Sanità: l’Italia sale al 4° posto, scivolano Usa e Inghilterra

[Frank]

https://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2018-09-20/sanita-l-italia-sale-4-posto-scivolano-usa-e-inghilterra-142116.shtml?uuid=AEKki52F

di Barbara Gobbi 20 settembre 2018

Prima Hong Kong, seconda Singapore, terza la Spagna. Quarta, l’Italia, che rimonta di ben due posti la classifica. L'anno scorso eravamo sesti. L'agenzia di rating internazionale Bloomberg continua a “premiare” il nostro servizio sanitario, aggiornando il suo Global Health Index – l'ultima versione integrale risale al 2014 - in un articolo fresco di pubblicazione in cui fa le pulci, intanto, al caso Stati Uniti, dove a fronte di cure costose e di un'alta spesa pro capite, l’aspettativa di vita si aggira sui 79 anni. In classifica, gli Usa – che perdono 4 posizioni rispetto a un anno fa - scendono dunque nel sottoscala, al 54° posto con l’Azerbaijan e tra la Russia e la Bulgaria.

Stessa grama sorte per la Gran Bretagna, il cui National Health Sistem è una gloria nazionale, anche se un po' arrugginita dai tagli che la crisi economica ha imposto alla spesa sanitaria nell'ultimo decennio. Ma tant'è: la dura legge dei numeri punisce pure l’Uk, che perdono 14 punti piazzandosi al 35° posto della classifica.

 
European Health Report, in Italia allerta giovani, morbillo e spesa privata
Che cosa è cambiato
La domanda a questo punto è inevitabile: nell'ultimo anno, noi che in Italia viviamo, ci siamo persi qualcosa? Così distratti da non accorgerci che malgrado i tagli lineari alla spesa, le liste d'attesa, il gap di cure e assistenza tra Nord e Sud, il federalismo fiscale e l'emergenza anziani, tutto sommato siamo tra i migliori al mondo? Se è vero che il nostro Servizio sanitario universale che quest'anno compie 40 anni è tra i più stimati al mondo, grazie all'universalismo delle cure che ci rende unici, è anche vero che non tutte le classifiche internazionali – e sono tante - ci premiano quanto quella di Bloomberg. E la risposta, come quasi sempre accade, sta nel metodo scelto, che nel caso del Global Health Index mette in correlazione l'aspettativa di vita con la spesa pro capite.

Il metodo di calcolo
Ciò fa sì che il nostro Paese, il secondo più longevo al mondo (82,5 anni l'aspettativa di vita) e tra le economie occidentali con la spesa sanitaria pubblica per persona più bassa (2.700 dollari pro capite), conquisti un inaspettato quarto posto. Non immeritato, per carità, ma forse da “meditare”. Ne è convinto Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, che ha appena stilato un confronto tra i ranking internazionali sulla salute. «La classifica Bloomberg misura esclusivamente l'efficienza dei sistemi sanitari – afferma - mettendo in relazione l’aspettativa di vita con la spesa pro-capite, sovrastimando la qualità del nostro Ssn, sia perché la longevità dipende soprattutto da altre determinanti della salute, sia perché la riduzione della spesa sanitaria ci ha permesso di scalare la classifica».

Il caso Italia
E allora, qual è la ricetta per misurare quale posto occupa realmente l'Italia? Per Cartabellotta «bisogna guardare al modello di analisi messo in piedi dall'Ocse, che non elabora classifica ma identifica punti di forza e di debolezza per consentire ai singoli Paesi di impostare azioni di miglioramento». Che nel caso dell’Italia significano politiche del personale adeguate, ampia diffusione dei farmaci equivalenti, riduzione del gap nell'accesso alle cure tra Nord e Sud del Paese, azioni di prevenzione e medicina d'iniziativa per far sì che la longevità sia accompagnata anche da un'alta qualità della vita. Un dato cruciale, quest'ultimo, se si considera che l'Ocse ci colloca al 20° posto per aspettativa di vita in buona salute a 65 anni.

[Jason]

Com'era la storia ? Tutto ciò che è di pubblico in italia fa schifo ? Quest'articolo è una bella sberla in faccia ai liberisti a cui piacerebbe tanto privatizzare la sanità (fin quando poi non tocca pagare l'assicurazione per le cure, cosa che succede nella privata sanità USA) .

[Vicus]

Autostrade è di Benetton, e abbiamo visto com'è andata!

[Sardus_Pater]

Anche in questo forum (leggi ---> Cosimo) c'è chi ha criticato pesantemente il nostro sistema sanitario.
Mentre in UK ormai sono specializzati solo a fare discutibili cure ormonali a bimbi e adolescenti.

[Vicus]

O a costringerli a morire impedendone l'espatrio.

[TheDarkSider]

La sanita' in Italia e' al top del mondo, ed avendo viaggiato so di cosa parlo. La sua qualita' cosi' alta e il fatto che sia completamente gratuita per urgenze e ospedalizzazioni e' un grande beneficio per noi italiani, ma anche per gli stranieri che si trovano nel paese e pure gli espatriati italiani che spesso al primo problema di salute ritornano in Italia per "sfruttare il sistema"  per cosi' dire.

Esistono anche molte testimonianze in proposito, soprattutto da parte di stranieri.
Ad es, qui abbiamo un premio Nobel per l'economia che scrive per il Corriere:
 

https://www.corriere.it/cronache/16_agosto_14/nostra-notte-perfetta-roma-ospedale-812febbe-6197-11e6-8e62-f8650827a70c.shtml?refresh_ce-cp
La nostra notte perfetta a Roma in ospedale
Amartya Sen
Milano, 14 agosto 2016 - 00:59
L’economista racconta la sua esperienza personale vissuta nella Capitale dopo che sua moglie è stata ricoverata per un male al Gemelli. Elogio della sanità publica italiana

Non c’è nulla di più importante per gli esseri umani della salute. Anche quando ci incontriamo, nel «saluto» che ci scambiamo c’è un rimando alla salute. Nel suo poema rivolto a Virgilio, Alfred Tennyson esordisce con «Ti saluto, mantovano» per esprimere la sua ammirazione per il grande poeta latino di Mantova, piuttosto che per augurare buona salute al poeta morto da secoli. Non sorprende pertanto che il servizio sanitario sia uno dei principali servizi pubblici, creato per assicurare a tutti una buona salute. Eppure le cure sanitarie pubbliche sono state bersaglio di moltissime critiche, e non pochi esperti insistono che il servizio sanitario, per essere efficiente ed efficace, debba essere amministrato attraverso i meccanismi del mercato. Questa presa di posizione ha raccolto molti consensi negli Stati Uniti, un giudizio critico che oggi trova sempre più sostenitori anche in Europa. L’efficienza dei meccanismi di mercato dovrà essere applicata anche ai servizi sanitari per generare responsabilità di gestione, cosa che non succede nei servizi sanitari pubblici.

Operata alle 4 del mattino
Nel contesto di questo dibattito, vorrei presentare un’esperienza personale vissuta dalla mia famiglia nelle ultime due settimane, durante uno dei nostri tanti viaggi in Italia. Mia moglie si è improvvisamente sentita male e si è rivolta al Pronto Soccorso. Ricoverata al Gemelli di Roma, ha ricevuto immediatamente le cure professionali del caso e poiché i medici hanno deciso di sottoporla a intervento chirurgico di emergenza, questo è stato eseguito nel corso della notte (alle 4 del mattino, il chirurgo in persona mi ha rassicurato che il complesso intervento era andato a buon fine). Le cure e l’assistenza ricevute da mia moglie al Pronto Soccorso e in reparto presso l’ospedale Agostino Gemelli sono state eccellenti.
Niente da invidiare alle strutture private di Boston.

Il servizio sanitario offerto da questo ospedale convenzionato con il pubblico non si è certo rivelato inferiore — anzi, è stato per molti versi superiore — a quanto avremmo potuto aspettarci nei migliori ospedali privati di Boston, dove entrambi insegniamo (siamo docenti all’Università di Harvard). L’intervento è stato eseguito dal dottor Armando Antinori, un chirurgo di grandissime capacità, che era di turno quella notte. Non esagero nell’affermare che un professionista medico del suo calibro non si sarebbe certamente trovato ad eseguire un intervento di emergenza di notte in un grande ospedale privato in nessuna parte del mondo.

Certo, siamo stati anche fortunati, ma è importante ribadire, nel contesto del dibattito pubblico oggi acceso in tutto il mondo, che l’eccellenza delle cure mediche e la massima responsabilità di gestione possono andare d’accordo anche nel servizio aperto a tutti. Nel nostro caso, le cure sono state pagate dall’assicurazione medica di Harvard, ma è fantastico pensare che tutti i cittadini di questo Paese hanno libero e gratuito accesso a cure mediche di altissimo livello, giorno e notte.

Seguendo l’esempio di Tennyson con Virgilio, anch’io rivolgo il mio saluto a questa istituzione convenzionata con il pubblico che si prende cura dei malati in un modo che Agostino Gemelli avrebbe certamente apprezzato e applaudito.

Dopo il premio Nobel, passiamo a una persona comune: una comune turista americana che si e' recentemente fratturata una caviglia mentre visitava Pompei.

Questa persona, nel primo messaggio su un forum di tripadvisor, chiede aiuto dicendo di essersi slogata una caviglia (=sprained my ankle):
https://www.tripadvisor.com/ShowTopic-g187786-i1888-k11966034-Emergency-Pompeii_Province_of_Naples_Campania.html#95088420

whisprsami315:
I am in Pompeii right now. I sprained my ankle and don’t think I can do the train ride back to Rome. What can I do? How much would a taxi be and would they even take me to Rome? Uber unavailable in Pompeii

Nel secondo  messaggio, da vera americana, si preoccupa di quanto puo' costargli andare da un medico perche' dice di non aver fatto l'assicurazione:
https://www.tripadvisor.com/ShowTopic-g187786-i1888-k11966034-Emergency-Pompeii_Province_of_Naples_Campania.html#95093728

The good news is I am back in my hotel. We paid a taxi to take us to Napoli Centrale and then took the fast train to Rome. I did not think it was that bad until I got to the hotel and it is very swollen and painful. I have it elevated and iced. I did not buy travelers insurance but I have to go see a doctor. How much will this doctor visit run me. I am sure I will need to have X-rays done

Nel terzo messaggio abbiamo il lieto fine: e' andata in un Pronto Soccorso a Roma e l'hanno curata bene e gratis nel giro di 10 minuti (visita - raggi x - ingessatura e medicazione antidolorifica ):
https://www.tripadvisor.com/ShowTopic-g187786-i1888-k11966034-o10-Emergency-Pompeii_Province_of_Naples_Campania.html#95115266

***UPDATE***

I went to the ER this morning, Ospedale Santo Spirito. I was seen in about 10 minutes by a doctor, went straight to get X-rays done, then waited maybe 30 minutes to see the doctor again. I did fracture my ankle and got a cast put on in about 15 minutes as well as a shot to help with the swelling. Everyone was very nice and compassionate. I was not billed anything either!

Nello stesso thread un altro utente, questa volta canadese, testimonia di aver ricevuto lo stesso incredibile trattamento (curato bene e GRATIS) quando si e' fratturato un ginocchio a Roma, e dice di non aver ancora capito perche' non ha dovuto pagare niente:
https://www.tripadvisor.com/ShowTopic-g187786-i1888-k11966034-Emergency-Pompeii_Province_of_Naples_Campania.html#95094161

chefathome:
I fractured my knee in Rome and had an ultrasound and x-rays and for some reason wasn't charged a cent. We always carry medical insurance when traveling, anyway, but as Canada has no reciprocal agreement with Italy were quite surprised. However, such procedures in Europe are definitely cheaper than in North America (speaking from experience).

Le testimonianze di questo tipo si sprecano in rete.
Si potrebbe persino dire che la nostra Sanita' e troppo efficiente e generosa con gli stranieri, perche' curiamo gratis anche stranieri provenienti da paesi ricchi come gli Stati Uniti o il Canada.
 

[Frank]

Le testimonianze di questo tipo si sprecano in rete.
Si potrebbe persino dire che la nostra Sanita' e troppo efficiente e generosa con gli stranieri, perche' curiamo gratis anche stranieri provenienti da paesi ricchi come gli Stati Uniti o il Canada.

Già, ma vallo un po' a spiegare all'italiano medio, il quale sa elencare solo i difetti della Sanità italiana (che indubbiamente esistono) e da bravo ignorante-esterofilo qual è, è convinto che nel cosiddetto "estero" la Sanità sia decisamente più verde... come l'erba del vicino.

[TheDarkSider]

Già, ma vallo un po' a spiegare all'italiano medio, il quale sa elencare solo i difetti della Sanità italiana (che indubbiamente esistono) e da bravo ignorante-esterofilo qual è, è convinto che nel cosiddetto "estero" la Sanità sia decisamente più verde... come l'erba del vicino.

Purtroppo chi non ha viaggiato o non sa l'inglese prende tutte le informazioni da TV e giornali italiani che, per qualche motivo, fanno a gara a parlar male dell'Italia anche quando non c'e' nessuna ragione per farlo.

Forse il motivo e' che una popolazione depressa e rassegnata e' piu passiva e docile e quindi e' piu' facile da comandare.

[Vicus]

Forse il motivo e' che una popolazione depressa e rassegnata e' piu passiva e docile e quindi e' piu' facile da comandare.

Esatto, anzi molta del'esterofilia italiana viene dai media che ci spingono ad imitare Paesi che hanno ulteriormente smatellato sicurezza sociale e identità nazionale.
Per esempio, in Francia si insegna a scuola che diverse figure o fatti storici sarebbero leggendari e (non del tutto a torto) che Maometto è tra i fondatori della nazione. Ovvio che, come dicono gli stessi insegnanti, le nuove generazioni siano allo sbando.

[Sardus_Pater]

Scommetto che le femministe francesi sono stranamente d'accordo col declassamento di Jeanne d'Arc.

[Vicus]

Per la scuola francese, Giovanna d'Arco non esiste, è una figura leggendaria a differenza di Maometto che è padre fondatore della nazione. Cosa si diceva degli abbandoni scolastici?

[Frank]

Non c'è dubbio che i media contribuiscano moltissimo ad alimentare l'insopportabile e irresolubile esterofilia italiana; una esterofilia che non è riscontrabile nemmeno in popoli che fino a pochi anni fa erano nella merda più totale (Romania, Albania, etc) e che ancora oggi hanno i loro bei problemi.
Ma è altrettanto vero che tale esterofilia ha radici ben più profonde e lontane del tempo.
Viceversa, la suddetta propaganda anti-italiana dei media,* non potrebbe attecchire.
E' un atteggiamento, un modo di pensare e di fare, che a me fa imbestialire da quando ero ragazzo e quindi da ben prima che iniziassi ad occuparmi della questione maschile, perché un conto è l'autocritica (che è giusta e sacrosanta) e un conto è il disfattismo di merda.

@@

* Per dire: avessi mai visto e ascoltato una trasmissione dedicata alla corruzione esistente in altri Paesi.
Niente di niente.
Certe notizie bisogna andarsele a cercare, sennò campa cavallo ché l'erba cresce.

[COSMOS1]

http://www.tylervigen.com/spurious-correlations

[TheDarkSider]

Da far leggere e rileggere a quelli che: "l'Italia fa schifo, all'estero tutto funziona meglio"


https://www.corriere.it/salute/diabete/19_gennaio_06/usa-non-ha-soldi-l-insulina-muore-26-anni-il-diabete-bca76cf0-11c4-11e9-9792-87746038bd2f.shtml

Non ha i soldi per l’insulina, muore a 26 anni di diabete

Quando Alec è morto, a giugno, aveva 26 anni e aveva da poco lasciato la casa dei genitori per andare a vivere da solo. Soffriva di diabete tipo 1, malattia che esordisce nell’infanzia e in cui il pancreas non è in grado di produrre insulina a causa della distruzione delle beta-cellule che sono atte alla produzione di questo ormone. La mamma di Alec, Nicole Smith-Holt, ha raccontato la storia di suo figlio all’emittente Cbs. «La parte più difficile è rendermi conto ogni volta che Alec non è più qui» ha detto.

Coma diabetico

Chi ha il diabete tipo 1 deve assumere insulina tutti i giorni, altrimenti non c’è scampo. Ma negli Stati Uniti l’insulina è molto costosa, a meno di non avere una polizza sanitaria. Quella dei genitori di Alec prevedeva la copertura dei figli fino al 26esimo anno di età. Quindi il ragazzo avrebbe dovuto acquistare da sé il farmaco, o sottoscrivere a sua volta un’assicurazione. Secondo il racconto della donna, Alec non avrebbe parlato ai genitori dei suoi problemi economici e avrebbe razionato le dosi di insulina per farla durare più a lungo. Ma le dosi erano insufficienti: Alec è andato in coma diabetico ed è morto nel suo appartamento, da solo. «Non c’era nessuno con lui, a chiamare aiuto... mi sentirò in colpa per il resto della mia vita» ha detto la madre.

Prezzo triplicato

Negli Stati Uniti i costi di molti farmaci stanno aumentando a dismisura: quello dell’insulina, un salvavita per i diabetici, è triplicato dal 2002 al 2013. Oggi negli Stati Uniti un diabetico può arrivare a spendere fino a 1.300 dollari al mese per l’insulina. Lo Stato del Minnesota ha fatto causa a tre delle più grandi aziende farmaceutiche produttrici di insulina. «In America nessuno dovrebbe perdere la vita perché non può permettersi di comprare l’insulina» ha detto Lori Swanson, procuratore generale del Minnesota

[TheDarkSider]

Ecco di seguito un'altra testimonianza di come la nostra sanita' e' di livello molto buono.

Una tizia di Spokane, Washington State, chiede informazioni su tripadvisor per il trattamento della CRPS o sindrome dolorosa regionale complessa, e dice:

"I am traveling to Verona for treatment for CRPS ( USA has no cure for this). I would really like to be able to understand what they will be doing to me."

Cioe' questa americana e' costretta a venire in Italia perche' negli USA non hanno cure per la sua patologia. Alla faccia dell'"Italia fa schifo!"

Poi DebraL28 dice:
"I just got back from Italy but I got lucky and was able to get the treatment in Bologna from Dr. Malavolta who did the original double blind studies for the neridronate and CRPS. The medical tourism group was going to charge me $17000 ( in Verona) but it was only $1100 for treatment with Dr. Malavolta. "

Cioe' ha pure trovato chi l'ha curata per un prezzo che e' un decimo di quanto gli avevano chiesto in un gruppo di "turismo sanitario".


Poi nel dicembre 2018 spiega perche' questo trattamento non e' disponibile negli USA:
"The big US drug companies will not be able to make a ton of money as their is a patent on the drug so it will take 10 years before it is available here. "

cioe' le grandi compagnie farmaceutiche non sarebbero in grado di guadagnare pacchi di soldi con questo trattamento perche' il farmaco e' ancora coperto da brevetto. Ecco perche' ci vorranno ancora 10 anni prima che il farmaco sia disponibile negli USA. 

Infine proprio oggi la donna parla degli effetti della cura:
"I feel that it was well worth the money and time as my life was pretty much over with that much pain going on.

I had CRPS for 5 months at the time we went to see Dr. Malavolta. I was taking morphine which barely helped with the pain every day. Two weeks after I got back I no longer needed the morphine.

I am 63 years old and I had read that most of the remissions were in very young people so I asked my Naturopath to prescribe HGH injections for extra insurance to get a remission. I started using the shots as soon as I got back and I truly believe they also had something to do with the remission too.
As for the treatment itself I did have some side effects but I was able to handle them. Basically kind of achy and a fever. My side effects happened after the second treatment of 4. But honestly they were not as bad as the CRPS and I would do it again if I had too."

in altre parole, la sua sindrome e' in fase di remissione e quindi la donna sta molto meglio, tanto da dire che rifarebbe subito il trattamento se fosse necessario.


Ma soprattutto, nel paragrafo seguente dice questo:"I have never been treated as well in a hospital setting as with the Italians! Our own medical system should be ASHAMED! In the US this treatment would have easily had cost a small fortune."

E qui una traduzione completa ci sta:
"Non sono mai stata trattata cosi bene in un ospedale come in Italia! Il nostro sistema sanitario e' una VERGOGNA! Negli USA questo trattamento molto probabilmente sarebbe costato una piccola fortuna".


Niente altro da aggiungere, direi. Peccato solo che i trogloditi per cui "l'Italia fa schifo" non possano leggere certe testimonianze per colpa della lingua inglese, che molto probabilmente non capiscono.