Io me la spiego cosi:
Immediatamente prima del concilio vaticano II l'ingerenza e la pressione del turpe mondo secolarizzato progressista sulla chiesa fu tale che il contraccolpo all'interno dell'assise conciliare fu inevitabile.
Si pensi che prima ancora di cominciare già si plaudiva al momento storico come passaggio da una chiesa PREconciliare a una POSTconciliare come a dire che i cambiamenti si imponevano a prescindere e che semmai si doveva discutere sul come
I "lavori" presero subito la piega della più' vile e profana politica con il manifestarsi delle classiche beghe intestine tra diverse correnti (vedi a mo di esempio: le "baruffe chioggiotte" interne al pd)
con il "pacione" di papa giovanni XXIII travolto dagli eventi.
Se confrontiamo le condizioni "ambientali" in cui si discusse, questo concilio e quello precedente (vaticano I) vediamo subito una differenza vitale o letale : nel 1mo si volle una "clausura" totale per schermare gli interessati da ogni condizionamento esterno, nel 2do l'isolamento fu solo formale e il mondo esterno si riverso' dentro l'assise con tutto quello che significo' una pesante ipoteca era già stata scritta circa l'esito finale.
A differenza del concilio di trento che decise di DECIDERE e alla fine (non senza "mal di pancia" ) produsse la sublime controriforma
in questo caso nel solco della più tipica mentalità' politica italiana si decise di non decidere e cosi "vinsero tutti" o meglio non si scontento' nessuno
Anziché usare questa opportunità per riaffermare e ribadire a se stessi e alla società secolarizzata che il deposito del credo cattolico i suoi fondamentali, non sono nella disponibilità dell'interpretazione soggettiva di nessuno (papa compreso) e che la fede a tutti i livelli come atto di ragione e alla base del suo esistere e non il parlamentarismo o la prassi democratica
Anziché ribadire questo si sono preoccupati del "ritorno d'immagine" che l'esito del concilio avrebbe avuto presso l'opinione pubblica, nel caso avesse disatteso le tante troppe aspettative.
In altre parole la preoccupazione era di non apparire retrogradi antiquati o conservatori agli occhi della moderna società
moderna società che evidentemente già allora aveva un enorme potere di dissuasione/persuasione sul tutta quella umanità volubile, tiepidamente cristiana sempre pronta ad correre in soccorso del vincitore di turno in questo caso lo "spirito del mondo".
Diversi cambiamenti "buttati la" come contentini in modo disorganico per accontentare le varie correnti, alla fine si e prodotto un esito confuso e ambiguo, senza SINTESI su molte questioni fondamentali, cosi' che anziché "serrare le fila", attorno ai dogmi e stato dato il "liberi tutti"
Come sorprendersi se alla fine i suddetti TUTTI si sono autorizzati a trarre dal concilio le proprie "personali conclusioni”, e ad agire di conseguenza.
Tra l'indovinare e il sbagliare strada, questo e senza dubbio il peggior esito che si possa ottenere da una assemblea chiamata a decidere qualcosa in questo caso tracciare la strada per il futuro della chiesa
la situazione di turbamento e degrado della chiesa attuale ne e la prova sconsolante
Ecco, per me tutto questo NON e stato dettato solo da "veniali" mancanze e “insufficienze” umane interne alla chiesa, ma e l'esempio forse più emblematico di come agisce, il grande fratello progressista e con quale sottigliezza demoniaca allo scopo di insinuarsi e corrompere da dentro la sua più atavica nemica di sempre la chiesa cattolica l'unica voce alternativa e "fuori dal coro" rimasta in circolazione
Il rimedio era quello individuato da benedetto XVI, restare inchiodati ai dogmi perenni e indiscutibili anche a costo di inimicarsi l'opinione pubblica, (a riconferma ricordo che gli fu impedito di parlare alla sapienza di Roma, mentre a bergoglio stenderebbero un tappeto rosso) poi fare quadrato attorno ai principi non negoziabili e da questi salvare il salvabile della chiesa non ancora compromessa
Fatto fuori benedetto (con modalità politico mafiose sulle quali prima o poi si dovra' sapere di più) e' arrivato l'ingenuo di Bergoglio che (spero per lui) inconsapevolmente eterodiretto e li apposta per sovrintendere il nuovo corso "normalizzatore" che "finalmente" (a spese della chiesa) abbatterà quest'ultimo muro che divide due mondi finora inconciliabili, e ovviamente non poteva che cominciare dall'interno con epurazioni, allontanamenti, e licenziamenti ben mirati e promozioni di personaggi a cominciare da parolin assai inclini al compromesso sempre e comunque
Se lo si ascolta anche nel linguaggio cosi alla moda nel lessico e nei contenuti sapientemente epurati di ogni riferimento "sgradito" al sistema (aborto eutanasia gender lgbt eugenetica femminismo e altri) e pieno invece delle nuove tematiche progressiste: ambiente, capitalismo, finanza, lavoro, immigrazione, ecc si capisce quanto male siamo messi, e se poi valutiamo la sua produzione teologica non si capisce se abbiamo a che fare ancora con la chiesa cattolica romana o siamo già in territorio protestante
ad aggravare la cosa l'opinione pubblica (sapientemente manipolata) e del tutto convinta che bergoglio sia impegnato a "fare pulizia" di un certo clero parassitario stratificato nel tempo dentro al vaticano in forza di una specie di nepotismo corrotto e che proprio per questo vada sostenuto e appoggiato
Finché avrà a sostenerlo le stampelle del grande fratello non penso ce sia cosi' tanto traballante
Una bella petizione popolare "rivogliamo benedetto XVI" e quel che ci vorrebbe