Autore Topic: Aphorismen  (Letto 123217 volte)

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Re: Aphorismen
« Risposta #135 il: Novembre 17, 2010, 20:43:18 pm »
Chi comanda?

Per vedere chi comanda è necessario chiudere gli occhi ... e sentire.
Considerando il frastuono delle città, l'ideale è un luogo dove tutti i rumori di fondo siano esclusi, ed ancora meglio, ogni suono non necessario ... sia proibito.
E' lì, in una biblioteca, che chiudendo gli occhi si sente davvero chi comanda.

Laddove nessun rumore viene tollerato, ed il minimo bisbiglio suscita un rimprovero, solo uno regna sovrano, supremo ed inquestionabile.
Il passo dell’oca delle kapò.


Animus
Ti sentirai più forte, un uomo vero, oh si , parlando della casa da comprare, eggià, e lei ti premierà, offrendosi con slancio.  L'avrai, l'avrai, con slancio e con amore … (Renato Zero)

Ha crocifissi falci in pugno e bla bla bla fratelli (Roberto Vecchioni)

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Re: Aphorismen
« Risposta #136 il: Novembre 18, 2010, 19:38:21 pm »
Risvegliati!

"Non dimentichiamolo, è anche perchè le donne non hanno mai comandato ...perchè le generazioni maschili future, se non si fa qualcosa, potrebbero perdere la memoria storica, che potrebbe addiritura subire una pesante revisione e manipolazione ... con il risultato terrificante che gli Uomini del futuro potrebbero venire educati ad essere sottomessi alle Donne".

Sintesi delle dichiarazioni di un risvegliato.

In realtà non bisogna aspettare il futuro per vedere la perdita della memoria storica, la manipolazione e quella sottomissione psicologia che è la condizione necessaria, la pre-messa (il requiem del maschile), di quella fisica.  

Infatti è assolutamente vero il contrario: le donne hanno sempre co-mandato.
Comandare significa "con" (insieme ad un altro) "mandare" (dare in mano, affidare).

Si torna cioè a quel concetto chiave, eppure misconosciuto, che è il mandato, dove il sentire (della massa) femminile rappresenta il mandante, "ciò che muove", quella forza di gravità senza la quale non si muoverebbero, non solo gli astri, ma nemmeno una foglia, ed il maschile, idealizzato in un vertice [1], l'esecutore, il mandatario, "ciò che 'si' muove".
E non poteva essere diversamente.

Insomma, ancora oggi, a 350 anni da Newton , lo sguardo miope vede solo la mela muoversi e non vede che è la Terra (con la sua attrazione) che la muove.

Quello a cui si assiste oggi invece, è la spinta alla coincidenza tra mandate e mandatario, la sua ratio-nalizzazione.

- L'invasione femminile della sfera maschile.
- Il potere morale femminile rivolto contro il maschile, invece che funzionale alla co-operazione.

Il femminismo, come fenomeno sociale, è tutto quì.

Ecco perchè le donne, in passato, non hanno mai "comandato".
Semplicemente co-mandavano.


Animus


1 - E strutturato in una piramide a cui "rimandare il mandato" per la sua esecuzione materiale.
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Re: Aphorismen
« Risposta #137 il: Novembre 19, 2010, 11:10:20 am »
The Logical Song


Quand'ero giovane, la vita mi sembrava così meravigliosa,
un miracolo, oh era così bella, magica
e tutti gli uccelli sugli alberi, ebbene cantavano così
felicemente, gioiosamente, scherzosamente mi guardavano
Poi loro mi mandarono via per insegnarmi come essere
sensibile, logico, responsabile, pratico
E mi mostrarono un mondo in cui potevo essere così
affidabile, obiettivo, intellettuale, cinico


Ci sono volte in cui tutto il mondo è addormentato
le domande corrono troppo in profondità
per un uomo così semplice
Vi dispiacerebbe, per favore, dirmi cosa abbiamo imparato?
So che può sembrare strano
Ma per favore ditemi chi sono



Ora sta' attento a quello che dici o ti chiameranno
radicale, liberale, fanatico, criminale
Potresti scrivere il tuo nome? ci piacerebbe sapere se sei
accettabile, rispettabile, presentabile, un vegetale!

 

Di notte, quando tutto il mondo è addormentato
le domande corrono in profondità
per un uomo così semplice
Vi dispiacerebbe, per favore, dirmi cosa abbiamo imparato?
So che può sembrare assurdo
ma per favore ditemi chi sono



Ti sentirai più forte, un uomo vero, oh si , parlando della casa da comprare, eggià, e lei ti premierà, offrendosi con slancio.  L'avrai, l'avrai, con slancio e con amore … (Renato Zero)

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Re: Aphorismen
« Risposta #138 il: Novembre 19, 2010, 11:33:10 am »
Sull'utilità e il danno della storia per la vita

Osserva il gregge che ti pascola innanzi: esso non sa cosa sia ieri, cosa oggi, salta intorno, mangia, riposa, digerisce, torna a saltare, e così dall’alba al tramonto e di giorno in giorno, legato brevemente al suo piacere e al dolore, attaccato cioè al piolo dell’istante, e perciò né triste, né tediato.

Il veder ciò fa male all’uomo,
poiché al confronto dell’animale egli si vanta della sua umanità e tuttavia guarda con invidia alla felicità di quello - giacché quello soltanto egli vuole, vivere come l’animale, né tediato né fra dolori e lo vuole però invano, perché non lo vuole come l’animale.

L’uomo chiese una volta all’animale: perché non mi parli della tua felicità e soltanto mi guardi?

L’animale dal canto suo voleva rispondere e dire: ciò dipende dal fatto che dimentico subito quello che volevo dire – ma subito dimenticò anche questa risposta e tacque; sicché l’uomo se ne meravigliò.

Ma egli si meravigliò anche di se stesso, per il fatto di non poter imparare a dimenticare e di essere continuamente legato al passato: per quanto lontano, per quanto rapidamente egli corra, corre con lui la catena.
È un miracolo: l’istante, eccolo presente, eccolo già sparito, prima un niente, dopo un niente, torna tuttavia ancora come spettro, turbando la pace di un istante posteriore. Continuamente un foglio si stacca dal rotolo del tempo, cade, vola via – e rivola improvvisamente indietro, in grembo all’uomo.

Allora l’uomo dice “mi ricordo” e invidia l’animale ... [1].

F. Nietzsche





1 - che subito dimentica e che vede veramente morire, sprofondare nella nebbia e nella notte, spegnersi per sempre ogni istante
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Re: Aphorismen
« Risposta #139 il: Novembre 20, 2010, 14:33:57 pm »
Alle origini del materialismo occidentale

Alla ricerca delle origini del materialismo, si sarebbe tentati di cercarlo ovunque, tranne laddove andrebbe davvero cercato, ossia nella rivelazione cristiana.

In quella rivelazione di Dio avvenuta attraverso una donna, la mater, che si è fatto uomo, cioè carne, cioè mater-ia.

Dio nessuno l'ha mai visto:
proprio il Figlio unigenito,
che è nel seno del Padre,
lui lo ha rivelato.


Persino l'islam, religione di be(d)duini incolti, ma non di schiavi, s’è  guardato bene dal dare a Dio un volto umano.
Come dire, ignoranti sì … ma non cretini [1]!


Perché umanizzarlo significa discendere lo Spirito dalla materia, farlo dipendere da essa, e dunque insozzarlo...., cristianizzarlo insomma, mentre lo Spirito avrebbe dovuto rimanere Simbolo, Segno, mai carne, mai .. incarnarsi!

Perchè è chiaro, oggi più di ieri, che sul regno della carne, non può che dominare la donna.

I cristiani, razza di malnati....son riusciti a far cadere anche Dio, e nel momento stesso della sua rivelazione!


Animus (il teologo)

1 - Cristiano e cretino  sono etimologicamente equivalenti: http://www.etimo.it/?term=cretino
« Ultima modifica: Gennaio 11, 2011, 04:28:52 am da Animus »
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Re: Aphorismen
« Risposta #140 il: Novembre 26, 2010, 01:38:50 am »
Eraclito (sunto dei frammenti)


Di questo lógos che è sempre gli uomini non hanno intelligenza, sia prima di averlo ascoltato sia subito dopo averlo ascoltato; benché infatti tutte le cose accadano secondo lo stesso lógos, essi assomigliano a persone inesperte, pur provandosi in parole ed in opere tali quali sono quelle che io spiego, distinguendo secondo natura ciascuna cosa e dicendo com'è. Ma agli altri uomini rimane celato ciò che fanno da svegli, allo stesso modo che non sono coscienti di cio che fanno dormendo. (frammento 1)

Quindi si deve seguire ciò che è comune. Ma ben che comune sia questa verità che io insegno, i molti vivono come se avessero un proprio pensiero loro. (frammento 2)

Si purificano insozzandosi con altro sangue, come se uno, cacciatosi nella melma, si detergesse con la melma. Se qualcuno lo vedesse far questo, lo riterrebbe folle. E rivolgono preghiere a queste statue, come se uno si mettesse a conversare con le mura delle case, non sapendo chi sono gli dei né gli eroi. (frammento 5)

Il sole è nuovo ogni giorno. (frammento 6)

L'opposto in accordo e dai discordi bellissima armonia e tutto avviene secondo contesa. (frammento 8)

Congiungimenti sono intero e non intero, concorde discorde, armonico disarmonico, e da tutte le cose l'uno dall'uno tutte le cose. (frammento 10)

Ogni essere che cammina al pascolo è condotto dalla frusta. (frammento 11)

A chi discende nello stesso fiume sopraggiungono acque sempre nuove. (frammento 12)

Come potrebbe uno nascondersi a ciò che non tramonta mai? (frammento 16)

La maggior parte degli uomini non intende tali cose, quanti, in esse s'imbattono, e neppur apprendendole le conoscono, pur se ad essi sembra. (frammento 17)

Quest'ordine del mondo, che è lo stesso per tutti, non lo fece né uno degli dei, né uno degli uomini, ma è sempre stato ed è e sarà fuoco vivo in eterno, che al tempo dovuto si accende e al tempo dovuto si spegne. (frammento 30)

Esiste una sola sapienza: riconoscere l'intelligenza che governa tutte le cose attraverso tutte le cose. (frammento 41)

Uno è per me diecimila, se è il migliore. (frammento 49)

Noi scendiamo e non scendiamo nello stesso fiume, noi stessi siamo e non siamo. (frammento 49a)
 
Armonia contrastante come nell'arco e nella lira. (frammento 51b)

L'eternità è un bambino che gioca con le tessere: di un bambino è il regno. (frammento 52)

L'armonia nascosta vale di più di quella che appare. (frammento 54)

Maestro dei più è Esiodo: credono infatti che questi conoscesse molte cose, lui che non sapeva neppure che cosa fossero il giorno e la notte; sono infatti un'unica cosa. (frammento 57)

Una e la stessa è la via all'in sù e la via all'in giù. (frammento 60)

Il mare è l'acqua più pura e più impura: per i pesci essa è potabile e conserva loro la vita, per gli uomini essa è imbevibile e esiziale. (frammento 61)

Il fulmine governa ogni cosa. (frammento 64)

Il fuoco sopraggiungendo giudicherà e condannerà tutte le cose. (frammento 66)

Non bisogna agire e parlare come dormenti. (frammento 73)
Il fuoco vive della morte della terra e l'aria vive della morte del fuoco; l'acqua vive della morte dell'aria, la terra della morte dell'acqua. (frammento 76)

Pitagora è il capo degli ingannatori. (frammento 81)

Mutando riposa. (frammento 84a)

La stessa cosa sono il vivente e il morto, lo sveglio e il dormiente, il giovane e il vecchio: questi infatti mutando son quelli e quelli mutando son questi. (frammento 88)

Unico e comune è il mondo per coloro che sono desti. (frammento 89)
Non si può discendere due volte nel medesimo fiume e non si può toccare due volte una sostanza mortale nel medesimo stato, ma a causa dell'impetuosità e della velocità del mutamento si disperde e si raccoglie, viene e va. (frammento 91a)

Elios non oltrepasserà le sue misure: se no le Erinni, ministre di Dike, lo troveranno. (frammento 94)

I cadaveri sono da gettar via più degli escrementi. (frammento 96)

Ho indagato me stesso. (frammento 101)

Per il dio tutto è bello, buono e giusto, gli uomini invece ritengono giusta una cosa, ingiusta l'altra. (frammento 102)

Comune infatti è il principio e la fine nella circonferenza del cerchio. (frammento 103)

Per gli uomini non è meglio che tutto quanto accada come essi vogliono. (frammento 110)

Bene farebbero gli efesi ad arrampicarsi tutti, quanti sono nell'età adulta, e a consegnare la città ai fanciulli imberbi, essi che hanno esiliato Ermodoro, il più capace di tutti loro, con queste parole: tra noi nessuno sia eccellente per capacità, ma se vi è, vada altrove in mezzo ad altri. (frammento 121)

La natura delle cose ama celarsi. (frammento 123)
Ciò che è freddo si scalda, ciò che è caldo si fredda, l'umido si secca, l'asciutto si inumidisce. (frammento 126)
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« Risposta #141 il: Novembre 28, 2010, 22:11:53 pm »
I Frutti dei falsari (COME MAI) [1]
By SOTTOFASCIASEMPLICE



Non vogliate nulla al di là della vostra capacità: hanno una falsità odiosa quelli che vogliono al di là delle proprie capacità.
Soprattutto quando vogliono cose grandi!
Poiché suscitano diffidenza verso le cose grandi, questi raffinati falsari e commedianti: – finché diventano falsi con se stessi, strabici, pieni di vermi e riverniciati, ammantati di parole forti, di virtù da esposizione, di opere splendenti ... e false.

F. Nietzsche

1 - Segnalato da Jorek.
« Ultima modifica: Novembre 29, 2010, 00:11:55 am da Animus »
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« Risposta #142 il: Novembre 30, 2010, 21:52:46 pm »
Pappagalli
Tra gli uccelli, quello che ha la voce più brutta, è quello che meglio imita il linguaggio umano.

F. Engels

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Re: Aphorismen
« Risposta #143 il: Dicembre 01, 2010, 01:22:39 am »
The Age of Hermaphrodites (2000)


L’abisso originale ... l’autonomia dell’infertile.

F. Battiato
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« Risposta #144 il: Dicembre 02, 2010, 18:08:23 pm »
Segno di Civiltà
In un paese civile, quale è il nostro in cui si chiede la castrazione per lo stupratore, la pena per la calunniatrice, colei che accusa di falso stupro, non può che essere quella di essere stuprata, per davvero ... dal calunniato.

Se deve valere la legge del taglione ... deve valere la legge del taglione.

Animus
 
« Ultima modifica: Dicembre 02, 2010, 19:09:40 pm da Animus »
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« Risposta #145 il: Dicembre 02, 2010, 18:28:27 pm »
Gli uomini fanno le leggi, le donne le abrogano.[1]

Alphonse Karr



1 - A chi riuscisse a trovare un libro di quest'autore, purtroppo introvabili o in lingua francese, specialmente Aforismi sulle donne, sull'uomo e sull'amore, ne consiglio assolutamente la lettura.

Era un vero illuminato su tema.
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« Risposta #146 il: Dicembre 02, 2010, 19:31:05 pm »
Le donne

- La donna per l'uomo è uno scopo, l'uomo per la donna è un mezzo

- Che minestra mangeranno i mariti e i figli, il giorno in cui le donne eserciteranno dei diritti e dei doveri politici?
Quale campana nelle assemblee sostituirà il campanello attuale del presidente per ottenere il silenzio?

- Non è raro di vedere una donna arrivare altrettanto sicuramente e certo più rapidamente alla verità, colla forza e la spontaneità dell'intuizione e del sentimento pronto, che un uomo col metodo e la giustezza del ragionamento.

- Quando nasce un bambino di sesso maschile, ha estratto, nascendo, il suo numero a sorte, cioè a dire la sua situazione nella vita sarà determinata dalle condizioni della sua famiglia e dal suo temperamento.
Ma una donna, se ha estratto un cattivo numero nascendo, ha diritto ad una seconda estrazione.
Essa tira un secondo numero maritandosi. Essa diventa, col matrimonio, un'altra persona che non conserva neppure il suo nome. Una donna è nata con tutte le cattive condizioni sociali, la sua famiglia è povera ed umile, ebbene! basta che in un certo giorno, a una data ora, essa passi in una data strada, perchè la sua sorte cambi interamente.
Un uomo che l'ha vista, se ne innamora e la sposa. Ciò che quest'uomo ha ricevuto dal caso, dalla nascita, ciò che ha acquistato a prezzo degli
sforzi di tutta una vita, ricchezza, posizione, considerazione e gloria, tutto ciò si riversa sopra di lei in un istante, e, per questo basta ch'essa sia bella, basta che sia graziosa, basta che piaccia, basta che sia donna.

- I costumi, la civiltà, hanno sempre accresciute le differenze fra i due sessi.
Io avrei cattiva opinione di un uomo che amasse seriamente una virago, una uoma.
Gli apostoli dell'emancipazione della donna e di una pretesa uguaglianza fra i due sessi, confondono scioccamente eguaglianza e identità.
La donna è naturalmente l'uguale dell'uomo, a condizione che l'uomo e la donna rimangano nelle loro funzioni speciali.
La donna non è l'uguale dell'uomo se essa vuol fare l'uomo, così come questo non sarebbe l'uguale della donna se volesse cucire, far la calza, accudire alla cucina e allattare i bambini.
Il rubino è uguale allo smeraldo, se il rubino si contenta d'essere rosso e di un rosso così bello com'è bello il verde dello smeraldo, e a patto che non dica: Io voglio essere verde come questo....



Alphonse Karr (1808 – 1890)
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« Risposta #147 il: Dicembre 02, 2010, 19:58:01 pm »
Alphonse Karr (1808 – 1890)

Ho evidenziato la data (nascita/morte, non so quando furono scritti ma presumibilmente li si puo far risaire a metà '800) nella speraranza che questo serva a convincere i più ottusi (non faccio nomi...) che l'idea d'emancipazione femminile non è iniziata né col movimento femminile del '68, né con la De Beauvoir a inizio '900, ma che, evidentemente, quest'idea in Occidente, ha la sua genesi, molto prima.

Molto, molto, molto prima.....

 
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« Risposta #148 il: Dicembre 03, 2010, 21:18:30 pm »
Chiesa, socialisti (=) cristiani

- La Chiesa é esattamente ciò contro cui Gesù predicò e contro cui insegnò ai suoi discepoli a combattere.

- Ed ora tutto l' ideale socialista: che altro é se non (una balorda incomprensione di ) quell' ideale morale cristiano ?


F. Nietzsche


1 - Scrivo queste due righe per mostrare che non v'è nessuna contraddizione, solo apparente, nel affermare che i socialisti sono oggi, i veri cristiani.
Sono contro la Chiesa...e allora?


2 - Ho messo tra parentesi "una balorda incomprensione di", perchè come è noto, la volontà di potenza, da cui i due afo sono tratti, venne pubblicato post mortem dalla sorella che era una simpatizzante del nazismo ( niente meno che Hitler in persona presenziò al suo funerale!) .

Non si puo' dunque sapere di questo testo, cosa scrisse realmente Nietzsche e cosa invece fu opera di un opportuno lavoro di taglio e cucito da parte della sorella.
Per come la vedo io, conoscendo sia l'avversione di Nietzsche per il cristianesimo, sia per il socialismo, non è escluso che l'afo originale fosse .. "Ed ora tutto l' ideale socialista : che altro é se non quell' ideale morale cristiano ?"
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« Risposta #149 il: Dicembre 12, 2010, 20:21:44 pm »
Uomini beta (4)

Le aquile non volano a stormi.
F. Battiato


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