Sul sentimento occidentaleLa scopertà degli spermatozoi si deve all'olandese Antony van Leeuwenhoek avvenuta nella seconda metà del ‘600.
Bene si dirà, per una civiltà patriarcale e dal sentimento maschile,
com'è quella cristiano-occidentale, è la scoperta che si aspetta.
Ed è proprio qui che arrivano le sorprese, o meglio le conferme, perché la scoperta dell'olandese non fu accolta con “molta” simpatia ed anzi venne in realtà rigettata sia dal sentire comune, sia dal mondo accademico.
Per prima cosa si procedette a chiamarli con un nome
idoneo, "vermicelli" (spermatici) e subito dopo, vennero declassati a "organismi parassitari dei testicoli maschili", dunque privi della benché minima funzione nella riproduzione, ed anzi .. dannosi.
Il problema, pare, è che allora, alla scoperta degli spermatozoi, esisteva già una teoria detta ovismo.
Ad es. il teologo Nicolas Malebranche (appartenente alla congregazione clericale “Oratorio di Gesù e Maria Immacolata di Francia”) scriveva:
“Vediamo nel germe di un uovo fresco, che non è stato covato, un pollo perfettamente formato. Vediamo rane nelle uova di rana, e vedremo altri animali nei loro germi, quando avremo sufficiente abilità ed esperienza per scoprirli...Dobbiamo supporre che tutti i corpi, di uomini e di bestie, che nasceranno o saranno prodotti fino alla fine del mondo, potrebbero essere stati creati fin dal suo inizio, in altre parole, che le prime femmine furono create con dentro tutti i successivi individui della loro specie” (1673)
E l’italiano Antonio Vallisneri nella sua
meravigliosa sintesi delle teorie di inizio ‘700 affermava che «nell’ovaia della prima donna, sono contenute le uova che non solo contengono in piccolo tutti i figli che lei farà, ma anche tutta la sua posterità, fino all’estinzione della specie».(1721)
Una matrioska.
Cmq tornando agli spermatozoi, il sacerdote Giovanni Needham (1713-1781) non aveva dubbi che questi "animaluncoli" fossero vermi nati dalla putrefazione del liquido seminale, e Karl Friedrich Burdach, ancora nel 1832, cioè 150 anni dopo la loro scoperta, sosteneva nel suo trattato di fisiologia che gli spermatozoi "vanno considerati al pari degli entozoi (vermi parassitari) come prodotti di una sostanza organica che si decompone all'interno di un organismo vivente...Mi sembra dunque che gli animali spermatici siano gli entozoi del seme"
Declassati a parassiti, gli venne preferita la teoria dell'
aura seminalis.
Che cos'era questa benedetta aurea?
Era lo spirito dello seme maschile.
Infatti una volta che lo sperma giungeva in vagina, era "l'aura seminifera" che si staccava dalla parte materiale, "organica", ed era solo questa che avrebbe modificato l'umore contenuto nell'uovo per dar vita all'embrione.
Senza contatto….
Spirito.
Son passati quasi 350 anni dalla loro scoperta (e funzione), e cosa è cambiato?
Il sentimento nei loro confronti?
Nient'affatto... solo la tecnica.
Tagliati a pezzi e inseriti a forza (per necessità) nell'uovo.
Animus