Autore Topic: L’ultraricca Casta tedesca che ruba i salari ai suoi operai  (Letto 9393 volte)

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Re:L’ultraricca Casta tedesca che ruba i salari ai suoi operai
« Risposta #45 il: Febbraio 28, 2019, 02:16:57 am »
"Nemmeno la maggioranza dell’opinione pubblica tedesca è d’accordo su una condivisione del debito.
Purtroppo questa affermazione è assolutamente vera, e mi preoccupa molto. Ciò di cui abbiamo bisogno è di spiegare alla gente quali sono le alternative.
Quali sono?
Reintrodurre il marco tedesco. Sarebbe una valuta estremamente forte, che renderebbe le esportazioni tedesche molto più costose. L’industria automobilistica tedesca dovrebbe temere non più la Cina, ma la Francia e l’Italia, la Peugeot, la Citroën e la FIAT"
Quindi, tirando le somme:
posto che il tasso di cambio è il "listino prezzi" di quello che un paese produce ed esporta, nel momento in cui un tedesco comprava una fiat, di fatto vendeva marchi ed acquistava lire, facendo salire il valore della lira e scendere quello del marco, e viceversa quando accadeva il contrario (ovvero quando un italiano acquistava una volkswagen), cosa, questa, che rappresentava un "meccanismo di compensazione" che preveniva squilibri eccessivi nella bilancia dei pagamenti dei due paesi.
Con l'euro, il "listino prezzi" dell'Italia si è alzato, ma il loro si è abbassato in maniera molto più evidente, fino alla pesante svalutazione dell'euro di qualche anno fa, che ne ha sostanzialmente allineato il valore a quello di una nostra ipotetica moneta sovrana (sono stati fatti studi al riguardo, se li ritrovo li posto), ma ha abbassato drasticamente il valore dell'euro rispetto a quello che sarebbe stato il valore di un ipotetico marco tedesco: tra il 20 e il 30 per cento in meno.
Ergo, l'adozione dell'euro, da parte loro, non ha rappresentato altro che una gigantesca svalutazione competitiva nei confronti degli altri paesi (quello che accusavano noi di fare con la lira, dunque, in realtà lo hanno fatto loro con l'euro, e lo hanno fatto 5 volte tanto), dato che, con l'euro, la loro valuta non si rivaluta (Draghi pompa miliardi con il QE perché, se si rivaluta, nel giro di un mese viene giù tutto e l'euro implode), ma permette loro, in buona sostanza, di sostituire le esportazioni altrui con le loro (negli USA sembra se ne siano accorti: http://www.ansa.it/usa_2016/notizie/altra_america/2016/04/29/usa-mettono-cambi-cina-e-germania-sottoi-osservazione_71e83b9c-f826-464a-a1de-b2fc8194572a.html ).
Non paghi di questo, nei primi anni 2000 ci hanno aggiunto una massiccia dose di dumping salariale con le riforme Hartz.
Dunque, non solo la loro riunificazione l'hanno fatta pagare agli altri, ci hanno pure magnato sopra e continuano a farlo.
..non ho altro da aggiungere, Vostro Onore.
« Ultima modifica: Febbraio 28, 2019, 02:32:18 am da gluca »

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Re:L’ultraricca Casta tedesca che ruba i salari ai suoi operai
« Risposta #46 il: Febbraio 28, 2019, 02:32:53 am »
Quelli che ci fanno la morale son questi qua.

Offline Vicus

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Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:L’ultraricca Casta tedesca che ruba i salari ai suoi operai
« Risposta #48 il: Marzo 01, 2019, 20:34:58 pm »
Uno dei tratti del protestantesimo è la sua cupezza rigorista, Calvino arrivò a proibire le feste e impose alle donne di tagliarsi le trecce, creando un'atmosfera "giansenista" e sessuofobica di cui vediamo ancor oggi le tracce in Svizzera, Baviera, Francia e nei Paesi anglosassoni dove la gente ha ancora un atteggiamento fortemente puritano nei confronti del sesso e dell'alcool.
Il cattolicesimo con la sua gioia di vivere e gratitudine per la creazione (v. S. Francesco) ci ha regalato magnifiche opere d'arte.
Qui hai ragione da vendere.

Per tutte le critiche che si possono fare alla Chiesa, bisogna riconoscere che l'estremismo rigorista dei protestanti e' molto peggiore del peggior difetto di qualsiasi cattolico, perche' e' un estremismo che sfocia facilmente in grezzo suprematismo e razzismo.
A questo proposito, qualche ora fa sono incappato in una cartina illuminante:

 
Praticamente il Partito Nazista e' stato un prodotto della mentalita' luterana, mentre i cattolici se ne tenevano ben alla larga. E a pensarci bene, il discorso fila che e' un piacere: solo dei protestanti "eletti dalla grazia di Dio" possono essere cosi' invasati di rigorismo messianico da seguire un folle che parla di razza superiore, di spazio vitale e di ebrei da eliminare.
"Le donne occidentali sono più buone e tolleranti con gli immigrati islamici che le stuprano che con i loro mariti."
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Re:L’ultraricca Casta tedesca che ruba i salari ai suoi operai
« Risposta #49 il: Marzo 01, 2019, 21:19:23 pm »
Ci furono anche aperte opposizioni come quella del cardinale Von Galen (il Leone di Münster) che fece infuriare Hitler, che però non osò toccarlo perché aveva il popolo cattolico dalla sua.

Gli stessi nazisti addusssero a Norimberga che il razzismo era la semplice realizzazione della religione luterana. Oggi dobbiamo fare i conti con la Bible Belt e le sue fisime messianico-apocalittiche che rischiano di incendiare il mondo.
« Ultima modifica: Marzo 01, 2019, 22:42:07 pm da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:L’ultraricca Casta tedesca che ruba i salari ai suoi operai
« Risposta #50 il: Marzo 01, 2019, 22:05:53 pm »
Praticamente il Partito Nazista e' stato un prodotto della mentalita' luterana, mentre i cattolici se ne tenevano ben alla larga
https://it.wikipedia.org/wiki/Rosa_Bianca

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Re:L’ultraricca Casta tedesca che ruba i salari ai suoi operai
« Risposta #51 il: Marzo 01, 2019, 22:39:20 pm »
Di recente ho organizzato una rappresentazione sulla Rosa Bianca, con attori professionisti che leggevano le lettere dei resistenti, è stato molto bello.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:L’ultraricca Casta tedesca che ruba i salari ai suoi operai
« Risposta #52 il: Marzo 01, 2019, 23:25:03 pm »
Son personaggi dinanzi ai quali bisogna solo togliersi il cappello in segno di rispetto.
Portare avanti le proprie idee a costo della vita è cosa alla portata di pochissimi.

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Re:L’ultraricca Casta tedesca che ruba i salari ai suoi operai
« Risposta #53 il: Marzo 02, 2019, 00:12:01 am »
Ci furono anche aperte opposizioni come quella del cardinale Von Galen (il Leone di Münster) che fece infuriare Hitler, che però non osò toccarlo perché aveva il popolo cattolico dalla sua.
Aveva il coraggio che mancava a Pio XII (che infatti mandava avanti lui) e che, invece,  il suo predecessore, ben più risoluto, aveva dimostrato di avere (tanto che ancor oggi sussistono molti dubbi sulla sua morte e sul ruolo che ebbe Mussolini al riguardo, proprio alla vigilia di una famosa enciclica mai pubblicata..).
Ma il coraggio, se uno non ce l'ha, non se lo può dare..
A scomunicare i comunisti a guerra finita non è che ce ne voglia poi molto.
Nella bimillenaria storia della chiesa, i migliori papi, per quanto ne so io, raramente son venuti dalle file della diplomazia vaticana.
Evidentemente, fede e realpolitik mal si conciliano...
« Ultima modifica: Marzo 02, 2019, 00:22:08 am da gluca »

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Re:L’ultraricca Casta tedesca che ruba i salari ai suoi operai
« Risposta #54 il: Marzo 02, 2019, 03:35:51 am »
Ho l'impressione che questo argomento tornerà ancora e ancora. :sick:
Pio XII guardò senza battere ciglio un comunista che gli puntava la pistola alla tempia. Se non è coraggio questo.

Nella sua allocuzione al Collegio dei Cardinali, il 2 giugno 1943, Pio XII rievocando ancora una volta le "suppliche ansiose di tutti coloro che, a causa della loro nazionalità o della loro razza, sono prostrati dalle più grandi prove e talvolta persino destinati senza colpa personale a misure di sterminio", aggiunse: "Tutte le nostre parole inviate all'autorità competente su questo argomento, come tutte le nostre dichiarazioni pubbliche, devono essere pesate seriamente e misurate da Noi, nell'interesse stesso delle vittime per non rendere, contrariamente alle nostre intenzioni, più pesante e più insopportabile la loro situazione."

Prima della guerra, il cardinale Pacelli rischiò molto con l’aiuto che dava all’opposizione ai nazisti. Fece più di chiunque altro per salvare la vita degli Ebrei. Molti facevano finta di non saper nulla, tra cui un diplomatico inglese che parlava di «questi ebrei che si piangono sempre addosso». Né l’Inghilterra né gli Stati Uniti facilitavano la fuga degli Ebrei, con la sola eccezione dei Kindertransport.
Le dichiarazioni fatte da Pio XII prima e durante la Guerra sono inconfondibilmente ostili al nazismo.
A differenza di alcuni oggi, i nazisti capivano benissimo quel che diceva. Il progetto per catturare Pio XII nel 1944 fu evitato solo per l’improbabile intervento di Karl Wolff, il generale delle Waffen–SS. Il Papa parlava poi con un linguaggio chiarissimo dei mali del Comunismo e della persecuzione stalinista, ma non ne parlò durante la Guerra. I diplomatici dei paesi alleati presso la Sede Apostolica avevano capito che era solo con la neutralità del Vaticano che il Sommo Pontefice poteva ospitare migliaia di Ebrei nei vari Conventi in Italia e nello stesso Vaticano. Gli permetteva pure di tenere dei contatti con loro e quindi le informazioni sui prigionieri di guerra e sugli Ebrei raggiungevano gli stessi Alleati. Così ammisero gli alleati e gli Ebrei pure dopo la fine della Guerra.

Albert Einstein era riuscito a scappare dalla Germania nazista e, nel 1940 disse, «solo la Chiesa Cattolica si è opposta a Hitler e mi trovo costretto ad ammettere che quella che una volta odiavo adesso debbo lodare senza alcuna riserva». Chaim Weizmann, primo Presidente della Repubblica israeliano e Isaac Herzog, Rabbino Capo d’Israele, fecero i loro tributi altrettanto generosi. Dopo la morte di Pio XII, Golda Meir – all’epoca Ministro degli Esteri in Israele – dirà, «piangiamo questo grande servo della pace».


Del silenzio e delle omissioni degli Alleati vogliamo parlare? O della collaborazione dei Rockefeller con le "ricerche scientifiche" nei campi di sterminio? Il rabbino capo di Roma Zolli si convertì al cattolicesimo (assumendo il nome di Eugenio, in onore di Pio XII) anche per questo.
Mentre gli Alleati guardavano dall'altra parte, Pio XII salvò dalle 500.000 alle 860.000 vite umane.
Perché gli Alleati non bombardarono i lager?
«Ho lavorato con cinque presidenti americani. A tutti ho fatto la stessa domanda: perché l’aviazione degli Alleati non ha bombardato le linee ferroviarie che portavano ai campi di concentramento?». Elie Wiesel, scrittore americano, ex deportato ad Auschwitz e Buna, sopravvissuto e testimone della Shoah, non ha mai ricevuto una risposta alla sua domanda. «Mi dicevano sempre: “Dovevamo bombardare le fabbriche”». Ma non è la verità.
Un pilota americano, che ha partecipato alle operazioni nell’Est Europa, me lo ha confermato. “Sorvolavamo spesso Auschwitz, era un punto d’incontro per le nostre operazioni nell’area”.
Non è chiaro quale fosse la posizione di Roosevelt. Quello che è certo è che Roosevelt ricevette una richiesta ufficiale, ma non rispose mai.
A quei tempi era cominciata una campagna di sensibilizzazione per salvare gli ebrei in Europa, colpiti dal nemico nazista. Le loro proposte trovavano l’ostruzionismo da parte del Dipartimento di Stato. Ma si organizzarono: si presentarono dal presidente Roosevelt con due rapporti, uno pubblico e uno segreto, che conteneva una serie di informazioni molto gravi. Si dimostrava che il Dipartimento di Stato aveva taciuto, con costanza, una serie di crimini perpetrati contro gli ebrei.
Ma non si colpirono i campi di concentramento. C’era un ostruzionismo invincibile. Dicevano che non era possibile – ed è documentato – anche in giorni in cui erano partite, dalla base pugliese, anche operazioni di bombardamento di zone ben oltre Auschwitz. Il motivo profondo, poi, non si sa. Non si saprà mai?
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Re:L’ultraricca Casta tedesca che ruba i salari ai suoi operai
« Risposta #55 il: Marzo 02, 2019, 13:02:15 pm »
C’era un ostruzionismo invincibile. Dicevano che non era possibile – ed è documentato – anche in giorni in cui erano partite, dalla base pugliese, anche operazioni di bombardamento di zone ben oltre Auschwitz. Il motivo profondo, poi, non si sa. Non si saprà mai?
Azzardo un'ipotesi, senza pretesa di conoscere la verita'.

Gli ebrei dell'Est Europa furono pesantemente coinvolti nella rivoluzione bolscevica, tanto che si puo' quasi dire che si tratto' in realta' di una rivoluzione ebraica.

Queste non sono tesi complottiste o antisemite, tanto che le riporta la stessa wikipedia:

https://it.wikipedia.org/wiki/Ebrei_russi#Ebrei_nei_movimenti_rivoluzionari
Citazione
Nel 1897 fu fondato l'Unione Generale dei Lavoratori Ebrei, noto anche come Bund. Diversi ebrei si iscrissero ai due principali partiti rivoluzionari: il Partito Socialista Rivoluzionario (PSR) e il Partito Operaio Socialdemocratico Russo (POSDR). Un numero rilevante di membri della fazione bolscevica erano ebrei, specialmente nel gruppo dirigente del partito, e la percentuale di ebrei tra i menscevichi era addirittura superiore. I fondatori e dirigenti della fazione menscevica, Julius Martov e Pavel Borisovič Aksel'rod erano entrambi ebrei.

A causa del fatto che molti dirigenti bolscevichi erano ebrei e che il bolscevismo sosteneva la promozione di una rivoluzione proletaria internazionale—è il caso di Lev Trockij— i nemici del Bolscevismo e gli antisemiti dipinsero il Comunismo come una dottrina politica al servizio degli ebrei e dei loro interessi

...

Questo genere di azioni, insieme alla massiccia partecipazione degli ebrei alla fazione bolscevica, danneggiarono i comunisti durante la Guerra civile russa contro l'Armata bianca che considerava tutti i comunisti come una "gang di ebrei"; gli ebrei erano infatti maggioranza all'interno del Comitato Centrale del Partito comunista, superando persino i russi non ebrei.

Quindi, a mio parere, agli alleati faceva comodo che Hitler togliesse di mezzo un popolo che con le sue velleita' rivoluzionarie costituiva una minaccia per i paesi capitalisti e imperialisti.

In definitiva gli ebrei del tempo, soprattutto quelli che vivevano in Europa dell'Est, erano visti un po' come gli integralisti islamici di oggi: teste calde piene di idee incendiarie e potenziali rivoltosi o terroristi.
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