Spot Footlocker

[skorpion72]

In questi giorni viene mostrato uno spot dove un uomo viene preso a scarpate da una donna

Io ho scritto una lettera a Metro (giornale gratuito letto da decine di migliaia di persone al giorno), per chi volesse farlo l'indirizzo è lettere@metroitaly.it

[Guit]

In questi giorni viene mostrato uno spot dove un uomo viene preso a scarpate da una donna

Io ho scritto una lettera a Metro (giornale gratuito letto da decine di migliaia di persone al giorno), per chi volesse farlo l'indirizzo è lettere@metroitaly.it

Prepara una lettera per lo IAP, postala sul forum, la approviamo e poi la invii a nome del forum QM.

[Teiwaz]

In questi giorni le televisioni nazionali martellano con questa ignobile pubblicità della Foot Loc*** che forse potrebbe far riflettere un po' non solo in chiave antimaschile ma anche in chiave bambinista ("bambinismo" è un termine usato, seppur impropriamente, per indicare l'ipertutela della donna e del bambino, fenomeno sociale e cavallo di battaglia femminista). Abbiamo una donna che sbatte il marito sul letto, gli toglie i calzoni e gli batte il sedere con le scarpe pubblicizzate. E se fosse un battipanni o una bacchettina? Domanda strana? O se quel simbolo di maschio pentito fosse sculacciato sulle di lei ginocchia? Domanda ancora più strana? Questo spot è stato studiato apposta proprio perché oggi è pieno di maschi turbati perché non sono stati sculacciati da fanciulli e, ahinoi, desiderano esserlo da quando erano adolescenti se non pure da prima. La turba mentale in questione si chiama "spankofilia" e il messaggio sociale che passa a causa di simili spot è deleterio, soprattutto nella mente dei maschi, e spero che qualcuno riesca ad intuirlo senza chiedermi di spiegarlo perché ora e in questa sede non mi ci voglio addentrare, per ovvi motivi (non mi sembra il luogo più adeguato per discutere di parafilie). In ogni caso anche questi generi di pubblicità sono sintomi pericolosi di quel malessere sociale che ha le sue radici nelle sculacciate che i genitori non danno più da quando quella vecchia e sana disciplina paterna è morta in seguito alla vittoria di una femmina che già da 4 decenni è trinità mamma-moglie-puttana.

P.S. Comprendo che non sono stato chiaro anche se ho cercato di parlare seriamente... quindi, per favore, non bannatemi.

Buona vita a tutti

[Zoltan2]

Mah questo non mi sembra proprio l'esempio più triste della forte influenza del femminismo sui media.

Piuttosto osservate i film: da qualche anno a questa parte la figura dell'uomo nei media è associata sempre a negatività, passività e sudditanza. Oltretutto mi vengono in mente una serie di scene di pubblicità e film in cui l'uomo "fa la parte della donna" e la donna "fa la parte dell'uomo".

E poi, dove la donna una volta era rappresentata più fragile e "da difendere", nei media di oggi il ruolo del più debole spesso passa a una figura maschile (figura però con una buona dose di negatività sotto forma di "cattiveria", "aggressività" e "stupidità")

[Guit]

Segnalazione inviata all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria (www.iap.it)

Nello spot viene rappresentata una scena di coercizione sessuale di coppia, da parte di lei su lui. Lui viene con violenza picchiato dopo essergli stati tolti i pantaloni. Messaggio di sottomissione e umiliazione ai danni di soggetto di sesso maschile. Diseducativo e particolarmente nocivo per lo sviluppo di una sessualità sana nei giovani. Ritengo che faccia intenzionalmente leva su una deviazione sessuale moderna, che andrebbe contrastata da parte di chi ha responsabilità nel campo della comunicazione e dell'educazione. Non giustificabile in termini di ironia, perché molte persone, me compreso, ricevono da tale pubblicità una sensazione di invasione, violazione, offesa.
Appellandomi quindi agli articoli del codice di autodisciplina n. 9, 10 e soprattutto 11, chiedo che venga presa in esame la possibilità di limitare la diffusione di questo messaggio.
Mi riservo di rendere pubblico il contenuto di questa segnalazione presso associazioni sensibili a questi problemi. Distinti saluti.


Il modulo di segnalazione online si blocca subito dopo l'invio, quindi ho usato l'email.

Gli articoli del codice di autodisciplina da me citati sono i seguenti:

art. 9) No alla violenza, alla volgarità, all'indecenza

art. 10) No all'offesa delle convinzioni morali, civili e religiose e della dignità della persona

art. 11) No alla comunicazione commerciale che può arrecare danno ai bambini e agli adolescenti

Attendiamo risposta.

[Guit]

Ovviamente, spero che mi seguirete, se rispondono con un nulla di fatto, ricorreremo non più come singolo ma associandoci sotto la dicitura di Forum QM.

[Utente Cacellato]

Ti seguo!!!!!

[ilmarmocchio]

Certo

[Rita]

segnalato.
Ho fatto riferimento anche alla direttiva europea sulle pubblicità discriminatori e che creano stereotipi di genere.

[Zoltan2]

Secondo me vi state agitando tanto per una sciocchezza... ci sono problemi ben più seri.

E poi vorrei farvi saltare all'occhio un fatto fondamentale. La pubblicità in questione non mostra un rapporto di sottomissione coercitiva, ma un rapporto sessuale di sottomissione consensuale. Ovvero: l'uomo in questione è sottomesso, ma ne trae piacere. Non è sottomesso a forza (almeno non dà quell'idea). Per lo meno a ME sembra questo il messaggio che vuole dare il contesto della pubblicità.

[Guit]

Secondo me vi state agitando tanto per una sciocchezza... ci sono problemi ben più seri.

Io non sono agitato. Proprio per niente.

Esiste un problema simbolico di sdoganamento della violenza sessuale sull'uomo. Esiste la creazione ironica di stereotipi che poi sfociano in comportamenti lesivi della dignità, soprattutto nei giovani, e dalle conseguenze anche gravi. Esiste un serio problema di autostima nelle nuove generazioni, soprattutto di  sesso maschile.

Ce ne sono di motivi *seri*. Quanti ne vuoi.

[Rita]

Secondo me vi state agitando tanto per una sciocchezza... ci sono problemi ben più seri.

E poi vorrei farvi saltare all'occhio un fatto fondamentale. La pubblicità in questione non mostra un rapporto di sottomissione coercitiva, ma un rapporto sessuale di sottomissione consensuale. Ovvero: l'uomo in questione è sottomesso, ma ne trae piacere. Non è sottomesso a forza (almeno non dà quell'idea). Per lo meno a ME sembra questo il messaggio che vuole dare il contesto della pubblicità.

a parti invertite, sarebbe considerato probabilmente una pubblicità contenente lo stereotipo di genere per cui alla donna piace essere sottomessa.

In sostanza credo che la direttiva europea si riferisca proprio a questo: far passare un messaggio che induce alla sottomissione della donna nei confronti dell'uomo. Non capisco perchè il contrario dovrebbe essere permesso. Si vuol combattere uno stereotipo facendo nascere un altro stereotipo?

Poi sono d'accordo sul fatto che siano sciocchezze: così come sono sciocchezze reclamare per la pubblicità in cui si vedono un gruppo di donne felici di rasarsi il pube per gli uomini e intravedere anche un incitamento alla pedofilia.

Il problema, a mio avviso, è: se c'è una regola (anche sciocca come questa) dev'essere rispettata e fatta rispettare in tutte le direzioni.

E' l'interpretazione oggettiva della regola.

[Guit]

Concordo con Rita.

C'è un problema che dovrebbe stare a cuore a chi si occupa di QM, un problema fondamentale: l'educazione al rispetto.

Poi ognuno a casa fa ciò che vuole. Ma la creazione intenzionale e propagandista di uno stereotipo è altra cosa.

[Animus]

Ovvero: l'uomo in questione è sottomesso, ma ne trae piacere.

Bonanotte...e sogni d'oro.

[Zoltan2]

A me quella pubblicità fa venire la pelle d'oca, mi sembra di cattivo gusto e simbolo di un femminismo oramai all'apice della follia.

Tuttavia, dato che nella pubblicità l'uomo, seppur ridicolizzato, è consenziente, non ci vedo nulla di male.

Il discorso è semplice:

Voi dite: Se noi non possiamo fare le pubblicità che ci pare (ovvero una pubblicità simile ma a sessi invertiti) allora vogliamo che pure questa venga censurata.

Io dico: Io voglio che tutte le pubblicità vengano consentite. Qualche femminista vuole fare una pubblicità con un uomo sottomesso? Ok, io però lotto per avere il diritto di fare una pubblicità simile ma a sessi invertiti. E che nessuno mi venga a dire niente...

Insomma, voi dite: aboliamo tutto, io dico: lottiamo per far sì che anche le pubblicità a parti invertite siano viste con normalità, e senza strumentalizzazioni.

Se iniziamo a fare lo stesso gioco delle femministe, "questo non va bene!", "quest'altro lede i nostri diritti in quanto uomini!!" allora potremmo davvero abbassarci al loro livello.

Opinione mia.