probabilmente all'estero la parità è molto più avanti che qui e funziona concretamente, nel senso che la donna viene veramente considerata pari all'uomo, mentre qui iniziative come le quote rosa e il senonoraquandismo di fatto perseguono una conferma di "inferiorità" cercando aiutini di ogni genere. Poi ovviamente si vuole la botte piena e la moglie ubriaca: stessi diritti degli uomini più quelli delle donne.
Ascolta, l'"estero" è una parola che può significare tutto e niente, perché anche l'Arabia Saudita è estero, come lo è l'India, l'Iraq, l'Iran, la Tunisia o il Marocco, tanto per fare degli esempi.
Voglio dire: anche in paesi come il Portogallo o la Spagna le donne non sono affatto diverse dalle nostre, e pure lì ricevono "aiutini" di vario genere.
Credo proprio andrebbe sfatata questa leggenda urbana delle "donne estere", che son tutte facili e non costano nulla, perché non è affatto così.
Ad esempio: un mito diffuso tra vari quemmisti, è quello delle donne dell' est, che a loro dire sarebbero "migliori" e "più facili" delle italiane.
Certo, come no...
Basterebbe conoscerle bene e frequentarle per un po' di tempo, togliendosi però "il velo di maya", per rendersi conto che le suddette non sono migliori delle italiane, tantomeno più facili.
O meglio, è più facile che si prostituiscano (anzitutto le rumene), ma quella non è
maggior disponibilità sessuale; è altro.
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ps: le quote rosa esistono anche in "emancipatissimi" paesi come la Norvegia, la Francia, il Belgio, la Spagna, etc.