Autore Topic: Donne, sport e menzogne mediatiche  (Letto 73748 volte)

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Offline ilmarmocchio

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Re:Donne, sport e menzogne mediatiche
« Risposta #240 il: Ottobre 08, 2015, 19:16:37 pm »
Ho casualmente trovato questo articolo, vecchio di oltre tre anni, mentre stavo facendo una ricerca su google, in cui emerge una volta di più l' idiozia di certi ometti moderni, che definire dei castrati mentali, leccaculo e ritardati, è un complimento.

http://www.ilgiornale.it/news/sport/scatta-lolimpiade-delle-donne-vero-sesso-forte-dello-sport-825298.html


Qualunque persona pensante, dotata di un minimo di cervello, sa che se le gare fossero miste anziché divise in base al sesso, esisterebbero quasi esclusivamente campioni di sesso maschile.
Praticamente dello sport al femminile resterebbe poco più di niente.
Ma ce ne fosse uno, tra questi coglioni, in grado di evidenziare questo inconfutabile dato di fatto.


Ma si può scrivere una minchiata del genere ?
Una pugilessa olimpica che potrebbe mettere KO un pugile olimpico ? *
Cose da pazzi.

@@

* Casomai è il contrario.

A quanto pare il tipo ha dei problemi non solo con lo sport  ma anche con la grammatica

http://www.bausciacafe.com/2013/01/15/una-vita-da-contrista/

Online Frank

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Re:Donne, sport e menzogne mediatiche
« Risposta #241 il: Dicembre 05, 2015, 09:29:55 am »
Al contrario avrebbero già titolato:
"Il nuoto è donna"...
http://www.gazzetta.it/Nuoto/04-12-2015/nuoto-europei-pellegrini-si-riprende-record-100-sl-scalzata-ferraioli-1301179177028.shtml
Citazione
Nuoto, Europei: Paltrinieri cancella Hackett. Oro e record del mondo nei 1500 sl
Senza parole il 21enne di Carpi, già campione del mondo dei 1500 sl che firma un'altra impresa, abbassando il tempo di uno dei miti del mezzofondo mondiale che resisteva dal 2001: "Non so che dire, battere uno dei miei idoli rende questa vittoria ancor più bella". In scia, con lui sul podio, il compagno d'allenamenti, Gabriele Detti: argento

Offline Sebastiano

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Re:Donne, sport e menzogne mediatiche
« Risposta #242 il: Agosto 01, 2016, 08:36:00 am »
http://www.gazzetta.it/Sport-Vari/Pallamano/31-07-2016/pallamano-cullen-diventa-hannah-nazionale-maschile-quella-femminile-australiana-160546155881.shtml

Ecco le conseguenze del gender e cose varie, alle olimpiadi un uomo giocherà a pallamano contro le donne

Online Frank

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Re:Donne, sport e menzogne mediatiche
« Risposta #243 il: Agosto 02, 2016, 01:13:20 am »
http://www.gazzetta.it/Sport-Vari/Pallamano/31-07-2016/pallamano-cullen-diventa-hannah-nazionale-maschile-quella-femminile-australiana-160546155881.shtml

Ecco le conseguenze del gender e cose varie, alle olimpiadi un uomo giocherà a pallamano contro le donne

Guarda, dipendesse da me, ne avessi il potere, farei disputare veramente delle gare "maschi vs femmine", in modo da ridurre lo sport femminile... in cenere.

Sono "più brave, determinate e dotate di una marcia in più", no?
Bene e allora gareggino contro gli uomini. :cool2:


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ps: è chiaro che le mie parole contano meno di zero, ed è ancor più chiaro che nessuno permetterà mai agli uomini di umiliare sportivamente le donne.*
Basta dire che la portabandiera dell'Italia alle imminenti Olimpiadi di Rio, cioè Federica Pellegrini, verrebbe battuta da un buon cadetto di sesso maschile, quindi da un adolescente.
Ho detto tutto.

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* In molti casi gli stessi atleti di sesso maschile si rifiuterebbero di competere contro le atlete.

Offline ReYkY

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Re:Donne, sport e menzogne mediatiche
« Risposta #244 il: Agosto 02, 2016, 06:14:34 am »
Beh però nel calcio le donne potrebbero battere gli uomini, visto che i calciatori sono donnette e le calciatrici mezzi-maschi.  :lol: :lol: :lol:

Offline ilmarmocchio

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Re:Donne, sport e menzogne mediatiche
« Risposta #245 il: Agosto 02, 2016, 08:41:09 am »
Beh però nel calcio le donne potrebbero battere gli uomini, visto che i calciatori sono donnette e le calciatrici mezzi-maschi.  :lol: :lol: :lol:

la squadra campione del mondo femminile di calcio ha preso un bel 16 - 0 contro una rappresentativa maschile under 16

Offline ReYkY

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Re:Donne, sport e menzogne mediatiche
« Risposta #246 il: Agosto 02, 2016, 14:15:55 pm »
Il mio era sarcasmo. ^_^

Offline ilmarmocchio

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Re:Donne, sport e menzogne mediatiche
« Risposta #247 il: Agosto 03, 2016, 08:28:56 am »

Offline Vicus

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Re:Donne, sport e menzogne mediatiche
« Risposta #248 il: Marzo 20, 2017, 23:20:47 pm »
Avesse fatto la donna invece di imitare Mike Tyson, le sarebbe andata meglio. Ne è valsa la pena?

"Non ce la faccio più", esce dal ring e crolla. Francesca è in coma

Fonte: Leggo

MESTRE - «Francesca ce la farà. Ha un carattere forte». Mamma Caterina non ha dubbi: sua figlia, pugile dell'Union Boxe Mestre, si riprenderà e questo momento drammatico sarà solo un brutto ricordo. Il bollettino medico, diramato ieri a metà pomeriggio, le dà ragione dato che i sanitari si dicono moderatamente fiduciosi per la ripresa di alcuni parametri. La prognosi rimane riservata e occorre attendere altre 24 ore prima di scioglierla. Per tutto il tempo Francesca Moro, 26 anni, ricoverata in rianimazione all'ospedale di Pescara, rimarrà sedata. Il monitoraggio è continuo da sabato notte, dopo che nel reaprto di Neurochirugia di Pescara è stata sottoposta a un intervento urgente di drenaggio di un ematoma subdurale acuto. La decisione di trasferirla nella struttura del capoluogo abruzzese, dopo che all'ospedale di Chieti, la tac aveva evidenziato uno stravaso ematico. La ragazza era nella città teatina per partecipare al Torneo femminile Junior, Youth e Open Elite 2. Serie. Ed è alla fine del match, perso contro Clara Pucciarelli delle Fiamme oro Lazio, che piegandosi per uscire dalle corde del ring si è sentita male ed è crollata a terra perdendo i sensi.
 
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Online Frank

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Re:Donne, sport e menzogne mediatiche
« Risposta #249 il: Marzo 20, 2017, 23:39:19 pm »
Avesse fatto la donna invece di imitare Mike Tyson, le sarebbe andata meglio. Ne è valsa la pena?

E' quello che dico anch'io.
Tra l'altro se c'è una disciplina da combattimento che molte donne praticano "per imitazione" (cioè per scimmiottare gli uomini), be', quella disciplina è proprio il pugilato.

Offline ReYkY

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Re:Donne, sport e menzogne mediatiche
« Risposta #250 il: Aprile 30, 2017, 00:01:15 am »
Fino a pochi mesi fa mi allenavo nella palestra dell'associazione che ha organizzato quell'incontro...

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Re:Donne, sport e menzogne mediatiche
« Risposta #251 il: Settembre 16, 2018, 15:37:46 pm »
Ho casualmente trovato questo articolo, vecchio di oltre tre anni, mentre stavo facendo una ricerca su google, in cui emerge una volta di più l' idiozia di certi ometti moderni, che definire dei castrati mentali, leccaculo e ritardati, è un complimento.

http://www.ilgiornale.it/news/sport/scatta-lolimpiade-delle-donne-vero-sesso-forte-dello-sport-825298.html

Citazione
Scatta l'Olimpiade delle donne il vero sesso forte dello sport
Atene 1896 fu un'edizione per soli uomini, a Londra le ragazze sfiorano il 50% dei partecipanti. Dalla pioniera Cooper nel 1900 al debutto sul ring dei giorni nostri, al riscatto delle musulmane

Riccardo Signori - Mer, 25/07/2012 - 07:33
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Nostro inviato a Londra

Si parte con le donne. Un segno del destino e una storia dei tempi. Parte il calcio femminile in questo strano mondo olimpico che prima avvia il pallone (oggi tocca alle ragazze con Regno Unito-Nuova Zelanda, domani ai maschi) e dopo due giorni ufficializza l'inizio con la cerimonia d'apertura da mille e una tv.


Che il calcio anticipi la partenza non è una novità, che tutto ciò avvenga perchè altrimenti bisognerebbe dilatare i diciassette giorni canonici è una buona ragione. Ma il via alle donne è un simbolo, esattamente come il gruppo sempre crescente di portabandiera in rosa. E chissà mai non sia davvero Anna d'Inghilterra ad accendere il tripode Olimpico per mettere pace alla lotta fra supermen britannici. Gli inglesi non hanno un Cassius Clay da sventolare. Ma la razza reale ha sempre un bel appeal.

Le donne avanzano, facciamocene una ragione. Questa sarà l'Olimpiade piu' rosa, rosea non si sa, della storia: da Atene 1896 , zero presenze, a oggi, 4850 sportive che rappresentano il 46% del totale degli atleti. Per la prima volta tutti i paesi, quindi anche i refrattari arabi, presenteranno una ragazza. Per la prima volta ci saranno donne pugili, che andranno a toccare l'ultimo mito rimasto agli uomini dello sport: l'invalicabile ring tempio del maschilismo. C'è da scommettere che Katie Taylor, panterina irlandese, da queste parti avrà un tifo calcistico: potrebbe mettere ko qualcuno dei fustoni che entreranno nel quadrato. Katie ha vinto il suo quarto mondiale ed ha conquistato cinque corone europee fra i pesi leggeri. Farà spettacolo insieme alle altre 35 pugilesse ammesse in tre categorie. Primo passo e, come spesso capita alle donne, costellato da qualche mina. Il maschilismo pugilistico non ha potuto sopportare senza passare alla controffensiva. E cosi alle pugilesse era stato proposto un gonnellino, anzichè i tipici calzoncini. L'idea è stata presa a pugni. «Non metto la minigonna nemmeno quando esco a cena», ha replicato la furiosa Katie Taylor. Vedremo!

Tranquilli, ci vorrà poco perchè il mondo in rosa prenda il sopravvento. Gli americani hanno già celebrato il sorpasso: stavolta le femmine saranno piu' numerose dei maschi, 268 contro 261. Ma, chissà, la storia aveva visto già lungo e Londra ne era stata la sua testimone. Giusto che nella capitale si replichi. Alle Olimpiadi del 1948 Audrey Patterson, americanina dei 200 metri, fu la prima ragazza di colore a conquistare una medaglia. Arrivò al bronzo, ma da quel bronzo è cominciata questa rivoluzione femminile. La regina inglese apprezzerà.
E se a Parigi 1900 la tennista Charlotte Cooper fu la prima campionessa olimpica, a Londra la mamma volante, l'olandese Fanny Blankers Koen, fu la prima a fare razzia conquistando quattro ori :100 metri, 200 m. e 80 ostacoli oltre alla staffetta. Le donne, infatti, potevano iscriversi solo a tre prove individuali.

A Parigi comparvero le prime gare femminili: tennis, cricket e golf. A Stoccolma 1912 si aggiunsero le prove di nuoto e tuffi. Amsterdam 1928 aprì ad atletica e ginnastica. Anversa 1920 segnò la partecipazione della prima atleta azzurra: Rosetta Gagliardi nel tennis. A Berlino 1936 Ondina Valla conquistò il primo oro negli 80 ostacoli. Le donne corrono, vero. Ma il salto ad ostacoli è la loro prerogativa e lo hanno dimostrato scavalcando pregiudizi e qualche ingiustizia. Per esempio, gli 800 metri vennero eliminati da Amsterdam 1928 fino a Melbourne 1956 perchè ritenuti troppo faticosi. Ma poi, quando a Helsinki 1952, la ginnasta russa Maria Gorkhovskaya è stata la donna con il maggior numero di medaglie olimpiche (sette, compresi due ori) in una sola edizione, qualcuno avrà cambiato idea. La ginnastica è stata il regno femminile per imprese da guinness. Bravura e fisico minuto come foto ricordo. Larissa Latynina, altra ginnasta russa, ha raccolto 18 medaglie: da Melbourne 1956 a Tokyo 1964. Nemmeno gli uomini hanno mai fatto meglio. Eppure, vedete come si diverte il satanello dello sport, stavolta che ci sentiamo al festival della donna, il record trema e forse verrà abbattuto. Ma la Latynina potrà consolarsi: solo un superman come Michael Phelps potrà riuscirci.

Dai supermen alle superwomen il passo è breve parlando di Nadia Comaneci, oggi icona dello sport, allora bambina quattrodicenne che lasciò ad occhi spalancati le giurie: le assegnarono il primo dieci della storia. Un altro colpo all'orgoglio maschile,ed anche al dominio russo della specialità. Nadia ha attraversato una vita talvolta anche torbida, ma quel dieci è stato molto piu' di un voto di laurea.

A Sindey 2000 entrò nel programma il sollevamento pesi femminile, oggi siamo alla boxe e alla invasione (si fa per dire) araba. Per non andare troppo lontani da casa nostra: nel 1960, a Roma, era presente solo l'11 per cento di donne atlete, nel 1980 a Mosca raddoppiarono, nel 2000 a Sydney triplicarono, oggi siamo quasi alla pari. Trend anche per l' Italia: 291 atleti in totale e 126 donne, ovvero il 43 per cento. Il mondo donna ha cominciato a correre davvero quando il Cio, guidato da Juan Antonio Samaranch, studiò la possibilità di aumentare il numero delle donne ai Giochi. Oggi le ragazze arabe godono di wild card o inviti. Come quella ragazzina del Qatar che corre i 100 metri in 13 secondi ed è alta un metro e 58. Si chiama Noor Al Malki, ha 17 anni, con quell'altezza diffcile faccia strada, proviene da una famiglia di 5 sorelle e sei fratelli, allenata da una tunisina correrà con una bandana in testa. E dice ai maschilisti: «Tifate per me». Nel 1984, a Los Angeles, Nawal El Moutawakel fu la prima donna africana e araba a vincere una medaglia d'oro e cominciò la battaglia per l'emancipazione della donna musulmana. Oggi questa ragazzina ci dice che le donne stanno correndo più forte.


Qualunque persona pensante, dotata di un minimo di cervello, sa che se le gare fossero miste anziché divise in base al sesso, esisterebbero quasi esclusivamente campioni di sesso maschile.
Praticamente dello sport al femminile resterebbe poco più di niente.
Ma ce ne fosse uno, tra questi coglioni, in grado di evidenziare questo inconfutabile dato di fatto.


Ma si può scrivere una minchiata del genere ?
Una pugilessa olimpica che potrebbe mettere KO un pugile olimpico ? *
Cose da pazzi.

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* Casomai è il contrario.



https://www.oasport.it/2018/09/atletica-eliud-kipchoge-riscrive-la-storia-record-del-mondo-la-maratona-ha-un-nuovo-re-puo-scendere-sotto-le-2-ore/

Citazione
Atletica, Eliud Kipchoge riscrive la storia: Record del Mondo, la Maratona ha un nuovo re. Può scendere sotto le 2 ore?
16 settembre 2018  13:13   Stefano Villa


Pesa meno di 52 kg, è alto 167 cm, ha quasi 34 anni, viene dal Kenya: questo è l’identikit di Eliud Kipchoge, l’uomo che ha letteralmente sbriciolato il record del mondo della Maratona correndo uno sbalorditivo 2h01:39 a Berlino, demolito il precedente primato del connazionale Dennis Kimetto di addirittura 1’18”. Si tratta di un tempo inumano, il Campione Olimpico di Rio 2016 si è davvero superato anche perché è riuscito nell’impresa correndo per praticamente metà gara in totale solitudine, senza l’aiuto di lepri che al 25° chilometro avevano già terminato il proprio lavoro.

Si tratta di una meritatissima consacrazione per l’africano che, dopo i grandi successi nel mezzofondo (oro ai Mondiali 2003 sui 5000 metri e argento alle Olimpiadi di Pechino 2008 sulla stessa distanza), ha saputo rilanciarsi e imporsi anche sulla 42 km vincendo addirittura dieci Maratone delle undici disputate! Il monologo che l’allievo di Patrick Sang ha inscenato per le strade della capitale tedesca entra di diritto nella leggenda dell’atletica leggera e rimarrà a lungo nella storia, i passaggi sono stati inverosimili (14’24” al quinto km, poi 29’01” al decimo, 57’56” al ventesimo e 1h01’06” alla mezza, galoppata finale per una seconda parte addirittura più veloce in 1h00:33).

E ora la domanda è chiara: Kipchoge può scendere sotto il muro delle due ore e abbattere una delle grandi barriere dello sport? Ci aveva provato lo scorso anno durante l’evento Breaking2 organizzato dalla Nike all’Autrodromo di Monza quando si spinse fino a un non omologato 2h00:25 (le lepri entravano e uscivano dal circuito dandosi il cambio, pratica non permessa dal regolamento), sicuramente ci ritenterà in futuro ma uno dei grandi limiti umani inizia a vacillare seriamente… Intanto queste le prime dichiarazioni del keniano: “Sono felicissimo e riconoscente: non trovo le parole per commentare l’impresa compiuta. Mi avevano detto che si può sfiorare il record due volte, non una terza. Avevano ragione. Gli ultimi chilometri sono stati piuttosto duri, ma ero ben preparato, l’avvicinamento delle ultime settimane è stato perfetto e non posso che ringraziare il mio allenatore”.

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Questo è il record femminile sulla medesima distanza.
https://it.wikipedia.org/wiki/Record_mondiali_di_atletica_leggera

https://it.wikipedia.org/wiki/Paula_Radcliffe

Citazione
Paula Radcliffe
Nazionalità   Regno Unito Regno Unito
Altezza   173 cm
Peso   54 kg

Paula Jane Radcliffe (Davenham, 17 dicembre 1973) è un'ex maratoneta e mezzofondista britannica, campionessa mondiale di maratona nel 2005, nonché primatista mondiale della specialità.

Biografia
È primatista mondiale femminile di maratona con il tempo di 2h15'25", stabilito a Londra il 13 aprile 2003.

Ha vinto per tre volte la maratona di New York e nel 2002 è stata insignita dell'Ordine dell'Impero Britannico.
[1]

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Re:Donne, sport e menzogne mediatiche
« Risposta #252 il: Settembre 17, 2018, 01:50:32 am »
Negli anni Novanta ci fu chi affermò che un giorno non molto lontano, le femmine avrebbero avvicinato moltissimo i primati maschili e in alcuni casi li avrebbero pure eguagliati e superati. *
Sì, infatti; è andata proprio così...


https://www.oasport.it/2018/09/atletica-record-del-mondo-kevin-mayer-firma-limpresa-il-messia-del-decathlon-crolla-il-primato-di-eaton/

Citazione
Atletica, RECORD DEL MONDO: Kevin Mayer firma l’impresa, il Messia del Decathlon! Crolla il primato di Eaton
16 settembre 2018  19:41   Stefano Villa

Domenica 16 settembre entrerà nella storia dell’atletica leggera e passerà alla leggenda come la giornata dei primati. Dopo il Record del Mondo nella Maratona firmato da Eliu Kipchoge a Berlino, Kevin Mayer si consacra realizzando il Record del Mondo del decathlon a Talence (Francia). Impresa mastodontica del francese che è riuscito a fare meglio della prestazione monstre confezionata dal fuoriclasse Ashton Eaton ai Mondiali di Pechino 2015. Nel weekend il Campione del Mondo, che agli Europei era incappato in tre nulli nel lungo, è stato letteralmente sublime e ha toccato la fantasmagorica quota di 9126 punti, cioè 81 lunghezze in più dello statunitense (9045). Il transalpino è stato perfetto anche nella distribuzione del suo sforzo ottenendo 4563 punti nelle prime cinque fatiche di ieri e altrettanti oggi nella seconda parte di gara.

Il 26enne diventa così il quarto uomo a volare oltre la fatidica barriera dei 9000 punti (Roman Sebrle, Tomas Dvorak e appunto Ashton Eaton in passato). Il nuovo messia del decathlon non ha sbagliato praticamente nulla: personali sui 100 metri (10.55) e nel salto in lungo (7.80), eccellente 16.00 nel peso e solido 2.05 nell’alto, poi 48.42 sui 400 metri per chiudere la prima giornata e iniziare la seconda con un super 13.75 sui 110 metri nonostante 1.1 m/s di vento contrario. Il momento clou alla settima prova quando fa volare il disco a 50.54 superando così la tabella di Eaton per un solo punto. A quel punto Mayer mette il turbo: 5.34 nell’asta, 71.90 nel giavellotto e un durissimo 1500 metri chiuso in 4:36.11 per festeggiare un’impresa mitologica.


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* Il primo "contatto" sarebbe dovuto avvenire nel nuoto, per la precisione nel... 2015, cioè tre anni fa.  :D

https://it.wikipedia.org/wiki/Record_del_mondo_del_nuoto