Come sempre i bambini sono vittime di serie B.
La legge prevede aggravanti notevoli quando la violenza è rivolta verso i bambini. L'opinione pubblica e quella mediatica, in caso di violenza contro i bambini, pedofilia in primis, invoca punizioni così estreme che farebbero rabbrividire anche il re Draqula l'Impalatore. Ovviamente ciò non vale per gli infanticidi materni, in quanto i psicologi e mass media, hanno costruito la "teoria" secondo la quale una madre se uccide il figlio lo fa perchè in preda alla disperazione di vivere accanto a un "marito-padrone" in una società "maschilista". Quindi è prosciolta da ogni accusa.
Nel caso di questo asilo va detto che non siamo in presenza di violenza sessuale, ma di violenza ordinaria, e per la legge, la violenza ordinaria(come ad es. le lesioni) non prevede l' arresto in carcere se non vi è flagranza di reato. E infatti in questo caso dell'asilo, non vi è stata flagranza di reato, e quindi, se i giudici avessero voluto vermamente attenersi alla legge, non avrebbero dovuto nemmeno convalidare l'arresto in cacere, e se hanno fatto diversamente è proprio perchè si sono sentiti pressati dall' opinione pubblica e mediatica.
Il problema, sapete quale è? E' che se queste maestre fossero stati uomini, con il piffero che sarebbero usciti dal carcere! marciti in galera e ivi sodomizzati e torturati.
Quindi il problema che dobbiamo affontare non è il carcere o meno per le donne violente, ma la disparità di trattamento a parità di reato tra uomini e donne, Zapatero permettendo.