una reale percezione di ciò che si agita nella mente del mdf;
2) l’approccio inevitabile e apparentemente logico è insegnare COSA FARE, partendo dal presupposto che il mdf abbia perso (o mai acquisito) le necessarie cognizioni per la seduzione e che sia necessario insegnargliele daccapo.
Io invece voglio tentare una strada alternativa: la mia teoria è infatti che tutti, grosso modo, le capacità seduttive le possiamo avere, in maggiore o minor misura, ma che per vari e sfortunati eventi le abbiamo “sepolte” sotto una serie di inibizioni, complessi, falsi miti e chissà che altro. Pertanto, la prima cosa a mio vedere necessaria non è imparare COSA FARE ma COSA NON FARE, e liberare la mente da tutti quegli orpelli che ci impediscono di combinare qualcosa di buono con una donna. In altre parole, sono convinto che una donna possa esserci per tutti, si tratta solo
1) di rendersene conto, 2) di non guastare tutto quando la incontriamo.
Ritengo di conoscere bene la mentalità del mdf per un semplice motivo: io per primo lo sono stato, e per molto, molto tempo. Poi mi è capitata una di quelle situazioni da film, o da fumetto, tipo quando uno prende una botta in testa e, quando si risveglia, la sua personalità è improvvisamente cambiata. Sembra fantascienza, ma è così che è accaduto.
Mi ero preso una cotta spaventosa per una tipa decisamente belloccia e simpatica, che diceva che ero il suo uomo ideale: il sogno proibito di qualunque mdf. Ero al settimo cielo, ma dopo un paio di uscite la tipa si era fatta di nebbia, adducendo motivi di studio. Avendo la massima fiducia nella personaggia, attesi con pazienza che i suoi impegni venissero assolti, ma quando (tre mesi dopo...) lei ebbe finalmente terminato, dopo un altro paio di uscite mi disse che frequentava altri giri e che non ci saremmo più visti. Già per me fu un brutto colpo, e cercai di superarlo con molta fatica. Ma la mazzata finale era in arrivo. Infatti, altri quattro mesi dopo, scoprii che si era fidanzata... ma con un tizio che conoscevo, che mi stava vagamente sulle scatole, e che, soprattutto, era quanto di più diverso da me potesse esserci!!! Io andai in tilt. Come era possibile che si fosse fidanzata con lui, se aveva detto che il suo uomo ideale ero io? L’unica spiegazione che riuscivo a darmi era di essere stato talmente incapace da essere riuscito a perdere anche la donna della mia vita. Passai l’estate peggiore della mia vita, oppresso da questo rimorso, da un caldo terrificante, e da ristrettezze economiche tali da non potermi nemmeno concedere una bella vacanza della quale avrei avuto una vitale necessità. A Ferragosto stetti talmente male da finire al pronto soccorso. Da tutta quella vicenda avevo tratto una conclusione: che qualunque donna si sarebbe fidanzata con chiunque tranne me. Ripensai a tutti i numerosi due di picche presi nel corso della mia vita ogni volta che avevo cercato di avvicinare una donna che mi piaceva, e a quanto mi avessero devastato psicologicamente nel corso degli anni. Valutai anche il fatto che qualche storiellina l’avevo pure avuta, ma erano sempre state cose “piovute dal cielo”, dove il mio interesse era stato relativo e infatti erano durate poco. Questo mi portò a riflettere su una evidente coincidenza: meno mi davo da fare con le donne (dal mio punto di vista) e più ottenevo. E viceversa, ogni volta che praticavo un “corteggiamento” in piena regola (sempre in base ai miei parametri) tutto andava a scatafascio.
Per cui decisi, per prima cosa, di mollare tutto e abbandonarmi al volere del fato. E qui le cose cambiarono di colpo. Perché dopo aver trascorso un annetto a leccarmi le ferite, mi accorsi che le cose già miglioravano: non stavo combinando nulla, se vogliamo, ma perlomeno stavo bene, solo aver perduto l’ansia della conquista era già stato un bel traguardo. Nei due anni successivi misi insieme ben tre relazioni di seguito, una delle quali passabilmente stabile. Non ero diventato Brad Pitt, però avevo raggiunto delle capacità seduttive “normali”, non ero un fenomeno ma le mie tranquille donnine riuscivo a trovarmele. La sfg era stata neutralizzata.
Mi considero un miracolato: per questo voglio tentare di mettere le mie esperienze a disposizione di altri. Non so se saranno possibili altri miracoli, ma perlomeno qualche utile spunto spero di fornirlo.
N.B. Scoprii tempo dopo che la famosa tipa mi aveva raccontato un sacco di balle: tutto era nato dal fatto che aveva erroneamente creduto che io fossi pieno di soldi, e aveva fatto di tutto per acchiapparmi... finché non aveva capito che i soldi non c’erano (ed io non li avevo mai vantati). L’altro tizio ne aveva più di me, ma fiutata la tipa si era fatto di nebbia lui, in capo a sei mesi...
linko di nuovo l'indirizzo dove trovarlo:
https://www.ibs.it/fg-da-zero-manuale-di-libro-beppe-massari/e/9788827585436?inventoryId=104304344grazie per l'attenzione.