Ma noi dobbiamo paragornarci con Paesi della nostra area e con la nostra capacità produttiva!
Sì, d'accordo, queste parole le dice anche mio padre, che ormai viaggia verso gli 80 anni e con il quale, in passato, ebbi scontri quasi feroci a causa della sua esterofilia - peraltro tipica di milioni di italiani -, ma il fatto è che il mondo non inizia né finisce in Occidente.
Anzi, in certe zone dell'Occidente, giacché anche il Sud America è Occidente.
Le mie non sono affatto "giustificazioni" nei confronti di una certa mentalità ben radicata nella nostra società.
No, per niente.
Non a caso ho scritto spesso, proprio in questo forum, che pur essendo un nazionalista detesto profondamente la maggior parte degli italiani.
E in primis gli italiani di sesso maschile, ché sono ancora più disfattisti delle femmine italiane.
Italiani che si lamentano sempre di tutto, anche quando non dovrebbero lamentarsi.
Italiani che si lagnano di questo o di quel politico, ma che se fossero al potere, nella grandissima maggioranza dei casi si comporterebbero nella stessa identica maniera di chi criticano ferocemente
Italiani ignoranti che non sanno praticamente nulla di ciò che realmente accade al di fuori dei confini nazionali. *
Italiani complessati e psicologicamente sottomessi agli stranieri di qualsiasi nazione, Somalia compresa, ossia il paese più corrotto al mondo, insieme alla Corea del Nord e ad altri "meravigliosi" paesi africani.
Semplicemente evidenzio che i paesi di questo dannato pianeta, nella gran parte dei casi, non sono affatto migliori della tanto bistrattata (soprattutto dagli italiani) Italia.
Anzi, molto spesso sono messi peggio o molto peggio.
Solo che è quasi impossibile trovare un italiano che dica o scriva qualcosa del genere.
Di norma gli italiani sono impegnati ad autoflagellarsi dalla mattina alla sera e soventemente in maniera compiaciuta.
Magari in presenza di stranieri, i quali, però, si guardano bene dal fare altrettanto, nonostante provengano molto spesso da paesi di cacca.
Non per niente ho scritto più volte che i nostri connazionali sono "il cavallo di Troia degli stranieri".
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Sere fa, un mio conoscente, faceva il paragone tra gli USA e l'Italia, convinto com'era che i poveri italiani (almeno 5 milioni) sono molti di più dei poveri statunitensi.
Allorché gli ho fatto notare che nei "fantastici" Stati Uniti d'America i poveri sono circa 50 milioni, su una popolazione di oltre 325 milioni di abitanti...
Gran brutta bestia l'ignoranza, mista ad esterofilia cronica.