Autore Topic: La famiglia è in crisi, ma non quella dell'oligarchia  (Letto 9649 volte)

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Offline Vicus

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Re:La famiglia è in crisi, ma non quella dell'oligarchia
« Risposta #15 il: Settembre 07, 2018, 22:53:00 pm »
Tra Berlinguer e Cossiga c'è però una differenza non trascurabile.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:La famiglia è in crisi, ma non quella dell'oligarchia
« Risposta #16 il: Settembre 07, 2018, 23:27:26 pm »
Piantala.
Calma, calma, si discute con pacatezza, non facciamo come le donne... :cool:
Pur con qualche magagna
Infatti, roba di poco conto. :lol:
A me risulta che il nepotismo sia ovunque, in ogni luogo e ogni tempo, chi più, chi meno.
Poi, che siano Berlinguer, Caetani, Benetton, Bingo Bongo o Arrapaho vabbè cambia poco.

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Re:La famiglia è in crisi, ma non quella dell'oligarchia
« Risposta #17 il: Settembre 07, 2018, 23:39:17 pm »
Poi, che siano Berlinguer, Caetani, Benetton, Bingo Bongo o Arrapaho vabbè cambia poco.
Cambia eccome:
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:La famiglia è in crisi, ma non quella dell'oligarchia
« Risposta #18 il: Settembre 08, 2018, 02:18:56 am »
Ma noi dobbiamo paragornarci con Paesi della nostra area e con la nostra capacità produttiva!

Sì, d'accordo, queste parole le dice anche mio padre, che ormai viaggia verso gli 80 anni e con il quale, in passato, ebbi scontri quasi feroci a causa della sua esterofilia - peraltro tipica di milioni di italiani -, ma il fatto è che il mondo non inizia né finisce in Occidente.
Anzi, in certe zone dell'Occidente, giacché anche il Sud America è Occidente.

Le mie non sono affatto "giustificazioni" nei confronti di una certa mentalità ben radicata nella nostra società.
No, per niente.
Non a caso ho scritto spesso, proprio in questo forum, che pur essendo un nazionalista detesto profondamente la maggior parte degli italiani.
E in primis gli italiani di sesso maschile, ché sono ancora più disfattisti delle femmine italiane.
Italiani che si lamentano sempre di tutto, anche quando non dovrebbero lamentarsi.
Italiani che si lagnano di questo o di quel politico, ma che se fossero al potere, nella grandissima maggioranza dei casi si comporterebbero nella stessa identica maniera di chi criticano ferocemente
Italiani ignoranti che non sanno praticamente nulla di ciò che realmente accade al di fuori dei confini nazionali. *
Italiani complessati e psicologicamente sottomessi agli stranieri di qualsiasi nazione, Somalia compresa, ossia il paese più corrotto al mondo, insieme alla Corea del Nord e ad altri "meravigliosi" paesi africani.

Semplicemente evidenzio che i paesi di questo dannato pianeta, nella gran parte dei casi, non sono affatto migliori della tanto bistrattata (soprattutto dagli italiani) Italia.
Anzi, molto spesso sono messi peggio o molto peggio.

Solo che è quasi impossibile trovare un italiano che dica o scriva qualcosa del genere.
Di norma gli italiani sono impegnati ad autoflagellarsi dalla mattina alla sera e soventemente in maniera compiaciuta.
Magari in presenza di stranieri, i quali, però, si guardano bene dal fare altrettanto, nonostante provengano molto spesso da paesi di cacca.

Non per niente ho scritto più volte che i nostri connazionali sono "il cavallo di Troia degli stranieri".


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*
Sere fa, un mio conoscente, faceva il paragone tra gli USA e l'Italia, convinto com'era che i poveri italiani (almeno 5 milioni) sono molti di più dei poveri statunitensi.
Allorché gli ho fatto notare che nei "fantastici" Stati Uniti d'America i poveri sono circa 50 milioni, su una popolazione di oltre 325 milioni di abitanti...
Gran brutta bestia l'ignoranza, mista ad esterofilia cronica.

Offline Vicus

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Re:La famiglia è in crisi, ma non quella dell'oligarchia
« Risposta #19 il: Settembre 08, 2018, 05:57:42 am »
Se vogliamo essere l'Africa dell'Europa siamo sulla buona strada, in tutti i sensi.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline TheDarkSider

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Re:La famiglia è in crisi, ma non quella dell'oligarchia
« Risposta #20 il: Settembre 08, 2018, 12:42:16 pm »
Sere fa, un mio conoscente, faceva il paragone tra gli USA e l'Italia, convinto com'era che i poveri italiani (almeno 5 milioni) sono molti di più dei poveri statunitensi.
Allorché gli ho fatto notare che nei "fantastici" Stati Uniti d'America i poveri sono circa 50 milioni, su una popolazione di oltre 325 milioni di abitanti...
Gran brutta bestia l'ignoranza, mista ad esterofilia cronica.

Ma a parte il numero, sono le condizioni di vita dei poveri ad essere radicalmente peggiori negli USA.

Quel tuo conoscente se gli mostrassi delle foto di quartieri poveri degli USA gli sembrerebbero delle citta' del terzo mondo.

Senza contare che i poveri negli usa hanno problemi come:
- violenza di gang criminali a livelli stratosferici (durante la guerra in Iraq e' stato calcolato che un povero USA aveva piu' probabilita' di morire ammazzato nel suo quartiere degradato che sul fronte di guerra!);
- alimentazione di scarsissima qualita', che genera gravi problemi di salute (obesita' patologica, diabete, ecc.)
- epidemia di tossicodipendenza da crack e eroina, con alti livelli di morti da overdose https://www.theguardian.com/us-news/2018/aug/16/us-drug-overdose-deaths-opioids-fentanyl-cdc
- accesso molto limitato alle prestazioni sanitarie, con piani che forniscono gratis solo le cure di emergenza mentre le cure preventive sono molto costose e quindi restano inaccessibili;
- scuole pubbliche di pessimo livello;
ecc.

In definitiva, un povero USA sta messo infinitamente peggio che un povero in Italia, pure se e' vero che in alcuni paesi Europei magari starebbe meglio.
"Le donne occidentali sono più buone e tolleranti con gli immigrati islamici che le stuprano che con i loro mariti."
Una donna marocchina

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Re:La famiglia è in crisi, ma non quella dell'oligarchia
« Risposta #22 il: Settembre 08, 2018, 14:19:19 pm »
C'è del genio nel loro trash. Chissà come funzionerebbe come musica da appuntamento! :lol:

« Ultima modifica: Settembre 08, 2018, 14:30:22 pm da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:La famiglia è in crisi, ma non quella dell'oligarchia
« Risposta #23 il: Settembre 08, 2018, 16:14:38 pm »
Se vogliamo essere l'Africa dell'Europa siamo sulla buona strada, in tutti i sensi.

Sì, ma io non ho scritto questo.
Un nazionalista non potrebbe mai augurarsi qualcosa del genere nei confronti del proprio Paese.
Inoltre, anche se dovessimo andare a fondo, non saremo mai l'Africa dell'Europa (dell'ovest...), perché tra la nostra cultura e quella africana c'è di mezzo un abisso.
In favore della nostra, ovvio.
Non c'è il minimo paragone tra "noi" e "loro".
Nonostante il declino in atto, restiamo mille volte superiori agli africani.
"Noi" ci portiamo dietro ben altra Storia.

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Re:La famiglia è in crisi, ma non quella dell'oligarchia
« Risposta #24 il: Settembre 08, 2018, 16:22:38 pm »
Ma a parte il numero, sono le condizioni di vita dei poveri ad essere radicalmente peggiori negli USA.

Quel tuo conoscente se gli mostrassi delle foto di quartieri poveri degli USA gli sembrerebbero delle citta' del terzo mondo.

Senza contare che i poveri negli usa hanno problemi come:
- violenza di gang criminali a livelli stratosferici (durante la guerra in Iraq e' stato calcolato che un povero USA aveva piu' probabilita' di morire ammazzato nel suo quartiere degradato che sul fronte di guerra!);
- alimentazione di scarsissima qualita', che genera gravi problemi di salute (obesita' patologica, diabete, ecc.)
- epidemia di tossicodipendenza da crack e eroina, con alti livelli di morti da overdose https://www.theguardian.com/us-news/2018/aug/16/us-drug-overdose-deaths-opioids-fentanyl-cdc
- accesso molto limitato alle prestazioni sanitarie, con piani che forniscono gratis solo le cure di emergenza mentre le cure preventive sono molto costose e quindi restano inaccessibili;
- scuole pubbliche di pessimo livello;
ecc.

In definitiva, un povero USA sta messo infinitamente peggio che un povero in Italia, pure se e' vero che in alcuni paesi Europei magari starebbe meglio.



Concordo al 100%.

Offline Vicus

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Re:La famiglia è in crisi, ma non quella dell'oligarchia
« Risposta #25 il: Settembre 08, 2018, 20:53:44 pm »
Chissà se i giapponesi si paragonano più ai coreani e ai cinesi o ai ghanesi. Propendo per la prima ipotesi.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:La famiglia è in crisi, ma non quella dell'oligarchia
« Risposta #26 il: Settembre 09, 2018, 11:39:24 am »
C'è del genio nel loro trash. Chissà come funzionerebbe come musica da appuntamento! :lol:

Che coincidenza, l'ho visto proprio ieri... :ohmy:

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Re:La famiglia è in crisi, ma non quella dell'oligarchia
« Risposta #27 il: Settembre 09, 2018, 17:06:20 pm »
Chissà se i giapponesi si paragonano più ai coreani e ai cinesi o ai ghanesi. Propendo per la prima ipotesi.

Sì, ok, ma ci siam capiti.

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Re:La famiglia è in crisi, ma non quella dell'oligarchia
« Risposta #28 il: Settembre 09, 2018, 20:24:29 pm »
i nostri connazionali sono "il cavallo di Troia degli stranieri".
Patologia atavica dell' italiano medio, tanto stupida quanto dannosa e ingiustificata.
Siamo il paese che possiede da solo il 70% di tutto il patrimonio artistico MON-DIA-LE, che ha dato i natali a Galileo, Leonardo da Vinci, Raffaello, Bramante, Bernini, Vivaldi, e potrei continuare a lungo.
Se non fosse stato per questa scemenza di considerare gli altri migliori a prescindere, in una trappola per topi come l'euro non ci saremmo mai finiti.
Per quanto mi riguarda, c'è solo una cosa, del mio paese, della quale mi vergogno, ed è la parte femminile della sua popolazione.
Delle scassacazzo inette e pretenziose come principesse sul pisello, che rappresentano l'UNICA cosa che mi fa vergognare di essere italiano.

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Re:La famiglia è in crisi, ma non quella dell'oligarchia
« Risposta #29 il: Settembre 09, 2018, 21:31:51 pm »
Patologia atavica dell' italiano medio, tanto stupida quanto dannosa e ingiustificata.
Siamo il paese che possiede da solo il 70% di tutto il patrimonio artistico MON-DIA-LE, che ha dato i natali a Galileo, Leonardo da Vinci, Raffaello, Bramante, Bernini, Vivaldi, e potrei continuare a lungo.
Se non fosse stato per questa scemenza di considerare gli altri migliori a prescindere, in una trappola per topi come l'euro non ci saremmo mai finiti.
Per quanto mi riguarda, c'è solo una cosa, del mio paese, della quale mi vergogno, ed è la parte femminile della sua popolazione.
Delle scassacazzo inette e pretenziose come principesse sul pisello, che rappresentano l'UNICA cosa che mi fa vergognare di essere italiano.
All'estero sono all'incirca uguali.
Stai purtroppo parlando dell'Italia del passato, a meno che non possa nominare qualche contemporaneo alla pari con Dante, Galileo o Vivaldi.
Stiamo sprofondando nell'inciviltà come (anzi con) gli africani, ancora non siamo al loro livello anche se varie fasce della popolazione sono praticamente alla pari.
Poi, certo, anche il Kenya può consolarsi, la Nigeria è messa peggio e quest'ultima è un paradiso paragonata all'Eritrea.
E' vero che gli italiani considerano gli altri migliori (cercando di imitarli nel peggio), ma il Paese si è adagiato da decenni e non vedo perché bisognerebbe tacerlo. Intanto i migliori italiani emigrano da questo paradiso, e non vanno nel Ciad ma nei Paesi con cui non dovremmo paragonarci, perfino in Spagna, qualcosa vorrà pur dire.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.