La chiave sta nelle sue prime parole: faccio tutto in casa, lavo, stiro, ma è sempre colpa mia. Ovvio, percepito oramai dalla moglie come un fallito e un incapace non in grado di produrre reddito (chi lo assume un ex carcerato?) oramai è un uomo bollato, condannato al disprezzo perpetuo e alla critica sistematica. Nessuno sarebbe disposto a vivere in qualsiasi luogo (fosse anche casa sua) in queste condizioni. E ha
preferito, logicamente, tornare in carcere. Lì almeno ha vitto alloggio assicurato senza dover lavorare e senza essere di peso a nessuno. Non deve andarsi a cercare un lavoro (e prendersi le sue brave porte in faccia). E, soprattutto, lì, almeno, lo rispettano.