Autore Topic: Aphorismen  (Letto 122055 volte)

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Offline Animus

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Re: Aphorismen
« Risposta #315 il: Marzo 26, 2012, 14:18:42 pm »
Rumore rosa[1]

I concetti di portante/modulante/modulata[2] presi dalla teoria dell'informazione/telecomunicazioni offrono un'importante metafora per illustrare il ruolo e la responsabilità - qualsiasi dei due significati si voglia attribuire - dei sessi nello svolgimento della storia.
Inoltre, cosa più importante, includono ed estendono il concetto di mandato (costituito anch'esso da una triade, mandante/mandato/mandatario).

Si supponga che esistano due soggetti "contrapposti", nel senso che uno si "oppone" - inteso qui genericamente come disturbo - a quello che fa l'altro.

Si supponga inoltre, che uno sia più "debole" dell'altro, ragione per cui, data la sua minore "forza", ciò che può "aggiungere" all'altro e solo informazione/distorsione.

Se uno vuole spingere in avanti, l'altro come lo impedirà?
Non può portarlo indietro o impedirne l'avanzamento, non è abbastanza forte da arrestarlo.
Potrà pero' deviarlo, dando dei colpetti laterali modificherà la direzione, una deviazione dalla rotta dovuta al fatto che "anch'esso esiste e lo fa valere".

"Tu hai intrapreso il viaggio e hai mancato la meta!
Ora tocca a me!"
Ora che da responsabile/colpevole hai fallito, cedi la direzione, cedi il timone ...
E se l'avesse sempre avuta una mano su quel timone...
Cmq, ora che il motore ha sostituito i remi e le braccia maschili.... ci vuole mettere entrambe le mani, meglio dire, togliere quella estranea.


La più grande astuzia di satana non è forse quella di far credere che non è mai esistito?
Si Deus est unde malum?

Ecco perché ogni narrazione femminista, per usare la colpevolizzazione  deve necessariamente estromettersi, come soggetto, dalla storia.

Eppure, la prima chiesa cristiano-cattolica nel nuovo mondo (correva l'anno 1500), il simbolo di una fede nel nuovo mondo venne dedicata ... a Maria.
Com'è possibile?

Cmq è solo un esempio, con un po' di fantasia se ne potrebbero fare molti altri.
Li lascio come esercizio.

Bene, la metafora che meglio spiega questa dinamica sessuale della storia è la modulazione d'onda, dove all'onda portante (M), si inserisce l'onda modulate (F), ovvero una distorsione della stessa a frequenza minore, ma non per questo meno importante.
Anzi.....

E' per questa ragione che l'interpretazione della storia e dei grandi fenomeni come risultanti di un solo impulso (M o F che sia), e non di un onda modulata (M+F), in cui ognuno dei due soggetti sessuali c'ha messo del proprio seppur in maniera diversa, per noi suona come una teoria tanto infantile, da non dargli alcuna importanza.
Una favola per bambini.

Animus

1 - http://it.wikipedia.org/wiki/Rumore_rosa
2 - http://it.wikipedia.org/wiki/Onda_portante
http://it.wikipedia.org/wiki/Modulante
http://it.wikipedia.org/wiki/Modulazione



« Ultima modifica: Aprile 09, 2012, 07:24:35 am da Animus »
Ti sentirai più forte, un uomo vero, oh si , parlando della casa da comprare, eggià, e lei ti premierà, offrendosi con slancio.  L'avrai, l'avrai, con slancio e con amore … (Renato Zero)

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Re: Aphorismen
« Risposta #316 il: Aprile 03, 2012, 12:37:37 pm »
Omaggio a Sergio Martella

"Questa pretesa della madri monoteiste di confondere la prerogativa di partorire identificandosi con dio è la cosa più schifosa che l’umanità abbia mai prodotto.
È ora di finirla con le religioni.
Con quelle monoteiste più che mai.
Hanno operato troppi MA-SACRI (Sacre Madri n.d.r) rimanendo impunite nella storia e confidando nel parricidio e nel figlicidio come scarico dell’aggressività accumulata dalla loro perversione.
Sarebbe ora di bruciare le chiese ..."



http://www.arte-e-psiche.com/batti_chiodo/la_donna_del_mostro_pacciani.htm
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Re: Aphorismen
« Risposta #317 il: Aprile 10, 2012, 14:23:31 pm »
Matematica al femminile
Nessun sistema di riferimento, nessuna origine, nessun orientamento, nessuna posizione relativa a nient’altro, nessuna varianza alla rotazione/traslazione. [1]
Solo, la definizione di se stessa, la curva, secondo le sue proprietà intrinseche.

“Non c’è più un alto e un basso, una destra e una sinistra, ogni cosa si avvolge su se stessa in un’assenza assoluta di orizzonte e di orientamento”.

E' davvero l'era del nichilismo…o quella del femminilismo?

Animus

1 - Si sta parlando in realtà di una diversa rappresentazione geometrica delle curve, che abolisce gli assi cartesiani, così come ogni riferimento "esterno".
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Re: Aphorismen
« Risposta #318 il: Aprile 18, 2012, 18:50:21 pm »
Sul valore della stupidità

Lo ripeto, lo ripeto con raddoppiata convinzione: tutte le persone immediate, tutti gli uomini d’azione sono attivi proprio perché sono limitati e ottusi...questa gente, per la propria limitatezza, prende le cause più prossime e secondarie per cause prime, e in tal modo si convince molto prima e molto più facilmente degli altri di aver trovato un fondamento indiscutibile al proprio agire.

Dostoevskij - Memorie dal sottosuolo
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Offline Ethans

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Re: Aphorismen
« Risposta #319 il: Aprile 19, 2012, 02:02:17 am »
Sul valore della stupidità

Lo ripeto, lo ripeto con raddoppiata convinzione: tutte le persone immediate, tutti gli uomini d’azione sono attivi proprio perché sono limitati e ottusi...questa gente, per la propria limitatezza, prende le cause più prossime e secondarie per cause prime, e in tal modo si convince molto prima e molto più facilmente degli altri di aver trovato un fondamento indiscutibile al proprio agire.

Dostoevskij - Memorie dal sottosuolo

Favolosa questa, grande Dostoevskij.

Ultimamente ti vedo in gran forma Animus e mi fa un gran piacere.

 :ok:

Offline TheDarkSider

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Re: Aphorismen
« Risposta #320 il: Aprile 19, 2012, 02:16:28 am »
Favolosa questa, grande Dostoevskij.

Ultimamente ti vedo in gran forma Animus e mi fa un gran piacere.

 :ok:
Favolosa anche per me  :ok:
"Le donne occidentali sono più buone e tolleranti con gli immigrati islamici che le stuprano che con i loro mariti."
Una donna marocchina

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Re: Aphorismen
« Risposta #321 il: Aprile 20, 2012, 14:12:45 pm »
Cioran al Museo di Storia Naturale

Visitare il Museo di Storia Naturale con [gli occhi di] Cioran non significa fare i turisti giapponesi del cacchio.
Significa vivere una magnifica esperienza filosofica…



Un giorno d’autunno, un acquazzone improvviso mi spinse ad entrare per qualche minuto nel Museo di Storia Naturale.
Andò a finire che vi rimasi un’ora o due,forse tre.
Diversi mesi mi separano da quella visita fortuita,eppure non dimenticherò presto quelle orbite, più insistenti a guardarvi che se fossero state occhi, quella fiera di crani, quel ghigno automatico a tutti i livelli della zoologia.

In nessun altro luogo ci vengono servite dosi maggiori di passato. [...]
Si ha l'impressione che la carne si sia dileguata sin dal suo primo apparire, anzi che non sia mai esistita, che non abbia mai potuto appiccicarsi a quelle ossa così solenni, così piene di sé.
Essa è come un'impostura, un inganno, un travestimento che non copre niente.
Era dunque soltanto questo? [...]

Ho sempre avuto una predilezione per coloro che sono stati assillati dalla sua nullità, che le hanno dato grande importanza: Baudelaire,Swift,Buddha…
Benché così evidente, essa è un'anomalia: più la consideriamo, più ce ne distogliamo con orrore; e a furia di scrutarla ci si incammina verso il minerale, ci si pietrifica.
Per sopportarne la vista, o l'idea, ci vuole più che coraggio: ci vuole cinismo.
Ci si inganna sulla sua natura quando, come quel Padre della Chiesa, la si dice notturna; e le si fa anche troppo onore; non è né strana né tenebrosa, è deperibile fino all'indecenza, fino alla demenza; non solo è sede di malattie, è essa stessa malattia, incurabile niente, finzione degenerata in calamità.
La visione che ne ho io potrebbe averla un becchino che ha un'infarinatura di metafisica. [...]


All’ingresso, l’uomo eretto;tutti gli altri animali curvi, avviliti, oppressi, perfino la giraffa, nonostante quel collo, perfino l’iguanodonte, grottesco nella sua volontà di raddrizzarsi.
Più vicino a noi, l’orangutan, il gorilla, lo scimpanzé – tutte le pene che si son prese per tenersi dritti sono in pura perdita.
I loro sforzi non hanno avuto successo e se ne restano lì, miserevoli, fermi a mezza strada, contrariati nella loro ricerca di verticalità.
Gobbi, insomma.

È certo che saremmo ancora come loro, se non avessimo avuto la fortuna di fare un passo avanti decisivo.
Da allora, ci si ingegna a cancellare ogni traccia della nostra bassa estrazione; di qui, quell’aria provocante, così peculiare dell’uomo.
Accanto a lui, con quel suo modo di stare e le arie che si dà, perfino i dinosauri appaiono timidi.

Ma poiché le sue vere sconfitte sono appena cominciate, avrà tutto il tempo di mettere giudizio.
Tutto lascia prevedere che, tornando alla sua fase iniziale, ritroverà questo scimpanzé, questo gorilla, questo orangutan, e sarà di nuovo simile a loro, e gli sarà sempre più malagevole traballare nella sua verticalità.
Anzi, può darsi che, stremato dalla stanchezza, diventi ancora più curvo dei suoi compagni di un tempo.
Giunto alle soglie della senilità, forse si ri-scimmierà: e non si vede che altro di meglio potrebbe fare.

Cioran - Il funesto demiurgo

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Re: Aphorismen
« Risposta #322 il: Aprile 29, 2012, 13:12:56 pm »
Una domanda alle donne
Donne ... quando vi deciderete a diventare, finalmente[1], veri uomini?

Animus


1 - Ricordiamo sempre la verità cristiana (ovvero di Cristo)  tenuta segreta dal cristianismo, riportata in testi autentici - oggi detti apocrifi/gnostici - cioè sui quali la ns. Santa Madre Chiesa non è riuscita a metterci su le mani....ovvero dire, a consacrarli.
E questo perché la "fortuna" ha voluto che il Vangelo di Tommaso, da cui sono tratti i due passi, venne scoperto solo nel 1945.

- "Fino a quando avrà potere la morte?", il Signore (Gesù) rispose: "Fino a quando voi donne partorirete!".

-Simon Pietro gli disse, "Lasciate che Maria se ne vada, poiché le donne non meritano la vita." Gesù disse, "Io stesso la guiderò in modo da farla maschio, così anche lei potrà diventare uno spirito vivente somigliante a voi maschi.
Poiché ogni donna che farà se stessa maschio, entrerà il Regno dei Cieli."
« Ultima modifica: Aprile 30, 2012, 12:41:07 pm da Animus »
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« Risposta #323 il: Maggio 07, 2012, 13:43:40 pm »
Un Ossimoro

Buon Dio.[1]

Animus


1 - E fu così, nonostante il regime monoteista, che rinacque "il Dio del Male" (Satana).
Si vabbè, l'angelo caduto, ma è più una questione tecnica, d'etichetta, perché a Dio non è possibile contrapporre altro Dio neppure trattandosi del Male, perché questo porterebbe a una concezione dualistica del mondo.
Vade retro Satana!

Si potrebbe chiamarlo...il figlio della contraddizione?
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Re: Aphorismen
« Risposta #324 il: Maggio 07, 2012, 14:57:54 pm »
Qualcuno lo ha chiamato...Figlio della Distruzione. Il male come incidente di percorso. Destinato ad
essere riassorbito, risolto, eliminato. E con questo, fine del dualismo. Bibbia......e sai cosa leggi!!!

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« Risposta #325 il: Maggio 07, 2012, 18:43:09 pm »
Troppi maschi liberi...

E' primavera, piove polline...
Al parco, una signora porta a spasso la sua cagnolina, seguita ... da un nuvolo di maschi.
"Oggi non si può passeggiare tranquille, torniamo a casa."
"Troppi maschi liberi"

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« Risposta #326 il: Maggio 10, 2012, 14:08:37 pm »
Rumore Rosa [dettaglio]

La più grande astuzia di satana non è forse quella di far credere che non è mai esistito?
Si Deus est unde malum?

Devo spiegare questo passaggio fondamentale, che non sarà risultato chiaro né a chi ha seguito i miei ultimi interventi sul forum, né risulta chiaro dall'afo.

Il malum, non è il femminile, (ed il Deus/Bene il maschile),come si potrebbe erroneamente dedurre da quanto ho scritto (in effetti potevo essere più chiaro), ma....il malum è l'eterno conflitto tra i sessi!

E' ovvio che, l'ipotesi del resto è che esistano due soggetti "contrapposti", nel senso che uno si "oppone" ... a quello che fa l'altro, se il maschile fa, l'altro per definizione, lo boicotta (che non significa solo negare/privare , ma anche portarne all'esasperazione il progetto in modo da farlo naufragare).

Ora, in una visione manichea, si può scegliere di incarnare il Deus e lasciare il malum all'altro.

Questo si chiama, misoginia/maschilismo, quando si centra il Deus (inteso quì come Bene) sul maschile, e misandria/femminismo, quando lo si centra sul femminile (e il malum sul maschile).

Ma dato che per me vale la terza via, il malum non sono i soggetti, ma il conflitto in se stesso:
L'amore - nei suoi mezzi la guerra, nel suo fondo l’odio mortale fra i sessi.

In fondo questo topic, non fa altro che parlare di questa verità...eternamente sottaciuta.
Animus
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« Risposta #327 il: Maggio 11, 2012, 13:16:13 pm »
Li mortacci tua
La destra protesta contro gli assassinati dall'economia e dalle politiche finanziarie.
Chi non ha mai protestato contro gli omicidi di guerra (Francesco Storace) parla di " bollettino di guerra" (???)[1]

Il problema vedete, cari ragazzi, non sono i morti in sé, ma il fatto che ad ucciderli siano stati ....gli altri.

Eggià, perché viene meno un potere, un gran potere, e questo secca.
Bisogna capire che i morti interessano davvero poco, quello che conta veramente è la modalità dell'omicidio (il suicidio è spesso un omicidio indotto) e chi li ammazza, l'assassino, perché ogni gruppo ha una sua modalità di uccidere, lecita e giustificata dalla propria morale - ovvero solo questo è il modo giusto di uccidere, perché funzionale ai propri obiettivi, mentre le altre modalità, che vanno in direzione contraria, sono sbagliate.
Come è sbagliato quando ad uccidere sono appunto, gli altri.
Che vantaggio se ne potrebbe trarre...quale potere, quale consenso?
Nessuno.

L'unica carta che rimane da giocare è un'edificate retorica farcita dl'indignazione, sperando che il potere di dare la morte, ritorni presto nelle mani giuste.
 
Animus


1 - http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/12_maggio_11/manichini-impiccati-protesta-ladestra-201134613627.shtml
« Ultima modifica: Maggio 11, 2012, 13:30:05 pm da Animus »
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« Risposta #328 il: Maggio 14, 2012, 18:23:02 pm »
Sul valore di un uomo - In memoria di Mikhail Tal

"Ci fu un torneo blitz a Mosca, un mese prima che Tal morisse.
Aveva un aspetto orribile.
Ma Tal, era sempre Tal.
Fu l'unico che riuscì a battermi.
(..)
Noi tutti calcoliamo le varianti ... ed io lo faccio certamente in maniera molto rapida ... ma Tal non ne aveva bisogno ... lui era l'unico che conoscessi che le vedeva ... senza calcolare ... fino ad un profondità di 8 mosse.
Questo dono di Tal era unico.
Lui era un uomo, al cui cospetto, si poteva sentire quanto si fosse mediocri."[1]


Garry Kasparov [2]

1 - tratto da http://www.chess.com/news/garry-kasparov-talks-about-mikhail-tal-and-soviet-chess-history-1340
2 -  Il più forte giocatore di scacchi di tutti i tempi






« Ultima modifica: Maggio 14, 2012, 19:37:01 pm da Animus »
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Re: Aphorismen
« Risposta #329 il: Maggio 14, 2012, 18:35:00 pm »
senza calcolare ... fino ad un profondità di 8 mosse.
Questo dono di Tal era unico.
Lui era un uomo, al cui cospetto, si poteva sentire quanto si fosse mediocri.[1][/i]

Garry Kasparov [2]


Una precisazione.
8 mosse non sono 8 semi-mosse.
Sono 8 mosse:

La mia, la sua, la mia, la sua, la mia, la sua, la mia, la sua, la mia, la sua, la mia, la sua, la mia, la sua, la mia ... la sua.
 ;)
« Ultima modifica: Maggio 14, 2012, 19:38:18 pm da Animus »
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