Se ha torto meglio: io sono contento se gli uomini non sono discriminati. Ma la stessa denuncia al contrario avrebbe probabilmente portato a fare indagare non l'autrice della denuncia, ma il sistema. Questo non va bene.
Ok.
Vorrei però dire che a guardare i dati risulta vero che gli uomini sono discriminati, in vari campi.
W. Farrell scrisse un ottimo libro, oggi purtroppo quasi introvabile, dal titolo "il mito del potere maschile", che pone le basi per discutere di discriminazione tra i sessi.
Ci sarebbe molto da dire, troppo, e mi auguro che tu abbia voglia di documentarti.
Ma si chiamano discriminazioni positive, volte quindi a favorire il sesso femminile in molte realtà (non in tutte, ad esempio non nei lavori usuranti).
Alla ex ministro Prestigiacomo chiesero conto delle "discriminazioni positive, lei rispose che una discriminazione non è mai positiva. Ma evidentemente alle parole no seguirono i fatti, oppure mentiva sapendo di mentire.
Bisogna intendersi sul termine "discriminare".
Per me vuol dire stabilire per legge paramentri diversi per i due sessi. E questo avviene in diversi settori.
Esempi al volo:
1...Un uomo ottiene un posto da facchino perchè è forte il doppio della donna che gli contendeva il posto (esempio surreale, ma per capirci). Non è discriminazione, è buon senso.
2...Una donna entra nell'esercito al posto di un uomo perchè viene valutata con "parametri allargati". E' discriminazione? Per me si, assolutamente.
Ma vale anche nell'altro senso, beninteso:
1...una donna giovane con già un figlio suo, viene assunta in una scuola materna al posto di un uomo single e con parità di altri requisiti. E' discriminazione? no, è semplice buon senso.
2... per i parametri allargati non mi viene in mente alcun esempio al maschile.