L'erba del vicino: l'esterofilia degli italiani

[Vicus]

Sulle parigine a pagamento ti do ragione, sono tutte cinesi (i Grands Boulevards ne sono pieni, impossibile non notarle). Ma cambiando quartiere, cambiano anche le parigine!

Delle inglesi, meglio non parlare.

La testa delle donne è uguale ovunque, le francesi l'hanno solo un po' più vuota del solito.

[Sardus_Pater]

Le parigine soprattutto, ma anche le borgognone... si salvavano in due e stop.
E le inglesi sono anche peggio...
SI parla di estetica perché ovviamente la testa delle donne è uguale a tutte le latitudini.

Ma se Parigi è il ficaio d'Europa . Luglio 2010, c'è l'avevo duro 24 ore su 24.

[Duca]

Ma se Parigi è il ficaio d'Europa . Luglio 2010, c'è l'avevo duro 24 ore su 24.

Praga, Bratislava, Budapest... altro che le mangiarane.

[Vicus]

Ma se Parigi è il ficaio d'Europa . Luglio 2010, c'è l'avevo duro 24 ore su 24.

Il signore sì che ha visto Parigi.

[Rivarol]

Ma se Parigi è il ficaio d'Europa . Luglio 2010, c'è l'avevo duro 24 ore su 24.

Ma non è che a Parigi quello che manca sono proprio le parigine doc? Un pò come in tutte le grandi metropoli europee.

[Sardus_Pater]

Praga, Bratislava, Budapest... altro che le mangiarane.

Eccone un'altra! Birra per due spicci e ragazze che ballano sui banconi .

[Vicus]

Ma non è che a Parigi quello che manca sono proprio le parigine doc? Un pò come in tutte le grandi metropoli europee.

Non è che manchino, è che vanno spesso con Mogambo o Mohamed (non la maggioranza; ma un numero proporzionalmente rilevante).

[Kratos]

Non è che manchino, è che vanno spesso con Mogambo o Mohamed (non la maggioranza; ma un numero proporzionalmente rilevante).

Evidentemente l'esterofilia è una malattia diffusa in tutto l'Occidente e non solo in Italia.
Quello che mi disgusta non è il comportamento in sé (che comunque disapprovo), ma il fatto che venga promosso ed incentivato a livello istituzionale.

[Rivarol]

L'esterofilia è un business oggi, così come lo è l'immigrazione.
Qualche anno fa ricordo che una compagnia aerea fece una campagna pubblicitaria in cui si spronava il cliente (ovviamente maschio) a viaggiare in luoghi "esotici" per ovviamente sfogare i propri istinti sessuali.

La distruzione degli stati nazionali e dei loro confini passa anche per l'apologia dell'estero come paradiso, luogo in cui soddisfare i propri desideri. Naturalmente ciò che non si dice e che bisogna avere il denaro, altrimenti quei desideri rimangono tali.