Dialoghi > Natura maschile e natura femminile

Per le donne, l'uomo è un elettrodomestico antropomorfo

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Vicus:

--- Citazione da: gluca - Agosto 05, 2018, 22:47:32 pm ---Se sei bravo in ciò di cui ti occupi quotidianamente, ma, al di fuori di quello, non capisci manco la radice quadrata di un cazzo, non significa che sei intelligente, piuttosto, che sei, semplicemente, un cretino che sa fare bene il proprio lavoro, e, che, con ogni probabilità, genererà e alleverà individui uguali a lui.

--- Termina citazione ---
Hai precisamente descritto il genere di uomo che le donne considerano un buon partito: l'omuncolo della multinazionale magari anglosassone. Conformista e zerbino quanto basta per presentarlo senza imbarazzo alle amiche.
Va da sé che chi non è sufficientemente lobotomizzato rimane disoccupato o fa la fame, il che lo esclude automaticamente dall'industria del matrimonio. E del divorzio.

gluca:
Una volta erano così quelli che a scuola non ci andavano (ed erano giustificati in questo).
Oggi, sono così quelli che a scuola ci vanno (cioè tutti o quasi).
(Ogni riferimento al fatto che la scuola sia, da decenni, un feudo della sinistra NON è affatto casuale)
:)

Vicus:

--- Citazione da: gluca - Agosto 05, 2018, 23:22:30 pm ---Una volta erano così quelli che a scuola non ci andavano (ed erano giustificati in questo).
Oggi, sono così quelli che a scuola ci vanno (cioè tutti o quasi).
(Ogni riferimento al fatto che la scuola sia, da decenni, un feudo della sinistra NON è affatto casuale)
:)

--- Termina citazione ---
:clapping: :drinks: C'è senz'altro una discriminazione politica - col risultato che ora i migliori cervelli vanno a zappare (come quei due laureati in economia passati in Rai qualche giorno fa).

gluca:
Del resto, "sinistra", non è solo un sostantivo, ma anche un aggettivo :)
Oggi Lombroso avrebbe il suo bel daffare..
In Italia, comunque, abbiamo un problema non da poco: siamo passati da una generazione composta per la maggior parte da "ciucci da fatica" che non capiscono un cazzo in quanto tali, ad una di "ciucci studiati" che capiscono pure meno dei primi, ma che credono di sapere tutto perché hanno attaccato un foglio di carta sul muro.
A Napoli direbbero:
"'A meglia vita è a toia ca si fesso e nun capisce niente"
:)

Frank:

--- Citazione da: Vicus - Agosto 05, 2018, 20:32:33 pm ---Il vero nemico è questo sistema perverso che degrada il genere umano, le femmine come i maschi (ma le femmine di più, perché qualche uomo consapevole c'è).

--- Termina citazione ---


Mah... io non la vedo esattamente così.
Il genere umano è quello che è "da sempre".
Anzi, un tempo era pure molto peggio, in Italia come in qualsiasi altra parte del mondo.*

@@

* In alcuni schifosi paesi - tipo quelli africani - è ancora così.

@@


Questo è un articolo che ho rubato sul forum di uomini3000, pubblicato nel 2006 da STRIDER.



--- Citazione ---Spesso, parlando con delle persone anziane, mi capita di sentirmi dire:"Oggi non c'è più rispetto, oggi i giovani sono tutti maleducati e irrispettosi, una volta c'era più rispetto per gli anziani, ai miei tempi c'era meno violenza, ecc., ecc.".
Bene.
Qualche giorno fa, mentre ero a casa di un amico, mi è capitato fra le mani un vecchio numero di FOCUS EXTRA (n.13 - primavera 2003), che gli ho immediatamente "sequestrato".
Per quale ragione? Be', perchè all'interno vi è pubblicato un interessante articolo intitolato:
"AI MIEI TEMPI..."
"Nel 1861, a Napoli, c'erano 70 delitti ogni 100 mila abitanti. Oggi in Italia sono meno di 4, negli Usa circa 10, a Rio de Janeiro 65".
----------------------------------------
Esiste davvero un'emergenza sociale in Italia?
Ha ragione chi rimpiange il passato e parla di
criminalità dilagante? O la paura non è che
l'effetto del bombardamento di notizie cui
siamo sottoposti dai mezzi d'informazione?
"Se da un lato è vero che in alcuni periodi,
anche recenti, gli omicidi sono aumentati"
risponde Isabella Merzagora Betsos, docente
di Criminologia alla facoltà di Medicina dell'Università
di Milano "è pur vero che prendendo in considerazione
intervalli temporali più ampi il fenomeno appare
decisamente in calo". Nonostante i dati relativi
all'Ottocento siano in genere poco attendibili
e coerenti, Merzagora ha mostrato che nel
nostro Paese si è passati da un tasso di 20
omicidi volontari (tentati o consumati) ogni
100 mila abitanti nel 1880, ai 3,83 del 2001.
Il dato, che nel 1900 era già sceso quasi a 10,
è arrivato sotto i 3 nel 1963, per poi risalire
leggermente. "Il grafico" fa notare Merzagora
"mostra una flessione dei crimini prima e durante
le due guerre mondiali, e una forte crescita
all'indomani (nel '45 si arrivò a un tasso di 28,52
omicidi ogni 100 mila persone). Il calo era dovuto
alla chiamata alle armi dei giovani, allo spopolamento
delle città, alla diminuzione della disoccupazione
grazie allo sviluppo dell'industria bellica; il successivo
incremento, invece, si spiega con la depressione
economica, le difficoltà di integrazione dei reduci,
la più facile reperibilità di armi. Nell'ultimo quarto
di secolo sono diminuiti anche gli omicidi a scopo
di furto o rapina, passati dai 202 del 1975 ai circa
40 attuali, mentre sono aumentati gli assassini di mafia.
"Una volta, nel mondo contadino" dice Merzagora
"i problemi di confine dei campi o di tradimento
coniugale si risolvevano a schioppettate. Oggi si
va dal giudice". Anche secondo Cary Cooper, psicologo
comportamentale dell'Università di Manchester, il
livello di violenza nella società non è aumentato.
"A cambiare è stata la percezione che ne abbiamo".
Una combinazione di fattori, compresa una maggiore
copertura da parte dei mass media anche degli episodi
di piccola criminalità, ci ha reso più sensibili al problema
della sicurezza. Ma Cooper, statistiche alla mano, sottolinea
come il rischio di essere derubati o aggrediti sia molto
più basso di quanto la gente immagina. Se in Gran Bretagna
una persona su 7 ammette di aver paura di essere rapinata,
solo una ogni 200 lo sarà effettivamente. Parimenti,
il 25% delle donne teme di essere stuprata, mentre la
possibilità che accada è dello 0,078%. Anche gli automobilisti
si preoccupano troppo. Uno su 5 ritiene probabile che
il suo veicolo venga rubato, ma è una realtà solo per
1 su 70. "Spesso, concentrandoci su ciò che è assente
dalla nostra vita, in questo caso il crimine, finiamo per
temerlo di più" conclude Cooper.

Michele Scozzai
--- Termina citazione ---

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